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Vuelta a San Juan, l'apertura è di Gaviria. Battuti Viviani, Marini, Malucelli e Nibali

23.01.2017 23:57

Come da previsione, la prima tappa della Vuelta a San Juan si è risolta allo sprint. I 142.5 km odierni disputati attorno a San Juan sono stati caratterizzati da una fuga di sei elementi, ossia gli argentini Omar Azzem (Los Cascos Esco-Agroplan), Pedro González (Municipalidad de Pocito), Gaston Emiliano Javier (SEP San Juan), Franco López (Agrupación Vírgen de Fátima), Rubén Ramos (Nazionale argentina) e Leonardo Rodríguez (Asociación Civil de Mardan).

Il loro margine non ha mai superato i 3', dando così la possibilità al plotone di iniziare il lavoro di ricongiungimento senza troppa apprensione nonostante l'elevata andatura tenuta dai sei corridori locali. Il primo di loro a staccarsi è stato Azzem, riassorbito dal plotone prima del formarsi di un contrattacco di cinque elementi, ossia gli argentini Ricardo Julio (Municipalidad de Pocito), Daniel Lucero (Municipalidad de Rawson), Juan Javier Melvilo (Italomat-Dogo), Juan Molina (Nazionale argentina) e Francisco Montes (Asociación Civil de Mardan).

Costoro sono riusciti a raggiungere i cinque battistrada; i dieci idoli di casa non hanno però avuto vita facile, venendo ripresi dal plotone prima dei meno 10 km dal termine. Nel gruppo intanto c'è da registrare una caduta che dovrebbe aver coinvolto una quindicina di corridori, tutti membri di formazioni sudamericane.

Entrando nella fase finale sono emerse delle lacune dal punto di vista organizzativo, elemento purtroppo non inedito nelle prove sudamericane: in una curva a sinistra il gruppo si è trovato difronte ad una improvvisa separazione di carreggiata non segnalata attorno ai meno 500 metri, con il risultato che una parte degli atleti hanno imboccato la strada sbagliata, perdendo dunque contatto dal resto dei rivali.

Chi non ha sbagliato è la Quick Step Floors che ha creato un minitreno di due vagoni nelle ultime fasi: Tom Boonen ha lasciato strada a Maximiliano Richeze che, come d'abitudine, ha preparato al meglio il terreno per lo sparo di Fernando Gaviria. Il colombiano, pur se afflitto nei giorni scorsi da uno stato febbrile, si è lanciato alla sua maniera e vincendo agevolmente la corsa. In seconda posizione un buon Elia Viviani (Nazionale italiana), non capace di saltar fuori dal rivale di tante battaglie nei velodromi.

Terzo, ma distaccato, il bresciano Nicolas Marini (Nippo-Vini Fantini) che precede altri due atleti azzurri, vale a dire Matteo Malucelli (Androni-Sidermec) e nientemeno che Vincenzo Nibali (Bahrain-Merida), bravo a restar fuori dai pericoli e ritrovatosi senza sprintare nelle posizioni buone del plotone. Sesto l'apripista d'eccezione Tom Boonen, settimo l'austriaco Matthias Brändle (Trek-Segafredo), ottavo l'argentino Alan Ramírez (Municipalidad de Rawson), nono un altro big come l'olandese Bauke Mollema (Trek-Segafredo) e decimo l'esperto Oscar Sevilla (Medellin-Inder).

Domani nuova frazione con partenza e arrivo a San Juan di 128.8 km per una nuova sfida tra le ruote veloci presenti nel paese sudamericano.

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