Professionisti

Bonifazio: «Ho sbagliato i tempi dello sprint»

11.05.2018 19:35

Le dichiarazioni dopo la tappa di Praia a Mare. Viviani: «Ho sentito la fatica delle ultime tre giornate»


SAM BENNETT (Bora Hansgrohe)
«Essere il primo vincitore irlandese di tappa dopo Stephen Roche nel 1987 dimostra quanto sia difficile trionfare al Giro d'Italia. Sono felice di aver ottenuto la mia prima vittoria in un Grand Tour. Era questione di mantenere fede e pazienza. Sapevo di avere la capacità di vincere e le ultime sei settimane sono andate bene, così come le prime due volate. Oggi è come se sia scattato qualcosa. Questo successo darà alla squadra più fiducia in me e otterremo più rispetto in gruppo»

SIMON YATES (Mitchelton Scott)
«È stata una giornata molto speciale, la mia prima volta da leader di un Grand Tour, quindi all'inizio mi sentivo un po' nervoso ma è andata bene perché la fuga è partita presto. L'Etna era la mia salita preferita sulla carta, con strappi e pezzi meno impegnativi a differenza di domani. Montevergine è una salita costante. Se le mie gambe saranno buone attaccherò anche li. Devo ancora cercare di guadagnare un po' di tempo in salita. Di solito sulle tre settimane sono un corridore abbastanza costante»

ELIA VIVIANI (Quick Step Floors)
«Abbiamo perso molte posizioni negli ultimi 5 km nei tunnel. Io e i ragazzi abbiamo dovuto spendere un sacco di energia per uscire. Ero sulla loro ruota ma Bennett era sempre sulla mia. La sua è stata una buona tattica. Modolo è partito presto, io anche. In uno sprint in riva al mare il vento ha sempre un forte effetto. Le ultime tre tappe le ho sentite nelle gambe. Ogni sprint ha una sua storia diversa. Questo pensavo di non vincerlo a cinque dalla fine ma la squadra mi ha riportato davanti. Siamo veloci ma oggi siamo stati battuti da uno più veloce, alla prossima sfida»

NICCOLÒ BONIFAZIO. (Bahrain Merida)
«Sono stato sfortunato ai 15 km dall'arrivo e ho rotto la ruota anteriore a causa di un contatto con un corridore. Ho faticato a rientrare ma nel finale ero ben posizionato grazie all'aiuto di Matej Mohoric e degli altri compagni. Nella volata ho forse sbagliato i tempi: dovevo partire un po' più lungo al posto di rimanere nella mischia»
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