Professionisti

Mathieu Van der Poel rompe le frontiere: è lui il nuovo campione olandese su strada!

01.07.2018 16:20

Un campione olandese che forse molti non si aspettavano, ma che probabilmente dei Paesi Bassi è in effetti proprio il miglior corridore (Dumoulin permettendo): Mathieu Van der Poel. Il giovanissimo dio del cross si concede non di rado scorribande vincenti su strada, e oggi in una di queste a Hoogerheide (non casualmente proprio la patria olandese del cross) ha conquistato il titolo di campione nazionale su strada.

Van der Poel non si è accontentato di vincere la volata conclusiva, ci ha anzi tenuto a essere grande protagonista anche in precedenza, animando un attacco che ha preso le mosse a 37 km dalla fine, nel finale del quart'ultimo giro del circuito. La corsa si era sviluppata su un tratto in linea (partenza da Nispen) di 49.1 km, per poi approdare al circuito di Hoogerheide (11.5 km da ripetere 15 volte, per un totale di 221.6 km di campionato).

Con il corridore della Corendon-Circus si erano mossi Dennis Van Winden (Israel Cycling Academy), un treno come Jan-Willem Van Schip (Roompot-Nederlandse Loterij) e una zavorra - nell'occasione - come Danny Van Poppel (LottoNL-Jumbo). Perché zavorra? Perché avendo in gruppo uno dei favoriti di giornata (Dylan Groenewegen), DVP si è ben guardato dal collaborare all'azione, la quale oscillava su un vantaggio di 15-25" sul plotone (via via più selezionato).

In gruppo si faceva apprezzare l'attivismo di Tom Dumoulin (Sunweb), il quale sapeva che se fosse riuscito a rientrare su quel gruppetto avrebbe avuto qualche chance di giocarsi il titolo, viceversa aspettare la volata lo tagliava inesorabilmente fuori dai giochi. Però il vincitore del Giro d'Italia 2017 non è riuscito nei suoi intenti, stoppato spesso dai LottoNL (in superiorità numerica, loro e i Roompot). Peggio è andata comunque al suo compagno Wilco Kelderman, caduto malamente e ritiratosi con la spalla destra infortunata (sullo stesso lato si era fratturato la clavicola in marzo alla Tirreno). Domani per lui una TAC per valutare la situazione.

Tornando alla corsa: all'altezza del penultimo giro il margine dei quattro battistrada è parso consolidarsi, più vicino al mezzo minuto che ai venti secondi, ma la situazione è cambiata drasticamente quando una locomotiva come Niki Terpstra si è messa al servizio di Fabio Jakobsen: le trenate del vincitore dell'ultimo Fiandre hanno dimezzato il distacco, ma hanno pure staccato lo stesso Jakobsen, in un corto circuito tattico (non c'erano altri Quick-Step Floors a cui votarsi, per Niki!) che ha comunque rimescolato tutte le carte. Anche perché pure Groenewegen ha perso contatto dal gruppo dei migliori.

E tra l'altro in quel momento Van Poppel, lì davanti, aveva deciso di giocarsi le proprie carte, e dopo non aver tirato un metro era scattato secco ai 10 km. La sua azione non gli aveva però permesso di fare il vuoto, e ai -5 era stato ripreso dagli ex compagni di fuga (sui quali si erano portati nel frattempo anche Boy Van Poppel della Trek-Segafredo e Piotr Havik della BEAT Cycling). Il gruppo era comunque lì, e a 3.5 km dal traguardo gli attaccanti sono stati raggiunti. Van Schip e Danny Van Poppel hanno riprovato l'evasione, ma non sono andati lontano. Ha allora tentato Koen De Kort (Trek), partito ai 1600 metri, ma non era giornata da arrivo solitario: una trenata di Dylan Van Baarle (Sky) ha riportato tutti sotto, e allora è stata volata tra gli uomini veloci rimasti.

Ramon Sinkeldam (Groupama-FDJ) ha preso lo sprint in testa, ma alle sue spalle, alle transenne a sinistra è emerso prepotente Mathieu Van der Poel, che evidentemente aveva tenuto una riservina per lo sprint mentre era in fuga. Sinkeldam ha un po' chiuso MVDP, che ha tolto la mano dal manubrio per spostare il collega ai 100 metri, dopodiché il Fenomeno è passato proprio a sinistra, e ha poi vinto senza mezzi termini. In rimonta, Danny Van Poppel si è assicurato la piazza d'onore davanti a Sinkeldam.

A seguire, Timo Roosen (LottoNL), Mike Teunissen (Sunweb), Sebastian Langeveld (EF Education First-Drapac), e poi Pieter Weening (Roompot), Bas Van der Kooij (Alecto Cycling Team), Dennis Van Winden e Piotr Havik. L'unico dubbio ora è: quanto avremo modo di ammirare in corsa la maglia di campione nazionale olandese nei prossimi 12 mesi? Probabilmente poco, dati gli impegni in fuoristrada (cross ma anche MTB) del fenomenale Van der Poel (o WonderPoel, come da tempo lo definiamo...).

Notizia di esempio
Ackermann mette in fila i grandi nel campionato nazionale tedesco