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Volta Limburg al cardiopalma: Müller beffa Jules per millimetri

06.04.2019 17:40

Domani è il giorno del Giro delle Fiandre, ma forse non tutti sanno che le Ardenne partono già oggi, con una corsa se vogliamo "minore": la Volta Limburg Classic, senza team World Tour al via, ma che conserva intatta la difficoltà dei "Berg"  olandesi, qualificandone più di venti su tutto il percorso. Una corsa tirata e combattuta, fino all'ultimissimo: sul rettilineo finale in pavé di Eisjden Justin Jules (Wallonie Bruxelles) parte fortissimo, ma un notevole Patrick Müller (Vital Concept) rimonta e lo affianca proprio negli ultimi metri. A decidere che lo passa, però, sarà la giuria dopo una lunga e accorta visione del fotofinish dal quale sembra quasi impossibile decidere un vincitore ad occhio nudo.

L'antefatto vede una corsa senza padroni, nella quale la fuga iniziale di Olivind Lukkedal (Joker Fuel of Norway), Ryan Christensen (Canyon dhb p/b Bloor Homes)  e Kevyn Ista (Wallonie-Bruxelles) viene ripresa abbastanza presto, quando mancano 90 km all'arrivo. Nelle fasi centrali il gruppo si assottiglia sempre più, e a distinguersi nelle azioni è il norvegese Ole Forfang (Joker), fresco vincitore del Tour de Normandie, promotore di due azioni, prima con Elias Van Brussegem (Tarteletto - Tesorex), Lennert Teugels (Cibel) e Mathis Paaschens (Wallonie-Bruxelles), e poi di nuovo in solitaria, raggiunto poi prima da Preben Van Hecke (Sport Vlaanderen) e Quentin Pacher (Vital Concept) sul Gulperberg, poi da Elliot Litaer (Wallonie-Bruxelles) e Alexander Kamp (Riwal Readynez) sul Koning Van Spanjie.

Ma l'azione decisiva si sviluppa sul penultimo berg, classico trampolino di lancio di questa gara, il Mheerelindje a 20 km dal traguardo: qui prendono il volo Patrick Müller, Justin Jules e Ben Hermans (Israel Cycling Academy). Guadagnano 30", in gruppo si guardano tutti ed è il solo Rasmus Guldhammer (Team Waoo) a tentare qualcosa per rientrare,  con Pacher prima a ruota come stopper e poi di inaspettato ma vano aiuto.

Il finale vede la volata già descritta, con Müller che al secondo anno da professionista (vincitore di un Giro del Belvedere da dilettante) trova il primo sudatissimo successo, Jules condannato al secondo posto dopo che la Wallonie-Bruxelles era stata presente in tutti i tentativi di giornata rimugina per essere partito troppo presto, Hermans terzo. Poi Pacher precede Guldhammer e lo scatenato Forfang riesce anche a portare a casa il sesto posto anticipando il gruppo inseguitore.

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