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Flèche Wallonne 2019

23.04.2019 17:31

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[restab title="Presentazione" active="active"]Con il cambio di percorso della Liegi-Bastogne-Liegi a cui assisteremo per la prima volta quest'anno, la Freccia Vallone resta l'unica delle tre grandi classiche delle Ardenne a confermare l'arrivo in salita: a differenza del Cauberg e di Ans, il Muro di Huy resiste e forse adesso proprio il suo essere un arrivo diverso dagli altri può rendere anche un po' più interessante. Nel tentativo di rendere meno scontata una corsa che praticamente da 15 si decide sempre e solo sulla salita conclusiva, gli organizzatori hanno comunque apportato qualche modifica al tracciato: la più rilevante non è la partenza dal comune di Ans che resta quindi coinvolto nel grande ciclismo, bensì il fatto che la seconda metà di gara sarà quasi interamente in circuito.

Nella seconda metà di corsa ci saranno infatti tre giri da 29 chilometri in cui si proverà a decidere la corsa: tre saranno quindi i passaggi sul mitico Muro di Huy, ma tre saranno anche le scalate della Côte d'Ereffe e soprattutto della decisamente impegnativa Côte de Cherave che sarà poi a soli 5500 metri dal traguardo. Con la collocazione a metà settimana resta invece abbastanza contenuta la distanza totale da percorrere: i corridori dovranno infatti pedalare per 195.5 chilometri, molto meno che nelle altre grandi classiche e questo allarga il numero di corridori che possono ambire ad un buon piazzamento.

Per quanto riguarda i nomi dei favoriti, tutti sono d'accordo nell'indicare il francese Julian Alaphilippe come l'assoluto numero uno, e con netto margine: il corridore della Deceuninck-QuickStep è il campione uscito della Freccia Vallone, è stato protagonista fin qui di una stagione favolosa e avrà certamente voglia di rivalsa dopo lo sciagurato finale dell'Amstel Gold Race in cui si è ritrovato addirittura fuori dal podio. Sul Muro di Huy riproporsi ancora una volta il duello con Alejandro Valverde che s'è già imposto cinque volte in carriera qui e che l'anno scorso ha chiuso al secondo posto: il campione del mondo compirà 39 anni tra due giorni e all'Amstel Gold Race ha chiuso molto lontano dai migliori, riuscirà quindi ad esprimersi al meglio?

Nella lotta per il podio sono tanti i corridori da prendere in considerazione: c'è infatti il tedesco Maximilian Schachmann che sta assolutamente volando di questo periodo e che l'anno scorso sfiorò il colpaccio partendo da lontano, poi c'è il belga Tim Wellens che è sempre una scheggia impazzita che può attaccare in qualsiasi momento, e ancora corridori come Adam Yates, Michael Woods, Daniel Martin, Wout Poels, Dylan Teuns, Jelle Vanendert e Bauke Mollema che sulle salite brevi e molto ripide hanno più volte dimostrato in passato di sapersela cavare egregiamente, ottenendo anche dei podi proprio alla Freccia Vallone. Guai a sottovalutare anche corridori come Jakob Fuglsang, che sembra in una stagione di grazia, oppure l'australiano Michael Matthews, il ceco Roman Kreuziger o i giovani Valentin Madouas e Tadej Pogacar: per la vittoria sembra difficile, ma sulla carta potrebbero non essere lontanissimi dal podio.

Se si allarga lo sguardo ai possibili candidati per un piazzamento nelle prime dieci posizioni, troviamo nella startlist molti corridori di qualità, ad iniziare dall'ex campione del mondo Michal Kwiatkowski che sul Muro di Huy è salito sul podio nel 2014. Buoni trascorsi anche per il colombiano Sergio Luis Henao che però sta attraversando una stagione non facile e che in squadra avrà anche il toscano Diego Ulissi, ma consigliamo di seguire con attenzione anche Romain Bardet, Enric Mas, Daniel Martinez, Alexey Lutsenko, Alessandro De Marchi, Guillaume Martin ed il giovane statunitense Brandon McNulty. A sorpresa ha annunciato la sua partecipazione anche Peter Sagan che nell'ultima precedente partecipazione nel 2013 finì 12°: il tre volte iridato non sta attraversando la sua stagione migliore e probabilmente è a caccia di risposte dopo il ritiro all'Amstel Gold Race.[/restab]

[restab title="Gara Donne"]Dal 1998 la Freccia Vallone ha anche una sua gara femminile che per anni è stata uno degli appuntamenti più prestigiosi della Coppa della Mondo e ora lo è anche nell'UCI Women's World Tour vista anche la lunga tradizione della gara. Il percorso del 2019 è assolutamente identico a quello della passata edizione con un finale quasi identico a quello della gara maschile: l'unica differenza è che il circuito con le salite della Côte d'Ereffe, della Côte de Cherave ed infine del Muro di Huy dovrà essere affrontato solo due volte e non tre. Ma ce n'è comunque abbastanza per fare selezione e assistere ad attacchi anche prima della l'ascesa finale, anche perché la distanza di gara di "soli" 118.5 chilometri farà sì che negli ultimi chilometri ci saranno molte più gambe fresche che in altre prove.

Le ultime quattro edizione della Freccia Vallone femminile sono state tutte vinte dall'attuale campionessa del mondo Anna van der Breggen che ha dimostrato di saper accendere la corsa anche da distante: quest'anno però la stella della Boels-Dolmans ha scelto di concentrarsi anche sulla MTB partecipando alla Cape Epic e la sua condizione non sembra ancora essere troppo buona. Per la vittoria potremmo assistere quindi ad un duello tra Annemiek van Vleuten e Katarzyna Niewiadoma in una sorta di rivincita dell'Amstel Gold Race dove però è stata la polacca a festeggiare: sul Muro di Huy vantano rispettivamente un secondo ed un terzo posto come miglior risultato, ma stavolta potrebbe davvero essere il loro momento.

Certo, non mancano le atlete che vorranno provare ad inserirsi in mezzo a questo duello per puntare ad un risultato di prestigio: la Boels, se Van der Breggen non si dimostrerà al top, potrà giocarsi la biker danese Annika Langvad o l'ex iridata Chantal Blaak (magari attaccando da lontano), la CCC-Liv ha due potenziali vincitrici come Marianne Vos (cinque volte a segno tra il 2007 ed il 2013) o la sudafricana Ashleigh Moolman, ma vanno seguire con attenzione anche Cecilie Uttrup Ludwing, Amanda Spratt, Lucinda Brand, Liane Lippert, Démi Vollering, Shara Gillow, Anastasia Chursina, Arlenis Sierra e la sempre potente Trek-Segafredo con la rientrante Elizabeth Deignan, la biker elvetica Jolanda Neff e la nostra Elisa Longo Borghini, all'attacco da lontano all'Amstel Gold Race.

Oltre all'atleta ossolana, l'Italia ha diverse carte interessanti da giocarsi su un percorso impegnativo come quello della Freccia Vallone. Vedendo l'andamento stagionale, fari puntati su Soraya Paladin che sta vivendo senza dubbio la sua miglior stagione della carriera, ma attenzione anche alla sua corregionale Sofia Bertizzolo (in top10 a Huy nel 2018), alle piemontesi Elisa Balsamo ed Erica Magnaldi, alla veterana Tatiana Guderzo o ancora ad Alice Maria Arzuffi che farà il suo debutto su strada dopo la buona stagione del ciclocross.[/restab]

[restab title="La corsa"]Prova maschile

Ans - Huy (195.5 km)
Circuito finale di 29 km da ripetere 2 volte

Partenza: Ans ore 11.33
Arrivo: Huy ore 16.30 circa

Côte
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Prova femminile

Huy - Huy (km 118.5)
Partenza: Huy ore 10.50
Arrivo: Huy ore 14.05 circa[/restab]
[restab title="Startlist"][table id=1415 responsive=scroll /][/restab]
[restab title="Albo d'oro"][table id=652 responsive=scroll /][/restab]
[restab title="La corsa in tv"]La corsa maschile verrà trasmessa in diretta su RaiSport Eurosport, la corsa femminile non avrà copertura tv. Gli orari ed i canali di trasmissione sono rintracciabili nella guida tv di Cicloweb[/restab][/restabs]

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