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Tour of Norway, l'ultima tappa è di Halvorsen. La generale a Kristoff

02.06.2019 15:29

La sesta e ultima tappa del Tour of Norway, disputata fra Gran e Hønefoss di 175.4 km, è stata caratterizzata da una fuga di sei elementi. Presenti Jonas Abrahamsen (Uno-X Norwegian Development), Louis Bendixen (Team Coop), Remco Evenepoel (Deceuninck-Quick Step), Carl Fredrik Hagen (Lotto Soudal), Elmar Reinders (Roompot-Charles) e Maarten Wynants (Team Jumbo-Visma).

Il loro margine massimo di 3'40" è stato toccato attorno al km 75, prima che il gruppo inizi a ricucire. Dagli attaccanti si sfila a circa 45 km dalla fine Bendixen. Team Dimension Data, Team Ineos, Team Sunweb e UAE Team Emirates sono le formazioni interessate a lavorare e a 22 km dalla fine, quando si passa sotto il traguardo, il gap è di 35".

Poco prima che inizi l'ultima salita del tracciato, quella di Smeden (4.3 km al 4.1% con punte del 18%), dai battistrada si stacca Wynants, venendo imitato poco dopo da Reinders. L'avventura dei tre rimanenti viene annullata a 15 km dalla fine, proprio quando dal gruppo evadono Bjorg Lambrecht (Lotto Soudal) e Marc Hirschi (Team Sunweb).

Su questo tratto complesso il plotone è ridotto ad una quindicina di unità; tra quanti mancano vi è il leader Alexander Kristoff, ma il norvegese viene riportato sotto dal fido Bystrøm. Poco prima che inizi la rampa con le pendenze maggiori prendono qualche metro Omer Goldstein (Israel Cycling Academy), Andreas Vangstad (Joker Fuel of Norway) e Pieter Weening (Roompot-Charles).

L'attacco buono, però, viene portato nel tratto duro a 12.5 km dalla fine da parte di Tim Wellens. In un battibaleno il capitano della Lotto Soudal riprende i contrattaccanti, gli attaccanti e si invola tutto solo, scollinando ai meno 11.5 km con pochi metri su Hirschi. A circa 7" si trova un drappello con Alex Aranburu (Caja Rural-Seguros RGA), Franck Bonnamour (Team Arkéa-Samsic), Sven Erik Bystrøm (UAE Team Emirates), Floris De Tier (Team Jumbo-Visma), Bjorg Lambrecht e Pieter Weening. Il plotone principale, tirato dalla Mitchelton-Scott, passa a circa 20".

In discesa Hirschi raggiunge Wellens ma il lavoro del gruppo, in cui Team Ineos e i giovani della Uno-X Norwegian Development fanno la voce grossa, va prima, ai meno 9.5 km, a riassorbire gli inframezzati per poi annullare la coppia al comando ai meno 6 km, in una situazione di gruppo compatto. L'unico nome di un certo peso assente è quello di Álvaro Hodeg; gli altri, invece, sono tutti presenti.

La compagine norvegese, a 4 km dalla fine, prova a sorprendere tutti con Kristoffer Skjerping ma viene ripeso dal lavoro di Rory Sutherland per la UAE ai meno 2.5 km. In contropiede cerca l'ennesima perla della carriera Edvald Boasson Hagen, ma il norvegese del Team Dimension Data viene riassorbito esattamente sotto l'arco dell'ultimo km dal treno del Team Ineos. Kiryienka, Stannard e Swift il super treno dei britannici per il velocista designato.

E la lotta per la vittoria è riservata a tre elementi, che giungono quasi sulla stessa linea. A prevalere è stato Kristoffer Halvorsen: per il norvegese del Team Ineos ottiene la seconda gioia del suo 2019. Battuti Cees Bol (Team Sunweb) e Alexander Kristoff (UAE Team Emirates).

Seguono in top ten Luka Mezgec (Mitchelton-Scott), Ben Swift (Team Ineos), Yves Lampaert (Deceuninck-Quick Step), Alex Kirsch (Trek-Segafredo), Joris Nieuwenhuis (Team Sunweb), August Jensen (Israel Cycling Academy) e un ottimo Edoardo Affini (Mitchelton-Scott).

La classifica generale finale è decisa dagli abbuoni e, grazie a quello conquistato, Alexander Kristoff è riuscito a conquistare la vittoria, lui che tante volte ha inseguito il successo nella corsa di casa. Con lui sul podio i connazionali Kristoffer Halvorsen e Edvald Boasson Hagen, rispettivamente a 3" e 5", in un tripudio per il paese scandinavo.

Il primo "intruso" è Edoardo Affini, quarto a 6" e giusto davanti a Cees Bol, quinto a 7". Anders Skaarseth (Uno-X Norwegian) è sesto a 15" quindi completano la top ten Joris Nieuwenhuis, Daniel Turek (Israel Cycling Academy) e Sander Armée (Lotto Soudal) a 16" e Carl Fredrik Hagen a 17".

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