Ciclocross

Il Fenomeno torna e mette tutti a posto

03.11.2019 16:47

Vittoria per Mathieu Van der Poel nel Superprestige di Ruddervoorde. Battuti Sweeck e Aerts, passaggio a vuoto di Iserbyt. Tra le donne vince Del Carmen, indietro Arzuffi e Lechner


"Mi sono perso qualcosa di importante?". Con quest'aria tra lo svagato e il serafico Mathieu Van der Poel è tornato nel ciclocross e il botto s'è sentito a chilometri di distanza da Ruddervoorde, sede della quarta tappa del Superprestige 2019-2020. Le prime tre, come tutti voi sapete, il Fenomeno le ha saltate per smaltire qualche scoria accumulata tra gli impegni stradistici e quelli mtbistici estivi, ma in cuor suo non vedeva l'ora di ripresentarsi in quello che considera il suo vero giardino di casa, il ciclocross internazionale.

Nel frattempo le cose tra fango e rampette varie erano cambiate un tantino: non Toon Aerts (in assenza di Wout Van Aert) aveva preso la scena, bensì Eli-il-nuovo-che-avanza-Iserbyt. Il 22enne della Pauwels Sauzen-Bingoal ha fatto incetta di successi in questa prima parte di stagione, conquistando tra le altre cose tutte e tre le prove di Coppa del Mondo, due su tre del Superprestige e da ultimo il prestigioso Koppenbergcross l'altro giorno, prima tappa del DVV Trofee. Insomma una presenza, la sua, pervasiva su tutti i campi di gara. Chissà come prudevano le ruote a Mathieu nel vedere le fresche imprese di Eli.

Oggi finalmente il primo faccia a faccia stagionale, attesissimo. E che ci dà l'occasione di coniare per Van der Poel un nuovo soprannome: il Ragno. Perché oggi ci è sembrato agire proprio con strategia da aracnide, prima attrae gli avversari nella tela, poi li succhia dal di dentro: così deve essersi sentito Iserbyt, pimpante e allegro, sul pezzo fino al ventesimo minuto di gara, poi di colpo scopertosi svuotato, e rimbalzato verso posizioni di rincalzo, mentre l'altro, il Re, si alzava in volo sulle ali delle sue gambe da top model del ciclismo. Al di là dell'esito della gara, quando Iserbyt troverà una misura potrà certo impensierire maggiormente Van der Poel: sarà uno dei motivi d'interesse della stagione.

 

Quando Van der Poel decide che la gara finisce, la gara finisce
Eli Iserbyt e i suoi hanno provato a prendere le dovute contromisure all'attesa esplosione di agonismo che Mathieu avrebbe messo in campo. Agendo d'anticipo hanno provato a costruire una gabbia intorno all'iridato, ragionando di tenaglia con allunghi successivi ora dell'uno (Eli), ora dell'altro (Michael Vanthourenhout), ora del terzo (Laurens Sweeck, oggi tornato a livelli da... Sweeck, dopo le avvisaglie già palesate a Gavere). Il risultato è stato che Mathieu ha dovuto fare gli straordinari per chiudere su tutti i vari tentativi che si sono susseguiti nelle prime tornate, intervallando l'opera di ricucitura con qualche punturina delle sue, assestata per sondare il terreno.

Il fango di Ruddervoorde ha fatto la propria parte, rendendo la corsa molto dura e conducendo a una rapida selezione: Vanthourenhout, protagonista del primo giro, è presto saltato, e alla terza tornata, su un tentativo di Iserbyt (che già aveva accennato al giro precedente), son rimasti davanti i soli Mathieu, Laurens e Tom Pidcock, che oggi è partito bene ma ha evidenziato ancora una volta un'immatura gestione delle forze.

Il terzo giro è stato quello dell'allungo deciso di Sweeck, su cui però nella tornata successiva son tornati gli altri tre, e a quel punto è tornato in scena WonderPoel, che sulla rampa in sabbia del circuito ha piazzato il proprio allungo e ha chiuso così la contesa.

Sweeck ha resistito bene alle spalle del Fenomeno, ma ha visto il proprio gap aumentare giro dopo giro fino alla fine; Iserbyt è scoppiato, Pidcock non ne parliamo, e da dietro son rinvenuti Toon Aerts, sempre solido ma quest'anno non ancora brillante come ce lo saremmo aspettati, e Tim Merlier, anche lui alle prime uscite crossistiche della stagione dopo aver ben figurato su strada nei mesi scorsi.

 

Parte la rimonta di Mathieu nel SP. Tra le donne passaggio a vuoto delle azzurre
Le posizioni si sono rapidamente consolidate, rimanendo di fatto invariate fino alla fine; nella seconda metà di gara si è segnalata solo una bella rimonta di Tom Meeusen, risalito dalla ventesima all'ottava posizione conclusiva. Al traguardo un Mathieu Van der Poel scintillante nonostante il fango attaccato addosso ha messo a referto il primo successo del suo 2019-2020 crossistico. A 23" ha chiuso Laurens Sweeck, a 36" Toon Aerts, a 44" Tim Merlier. Iserbyt è arrivato a 1'38", Pidcock a 1'49", quindi troviamo Corné Van Kessel a 2'06", il citato Meeusen a 2'26", Quinten Hermans a 2'32", Dieter Sweeck a 2'51" e Lars Van der Haar, leader della classifica del Superprestige, addirittura fuori dai 10, 11esimo a 3'01". Da segnalare una discreta prestazione del 20enne Antoine Benoist, il nome nuovo del cross francese: nella prima metà di gara è stato a lungo non lontanissimo dai primi, per poi chiudere 14esimo all'arrivo. Era il primo Superprestige della sua stagione.

La classifica di challenge risulta rivoluzionata proprio in seguito alla controprestazione di LVDH: passa in testa Toon Aerts con 45 punti, stessa quota raggiunta da Sweeck: ma il campione nazionale belga ha dalla sua un successo, che gli permette di svettare al momento; seguono a 43 Hermans e Van Kessel, scivola in quinta Van der Haar a 42, e Iserbyt è sesto a 41; i 15 punti di oggi fanno entrare Van der Poel al 13esimo posto della classifica. Vedremo come si svilupperà la sua prevedibile rimonta.

Tra le donne non si sono riviste le belle prestazioni recenti delle azzurre, viceversa è tornata a vincere Ceylin Del Carmen Alvarado, che è un po' il bel nome nuovo di questo avvio di stagione. L'olandese della Corendon-Circus ha preceduto Sanne Cant, Katherine Compton, Kaitlin Keough e Jara Kastelijn. Decima Alice Maria Arzuffi, dodicesima Eva Lechner. Alvarado riprende la testa della classifica con 53 punti, superando Kastelijn che arriva a 50; seguono Cant a 43, Arzuffi a 40 e Lechner a 39. Prossima prova di Superprestige, Zonhoven l'8 dicembre.
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Marco Grassi
Giornalista in prova, ciclista mai sbocciato, musicista mancato, comunista disperato. Per il resto, tutto ok!