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Coronavirus, adottato il decreto dal Governo: per il ciclismo situazione in divenire

04.03.2020 20:48

Con un decreto pubblicato pochi minuti fa, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto ulteriori norme relativamente alle misure da adottare «per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19», noto anche come coronavirus.

Per quanto riguarda la pratica sportiva, questo è l'articolo 1 comma c) del provvedimento: «Sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato; resta comunque consentito, nei comuni diversi da quelli di cui all’allegato 1 al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° marzo 2020 (gli 11 comuni della zona rossa, ndr), e successive modificazioni, lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano. Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d) (ossia «mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno un metro», ndr)».

Relativamente al ciclismo, questo provvedimento, che ha efficacia sino a venerdì 3 aprile, non specifica nulla; anzi, apre ulteriori scenari. Perché, come esplicitato, «rimane consentito lo svolgimento delle competizioni all'aperto senza la presenza di pubblico». Potenzialmente, dunque, c'è il via libera alla disputa di qualsiasi evento, comprese le gare ciclistiche, purché prive di spettatori. Stando a quanto riportato nel provvedimento, dunque, non c'è alcuna motivazione esplicitata per impedire la disputa delle prove previste a partire dalla Strade Bianche di sabato 7 marzo; rimane ovviamente da capire il pronunciamento definitivo di RCS Sport e degli altri organizzatori, che non hanno ancora ufficialmente comunicato la proprie posizioni (a partire dalle misure per limitare l'afflusso del pubblico) e le eventuali cancellazioni degli eventi.

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