Donne Élite

Lotte dura, senza paura

17.09.2020 15:26

La belga Kopecky vince la settima tappa del Giro Rosa a Maddaloni. Nel finale brutta caduta per la leader Annemiek van Vleuten


La settima tappa del Giro Rosa offriva alle atlete un percorso che poteva essere paragonato a quello di una classica: i 112.5 chilometri tra Nola e Maddaloni, interamente in territorio campano, erano caratterizzata da un circuito finale abbastanza insidioso con la salita del Santuario di San Michele Arcangelo da ripetere due volte negli ultimi 30 chilometri. L'ascesa chiave della tappa non era certo tra le più impegnative della corsa, ma erano comunque 4 chilometri con pendenze superiori al 5% e soprattutto al secondo giro il gran premio della montagna era posizionato a soli 8.6 chilometri dall'arrivo, anche questo insidioso con gli ultimi 300 metri in lastricato ed in leggera salita.

Con le maggiori difficoltà concentrare nella seconda parte di gara, in avvio il gruppo è stato ben felice di dare spazio ad una fuga di atlete non pericolose per la classifica o per la tappa: dopo appena un paio di chilometri si sono lanciate all'attacco la 20enne italiana Silvia Zanardi, portacolori della BePink, in compagnia della spagnola Ainara Elbusto, atleta spagnola che compirà 28 anni domenica 20 settembre e che milita nella Cronos Casa Dorada, formazioni tra le più attive nell'animare questo Giro d'Italia Femminile con attacchi e tentativi di fughe. Nel giro di appena 25 chilometri il vantaggio di Elbusto e Zanardi è salito fino a superare i quattro minuti mentre il picco massimo è stato di 4'40" a 80 chilometri dall'arrivo.

Attorno a metà percorso dal gruppo sono uscite anche Alison Jackson (Sunweb), Maria Novolodskaya (Cogeas) e Aude Biannic (Movistar) che dopo alcuni chilometri di inseguimento sono riuscite a riportarsi sulla testa della corsa quando mancavano circa 45 chilometri al traguardo: a quel punto le cinque battistrada avevano circa due minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo maglia rosa, ma è evidente che il rientro di atlete di spessore ha dato nuova linfa vitale alla fuga. Al chilometro 78 la corsa è transitata per la prima volta sul traguardo di Maddaloni ed il vantaggio delle battistrada era ancora attorno a 2'20": al primo passaggio sulla salita di San Michele Arcangelo, però, la situazione è cambiata perché davanti c'è stato l'attacco solitario di Maria Novolodskaya che già ieri era stata protagonista nel finale di corsa, salvo poi cadere quando mancavano solo quattro chilometri all'arrivo.

La 21enne della Cogeas-Mettler, atleta che vanta un argento all'Europeo a cronometro Under23 nel 2019, ha staccato le compagne di fuga in salita e si è lanciata in una bella azione solitaria: al secondo passaggio da Maddaloni a 17 chilometri dall'arrivo il suo vantaggio era di 1'06" sul gruppo maglia rosa che nel frattempo aveva riassorbito tutte le altre ex fuggitive. Avvicinandosi alla seconda ascesa verso il Santuario di San Michele Arcangelo il plotone ha alzato notevolmente il proprio ritmo e Novolodskaya ha imboccato la salita con soli 25" di vantaggio, ma la russa è stata quasi subito ripresa anche perché da dietro si sono mosse le migliori della classifica: nelle prime posizioni si sono fatte vedere infatti Cecilie Uttrup Ludwig, Marianne Vos, Annemiek van Vleuten, Anna van der Breggen, Elisa Longo Borghini, Kasia Niewiadoma e Amy Pieters che sono riuscite a prendere un piccolo margine di vantaggio.

In discesa altre cicliste si sono unite a questo drappello di battistrada, ma negli ultimi chilometri gli scatti continui hanno tenuto altissima la velocità tra le battistrada ed alla fine si è trovato davanti un gruppo di una ventina di atlete. Questa volta lo spunto vincente è stato quello della belga Lotte Kopecky, 24enne della Lotto Soudal dotata di un grande spunto di velocità ma anche di qualità sul passo e sul pavé che la rendono una buona interprete per le classiche del nord: in questo Giro Rosa ha palesato altri miglioramenti anche in salita e s'era già fatta vedere davanti con il secondo posto a Terracina, il terzo a Nola ed il sesto ad Assisi, e oggi è finalmente arrivata la vittoria che è la prima della sua carriera in una corsa del Women's World Tour.

In seconda posizione a 2" è arrivata la britannica Elizabeth Deignan, poi a 3" Katarzyna Niewiadoma terza, Marta Cavalli quarta, Anna van der Breggen quinta e Soraya Paladin sesta. Ma la notizia del giorno è la brutta caduta che ha visto coinvolte Annemiek van Vleuten, Cecilie Uttrup Ludwig e Marianne Vos assieme a numerose altre atlete a circa 1100 metri dall'arrivo: per la maglia rosa niente tempo perso per la regola dei 3 chilometri e quindi primato ancora salvo, ma preoccupa un possibile infortunio ad un polso che sconvolgerebbe questo Giro Rosa. Per il momento la generale dice Van Vleuten prima con 1'48" su Niewiadoma, 2'03" su Van der Breggen e 3'03" su Ludwig.
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