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Sicurezza ancora carente al Tour de Luxembourg. Successo finale per Ulissi, ultima tappa per Kron

19.09.2020 14:27

Edizione da dimenticare, nonostante il buono spettacolo a livello agonistico, per lo Skoda Tour de Luxembourg: dopo le proteste delle prime due tappe per la pericolosità del tracciato, si rischia la tragedia nell'ultima frazione, con un camion che si ritrova dentro il percorso, in discesa e contromano, causando una caduta in gruppo per fortuna senza grosse conseguenze. Enorme però lo sconcerto e la paura per pubblico e corridori, per un episodio assolutamente inconcepibile in una corsa professionistica di tale livello.

L'ultima tappa Mersch-Luxembourg ha un percorso nervoso come da tradizione della corsa: un giro attorno alle Ardenne per poi tornare verso la capitale e affrontare tre volte un mini-circuito di 5 km con muro, di 1 km all'8%. Si forma una fuga di diversi corridori, che vede coinvolto anche Mark Cavendish (Bahrain McLaren), il quale si arrende a 60 km dal traguardo sulla salita di Bourscheid.

Nella fuga sono presenti Tony Gallopin e Lawrence Naesen (AG2R La Mondiale), Xandro Meurisse (Circus-Wanty Gobert), Luc Wirtgen e Baptiste Planckaert (Bingoal-Wallonie Bruxelles), Miles Scotson (Groupama-FDJ), Juan Felipe Osorio (Burgos-BH), Jon Irisarri (Caja Rural-Seguros RGA), Dylan Sunderland (NTT Pro Cycling), Colin Stüssi (Team Voralberg Santic), James Shaw e Lucas Eriksson (Riwal Securitas), Laurent Pichon (Team ArkéaSamsic).

A 67 km dal termine, il fattaccio: un camion contromano in discesa si affaccia davanti al gruppo. La frenata genera inevitabilmente una caduta, della quale ne fanno le spese principalmente Thibault Ferrasse (Natura4Ever-Roubaix Lille Metropole) e Yevgeniy Gidich (Astana). Ma la competizione stavolta prosegue regolarmente, con le formazioni di UAE Team Emirates e Uno-X Pro Cycling Team che tolgono ossigeno all'iniziativa, lasciando il solo Gallopin davanti a consumarsi fino a 30 km dall'arrivo.  Successivamente, prendono le mosse il neoprofessionista Fred Wright (Bahrain-McLaren) e John Degenkolb (Lotto Soudal), che però devono arrendersi all'accelerazione del gruppo sempre più frantumato a 10 km dal traguardo, con Diego Ulissi in testa a controllare la sua leadership.

Si susseguono scatti senza continuità nel primo giro; nel secondo; attacca deciso Santiago Buitrago (Bahrain-McLaren) e fa il vuoto. Un attacco fin troppo energico: il neoprofessionista colombiano è convinto di essere all'ultimo giro ed esulta, invece mancano ancora 5 km,  e lo passano altri due neoprofessionisti:  Clément Champoussin (AG2R La Mondiale) e Andreas Kron (Riwal Security), che cominciano al comando l'ultima scalata al muro, dove fa la sua azione Jan Bakelants (Circus-Wanty Gobert) costringendo Diego Ulissi a spingere per chiudere il gap insieme ai diretti rivali in classifica.

Lanciata la volata in anticipo da Markus Hoelgaard (Uno-X Pro Cycling Team), sembra un gioco da ragazzi per Ulissi andare a ottenere un altro successo di tappa, ma deve fare i conti con le energie del ventiduenne Andreas Kron, prossimo atleta della Lotto Soudal, che riesce a sopravanzarlo e a ottenere il suo primo successo da professionista.

Terzo Hoelgaard, poi Bakelants, Petr Vakoc (Alpecin-Fenix), Champoussin e Aimé De Gendt (Circus-Wanty Gobert) a chiudere il gruppetto. A 6" Franck Bonnamour (Arkéa-Samsic) regola Alexander Krieger (Alpecin-Fenix) e Romain Hardy (Arkéa-Samsic). Vittoria finale per il toscano Diego Ulissi, con 25" su Hoelgaard e 27" su De Gendt. Tim Wellens (Lotto Soudal) mantiene il quarto posto a 35", quinto Andreas Kron a 38".

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