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Dennis riassapora il gusto della vittoria

23.03.2021 17:51

Primo successo in maglia Ineos Grenadiers per il cronoman australiano che non esultava dal Mondiale di Harrogate. Battuto Rémi Cavagna, Joao Almeida nuovo leader della Volta a Catalunya


La grande novità nel percorso della Volta a Catalunya per questa centesima edizione è il ritorno di una cronometro individuale che mancava da più di dieci anni: l'ultima volta era stata nel 2010 con la breve frazione d'apertura a Lloret de Mar vinta a sorpresa dal tedesco Paul Voss, mentre se escludiamo prologhi e cronoscalate per trovare una prova contro il tempo individuale con un chilometraggio un po' più importante e adatta agli specialisti bisogna tornare indietro addirittura alla tappa di Salou del 2006 vinta da Fabian Cancellara. Oggi la seconda tappa di questa Volta a Catalunya 2021 si è corsa a Banyoles su un tracciato di 18.5 chilometri che mal si prestava a velocità supersoniche ma rendeva la giornata molto importante, seppur non decisiva, in ottica classifica generale.

La cronometro di Banyoles ha segnato anche un altro gradito ritorno, quello di Rohan Dennis sul gradino più alto del podio: l'ultimo successo del 30enne australiano era il Campionato del Mondo di Harrogate arrivato subito dopo il burrascoso divorzio dalla Bahrain, e per lui quella di oggi è stata la prima vittoria con la maglia della Ineos Grenadiers: "sollevato" è stata la prima parola pronunciata nelle interviste, una parola che racchiude forse un po' di insicurezze date da un anno e mezzo senza vittoria e la pesante concorrenza interna di Ganna. Dennis aveva messo in mostra una buona condizione fisica lavorando nel finale della tappa di ieri per poi lasciarsi sfilare, forse pensando proprio alla cronometro odierna che si addiceva alle sue caratteristiche: l'australiano non è riuscito a superare la barriera dei 50 km/h di media, a testimonianza di quanto il percorso non fosse banale, ma è riuscito a fermare il tempo a 22'27", staccando nettamente tutta la concorrenza, ad eccezione di un solo corridore.

A giocarsi con Rohan Dennis la vittoria di tappa è stato il francese Rémi Cavagna, parecchio attardato ieri nella prima tappa e quindi partito tra i primi oggi: il corridore della Deceuninck-QuickStep ha fatto il suo facendo registrare il miglior tempo parziale con circa mezzo minuto di vantaggio su tutti quelli che erano arrivati fin a quel momento, e la sua è stata a lungo la prestazione di riferimento per tutto. Appunto fino all'arrivo di Rohan Dennis che lo ha battuto di soli 5": un'altra beffa per Cavagna che già alla Parigi-Nizza aveva visto sfumare la vittoria nella cronometro per meno di un secondo, e che oggi deve accontentarsi di un'altra seconda posizione e del fatto di essere ormai una vera e propria certezza nelle prove contro il tempo; nelle ultime dieci cronometro disputate, Cavagna è sempre entrato tra i migliori dieci dell'ordine d'arrivo.

Abbastanza staccati dal duo Dennis-Cavagna, dal terzo posto in poi troviamo i corridori che nei prossimi giorni si giocheranno la vittoria finale di questa Volta a Catalunya, ad iniziare dal portoghese Joao Almeida (Deceuninck) che con la prestazione odierna è riuscito ad impossessarsi della maglia di leader della classifica generale. Almeida ha chiuso la cronometro in terza posizione a 27" da Dennis, e ha guadagnato tutti i potenziali rivali: 1" sullo statunitense Brandon McNulty, 6" su un ottimo Steven Kruijswijk, 7" su Richie Porte e 8" su Adam Yates, per citare coloro che hanno occupato le posizione dalla quarta alla settima. Appare in crescita il britannico Geraint Thomas che oggi ha perso 20" da Almeida, bene anche il bergamasco Fausto Masnado che ha chiuso a 22" dal portoghese facendo addirittura meglio rispetto a Wilco Kelderman che sulla carta avrebbe dovuto essergli superiore.

Giornata invece tutt'altro che memorabile per alcuni corridori di primo piano che rischiano di essere già da ora fuori dalla lotta per il podio: Rigoberto Uran si trova infatti con 39" da recuperare, Marc Soler è a 40", Simon Yates a 43", Alejandro Valverde a 47", Enric Mas a 52", Richard Carapaz a 53", Daniel Martin a 1'04" e Nairo Quintana addirittura a 1'08". Domani l'arrivo in salita a Vallter 2000 offrirà a questi corridori un'occasione per recuperare terreno, ma la tappa non offrirà altre difficoltà oltre all'ascesa finale e non ci sarà quindi lo spazio per grandi imprese.
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