Professionisti

Sicuri che non convenisse attaccare di più Remco?

12.05.2021 08:37

Il mattinale di Francesco Dani - Bel finale a Sestola, ma in precedenza s'è osato meno di quanto si sarebbe potuto. Yates un po' deludente, Caruso in gran forma. Oggi si sprinta a Cattolica, occhio a non anticipare


Com'è andata ieri


Ieri mattina abbiamo titolato "il gruppo deve esplodere" e questo è successo. I distacchi sono rimasti comprensibilmente risicati, ma è sicuramente stato un avvio di Giro spettacolare, che preannuncia bagarre in tutte le tappe che lo consentiranno. L'unica pecca è stata che nessuno ha osato nulla: ci sono stati un paio di momenti (in particolare lo scollinamento dei primi due GPM) in cui un'accelerazione in testa al gruppo avrebbe tranquillamente lasciato molti al vento. Non solo: se pensiamo alle difficoltà avute da Evenepoel nelle varie discese, ieri poteva essere più volte messo alle strette. In questo senso è stata ottima la mossa della Bahrain, composta da ottimi discesisti, che ha accelerato verso Fanano obbligando Evenepoel ad imboccare la salita nelle ultime posizioni; ed è assai probabile che proprio l'ulteriore sforzo fatto dal belga per restare a ruota dei migliori (imboccare indietro una salita così ripida fa una grossa differenza) sia alla radice degli 11" persi al traguardo.

Finalmente un grande successo successo per Dombrowski, ma soprattutto un immenso premio alla carriera per un commovente De Marchi. D'altronde De Marchi aveva già dimostrato di avere veramente una gran gamba quest'anno, soprattutto sui muri marchigiani alla Tirreno-Adriatico. Quel De Marchi, sicuramente galvanizzato dalla maglia rosa che da oggi avrà indosso, potrebbe tranquillamente resistere fino a Campo Felice, considerando che ha 1'24" di vantaggio su Vlasov, il migliore dei big. Menzione d'onore anche per uno straordinario Filippo Fiorelli che si dimostra versatile; di tappe adatte alle fughe da lontano ce ne sono molte e sicuramente avrà occasione di provare a cogliere un successo parziale.

Per il resto inutile dire che sono stati molto positivi gli scatti di Ciccone, Landa e Bernal, soprattutto perché i tre hanno insistito nell'azione portando progressivamente via il gruppetto dei migliori. Non possono comunque essere bocciati gli immediati inseguitori, escluso forse Yates, che ci si aspettava di vedere più pimpante su un arrivo di questo tipo. Evenepoel comunque bene, considerando anche quanto già detto qualche riga più in su; benissimo anche il terzetto azzurro: Formolo dimostra una condizione in crescita, che però sarebbe il caso venisse dirottata per obiettivi parziali senza che lui si perda ancora una volta a rincorrere l'utopia della classifica generale; Bettiol conferma il ritorno ad alti livelli con un risultato che potrebbe proiettarlo in una nuova dimensione, mentre intanto lo tiene a galla in classifica, dove potrebbe restare fino a dopo Montalcino; Caruso palesa un ottimo stato di forma, in una tappa esplosiva che forse gli si addice meno delle salite che il gruppo incontrerà più avanti. Poco dietro arriva un brillante Moscon, mentre con un ritardo leggermente superiore, ma comunque contenuto, arrivano Pozzovivo e Nibali, accompagnati da alcuni avversari decisamente più giovani (Buchmann, Sivakov, Martínez, Hindley, Soler e Bilbao).

Vincenzo non sarebbe partito con ambizioni di classifica nemmeno se avesse avuto un normale avvicinamento a questo Giro, per cui, indipendentemente da quale sia il suo obiettivo, la prestazione di ieri è stata più che rassicurante. Potrebbe fare corsa parallela con Ciccone fino a Montalcino, dove la coppia Trek potrebbe essere tra le più attive per cercare di mettere in difficoltà alcuni dei favoriti, magari aiutati anche da Mollema, uscito definitivamente di classifica.

Insomma, nonostante tutto la classifica è ancora tutta da fare, tranne forse per qualcuno: già quasi fuori dai giochi i capitani della Jumbo (arrivati ad 1'29" da Bernal), mentre su Almeida (giunto a 4'21" dai primi) pesa una sentenza difficilmente ribaltabile.

Come andrà oggi


Buona parte di questo Giro si fonda sull'alternanza di tappe impegnative e di tappe semplici. Giustamente, dopo due giornate stressanti, è il momento di una frazione "biliardo", che si svolge quasi interamente sulla Via Emilia. Sarà un'occasione ghiottissima per i velocisti che dovranno farsi trovare pronti prima degli ultimi 3 km all'interno del centro di Cattolica: da qui all'ultimo km il gruppo sarà allungato da 4 curve a sinistra, immediatamente seguite dall'ultima curva a destra. Si entra, così, a velocità ridotta sul lungo rettilineo finale di 900 metri. Sarà quindi importante essere nelle prime posizioni, ma stando attenti a rimanere coperti più a lungo possibile; l'arrivo starà a lungo nel mirino dei corridori e sarà facile cadere nel tranello di partire troppo presto.

Da aggiungere solo che potrebbe esserci vento, sia per il meteo incontrato negli ultimi giorni, sia per la vicinanza al mare. Tuttavia gran parte dei km costieri si svolgeranno al coperto, sulle strade delle stazioni balneari, per cui sarà molto difficile vedere ventagli.
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Francesco Dani
Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.