Ciclocross

Un Mondiale dominato dalla A alla Zoe: Backstedt iridata cross juniores. Quinta Venturelli

29.01.2022 19:33

L'emblema della superiorità racchiuso in una sola atleta: Zoe Backstedt vince, ma che vince, stradomina la prova juniores femminile del Mondiale di Fayetteville. Dopo l'antipasto di ieri con la staffetta mista, il Mondiale è ripartito oggi con la categoria U19, che nell'ultima edizione svoltasi due anni orsono vide il trionfo di un'altra giovane campionessa, Shirin van Anrooij. Il podio non riserva sorprese: l'argento è appannaggio di Leonie Bentveld, il bronzo dell'altra neerlandese Lauren Molengraaf, una delle favorite della vigilia per il terzo posto.

Il percorso si presenta duro altimetricamente, soprattutto grazie alla lunghissima salita presente nella prima metà del giro, ma molto veloce a causa del fondo asciuttissimo e battuto dal vento. Il tutto disegnato molto bene, ma senza ostacoli tecnici.

In partenza scattano bene le italiane Valentina Corvi e Federica Venturelli, la coppia britannica Maclean-Howell Backstedt e soprattutto la neerlandese Molengraaf, che approccia in testa la salita nella prima tornata. Pessimo, invece, il posizionamento di Bentveld e delle ceche dopo le prime curve, con Hladikova che deve dire addio ad ogni possibilità di gloria a causa di un problema meccanico. La salita si conferma lo spartiacque della corsa e con un primo affondo Backstedt si scrolla di dosso tutta la concorrenza, ormai ridotta alla connazionale Ella Maclean-Howell e a Venturelli, Ava Holmgren, Molengraaf e la stessa Bentveld, risalita con apparente facilità. Corvi alza bandiera banca in segno di resa ed essendo arrivata solamente ieri negli States non era lecito aspettarsi nulla di più dalla bravissima italiana.

Nel secondo giro, su un totale di cinque, Leonie stacca senza difficoltà le rivali e si prende quel secondo posto che è stato la costante della sua stagione. Una tornata dopo è il turno di Molengraaf. La neerlandese aumenta il ritmo e saluta la compagnia, arricchita da un nuovo elemento, la sorprendente francese Lilou Fabregue. Venturelli tenta di tornare a ruota dell'orange lungo la scalinata, sulla quale l'italiana si trova particolarmente a proprio agio, ma non c'è nulla da fare. Gli ultimi due giri seguono la falsariga del terzo e con il podio già andato, a Fabregue, Venturelli, Howell e Holmgren (calata col passare dei minuti) resta da giocarsi solamente la medaglia di legno.

L'italiana è la più attiva e la più generosa e nell'ultima tornata viene sorpresa dall'attacco della britannica, rimasta più tempo a ruota nelle ultime battute. Si delinea così la classifica finale, strutturata come segue: prima Zoe Backstedt, oro mai in discussione, troppa la superiorità palesata oggi e durante tutta la stagione dalla gallese figlia d'arte (il padre Magnus ha anche vinto la Parigi-Roubaix); argento come da previsione per Leonie Bentveld (a 32"), bronzo a Lauren Molengraaf, altra neerlandese e prima delle 2005 (a 57"); in quarta piazza la britannica Ella Maclean-Howell (1'06" il ritardo), quinta la prima azzurra e seconda 2005 Federica Venturelli (1'09"), autrice di una prova in ogni caso convincente; sesta Fabregue (1'09"), battuta in volata dall'italiana; settima e ottava le due gemelle canadesi Ava e Isabella Holmgren, rispettivamente a 1'38" e 1'49" da Backstedt, le quali confermano il loro costante livello da prime dieci; a chiudere la top ten la svedese Alma Johansson (1'57") e la ceca Julia Kopecky (2'03"). Corvi termina sedicesima a oltre quattro minuti. Si segnalano anche le deludentissime prestazioni di tutte le crossiste della Repubblica Ceca, partendo dalla campionessa nazionale Hanakova (ventesima) e passando per un'altra figlia d'arte come Dlaskova (ventitreesima).
Alle ore 20.00 la seconda prova della giornata con la categoria uomini under 23, gara molto più aperta e indecisa di questa.

Notizia di esempio
Wyseure-Verstrynge-Nys, filotto belga nel Mondiale under 23. Nei 20 Leone e Toneatti