Ciclocross

Nembo Pid plana in volo sul Mondiale di cross!

30.01.2022 23:41

Strepitosa vittoria per Tom Pidcock nella prova iridata di Fayetteville: primo britannico della storia a diventare Campione del Mondo. Stracciati gli avversari, podio per Lars Van der Haar ed Eli Iserbyt


Alla vigilia si diceva, o meglio, molti crossisti dicevano, che questo Mondiale fosse un'opportunità unica, forse irripetibile nelle loro carriere. La causa? Le assenze inaspettate di Mathieu van der Poel e Wout van Aert, che di Mondiali ne avevano vinti sette negli ultimi... sette anni. Tutti quindi, proprio per questo motivo, avevano preparato la rassegna iridata puntigliosamente, curando ogni minimo dettaglio per arrivare oggi con la gamba migliore possibile. E poi c'era un altro crossista, per cui Fayetteville non era solo un'occasione, ma un vero e proprio esame di maturità; dopo le vittorie su strada, il titolo olimpico nella MTB e i successi giovanili nella disciplina, Tom Pidcock era stato elevato al rango di big three, al pari di WVA e MVDP. Stava a lui dimostrare, la volta in cui partiva favorito e con tutte la pressione addosso, di meritarlo quell'appellativo. Bè, dire che ci sia riuscito in pieno pare pure riduttivo.

Nonostante le ultime corse, in cui era sembrato più o meno al livello degli altri big del circus, Pidcock rimaneva ugualmente al centro delle attenzioni delle altre nazionali, su tutte quella belga guidata da Sven Vanthourenhout che aveva come obiettivo primario quello di far fuori l'inglese con il gioco di squadra e andarsi così a giocare la maglia iridata senza lo spauracchio maggiore. Sin dalla partenza, marcata dallo scatto perfetto dell'altro favorito Lars van der Haar (Paesi Bassi), il Belgio ha iniziato a muoversi in blocco mandando all'attacco un componente alla volta.

Nel primo giro è stato il turno di Aerts, immediatamente stoppato da Pidcock. Poi, coadiuvati dai tentativi dei francesi Joshua Dubau e Clément Venturini, molto adatto ad un tracciato così veloce lui che è uno stradista, anche Eli Iserbyt, Laurens Sweeck e Michael Vanthourenhout hanno cercato fortuna, ma niente, Tom balzava come un'ombra addosso ad ognuno di loro, vanificando i loro tentativi e rendendoli meno improntati all'attacco. Quando Vanthourenhout ha preso nuovamente l'iniziativa nella salita della quarta tornata Pidcock deve aver pensato che fosse ora che i belgi la smettessero con questi fastidiosi scatti e controscatti e allora, guadagnata la testa, se ne è andato nel tratto tecnico, scomparendo rapidamente dalla vista degli inseguitori, ormai sfiniti e senza energie per organizzare un reale inseguimento all'atleta più forte della giornata, il quale ha per giunta trovato un percorso su misura per le proprie caratteristiche.

Trentacinque minuti di cavalcata solitaria hanno portato Tom Pidcock a diventare il primo inglese della storia ad essere campione del mondo di ciclocross fra gli élite (in più, il britannico ha completato la tripletta: iridato da junior, under ed élite), un successo tributato dal pubblico numeroso accorso sul tracciato e festeggiato dal protagonista stesso con il gesto di Superman.

Dietro di lui lotta a quattro per il podio, della quale faceva clamorosamente parte anche Venturini, MVP del giorno assieme a Curtis White, padrone di casa dodicesimo alla fine. A tre giri dalla fine, dopo essere rimasto a ruota per gran parte del tempo, LVDH ha sparato una fucilata secca sulla salita portandosi appresso Iserbyt e battendolo poi nella volata per il secondo posto, a coronare una stagione fantastica, lui che è campione neerlandese e soprattutto europeo.

La top ten finale: oro a Pidcock, argento a Van der Haar (a 30"), bronzo per Iserbyt (a 32") e legno a Vanthourenhout (a 52"); quinto Venturini (a 57"), sesto il deludentissimo Aerts (a 1'02"), a secco nei campionati in questa per lui disastrosa stagione e settimo Jens Adams (a 1'06"), felice sorpresa delle ultime settimane; e poi ancora Sweeck ottavo (a 1'16"), Kevin Kuhn nono (a 1'36") e Daan Soete decimo a 1'44".
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