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Provence, Coquard batte Alaphilippe; Ganna sprinta per difendere la maglia ed è terzo

12.02.2022 16:32

Un solido lavoro di squadra capitalizzato da uno sprint atipico, Bryan Coquard s'impone in volata nella seconda tappa del Tour de la Provence portandosi a casa due begli scalpi: quello di Julian Alaphilippe, secondo al traguardo, e quello di un Filippo Ganna quasi sorprendente: il piemontese ha infatti sprintato per difendere la leadership della corsa, e ha così rintuzzato l'assalto dell'iridato su strada.

Seconda tappa in linea per il Tour de la Provence, che offre 180 km mossi e per nulla banali nei quali la corsa provenzale si dirige verso l'entroterra, con partenza da Arles ed arrivo a Manosque. Due le principali difficoltà altimetriche di giornata: il Col de la Mort d'Imbert e il Col de l'Aire dei Masco. Si tratta di salite tutto sommato pedalabili ma, in particolar modo la seconda, con pendenze regolari e di discreta lunghezza (6,6 km al 4.8%) che termina quando al traguardo mancano circa 25 km. Da non sottovalutare anche l'ultimo chilometro che tende all'insù con pendenze abbordabili ma costanti.

Da segnalare l'abbandono alla corsa di Richard Carapaz (Ineos) a seguito di un tampone risultato positivo al Covid: il vincitore del Giro 2019 era ben piazzato in classifica e uno tra i grandi favoriti per la vittoria finale. Dopo una ventina di chilometri dalla partenza di Arles si sganciano dal gruppo cinque coraggiosi che prendono il largo costituendo la fuga di giornata, si tratta di Alexis Gougeard (B&B Hotels-KTM), Paul Ourselin (TotalEnergies), Tony Hurel (St Michel - Auber93), Evaldas Siskevicius (Go Sport - Roubaix Lille Métropole) e Kevin Besson (Nice Métropole Côte d'Azur).

Raggiunto un vantaggio massimo di 5' il gruppo, sotto l'impulso di Ineos, Cofidis e Quick-Step tiene i fuggitivi sotto controllo riuscendo a rosicchiare secondi e poi minuti senza eccessivi scossoni, con il gap che scende a 3' a 50 km dall'arrivo e l'inseguimento del gruppo che si fa più convinto. I 5 di testa procedono di comune accordo ma nel plotone stanno ormai cominciando le grandi manovre per prendere il Col de l'Aire nelle prime posizioni, viste anche le strette e tortuose strade che non consentono di risalire il gruppo con rapidità.

Ed infatti, iniziata la salita, la situazione cambia con i fuggitivi che restano rapidamente in 2: Gougeard ed Ourselin. Il gruppo nel frattempo procede a ritmo sostenuto grazie alla Cofidis che prova ad evitare scatti e nel contempo a mettere in difficoltà qualche velocista per proteggere il proprio uomo veloce Bryan Coquard, ritmo che ottiene come principale risultato quello di far staccare il vincitore di ieri Elia Viviani (Ineos). Gougeard ed Ourselin si rivelano essere però due ossi duri e scollinano con un vantaggio di un minuto su un gruppo ancora abbastanza nutrito e sempre tirato dalla Cofidis, che non riceve però alcun aiuto da altri team.

A 17 km dal traguardo uno scatenato Alexis Gougeard dimostra di avere qualcosa in più anche dell'ultimo compagno di avventura rimasto e se ne va da solo, provando a gestire individualmente un vantaggio di 50". Il fuggitivo solitario francese è protagonista di una fantastica cavalcata che si conclude a soli 2 km dal traguardo, quando dal gruppo prova ad anticipare la probabile volata Pierre-Luc Périchon (Cofidis), ma anche l'esperto francese è ripreso all'ultimo chilometro. La lunga volata in lieve salita è lanciata da Pierre Latour (TotalEnergies) ma regolata nettamente da Bryan Coquard, che finalizza il grande lavoro di squadra battendo Julian Alaphilippe (Quick-Step) e il leader della corsa Filippo Ganna (Ineos).

Completano la particolare top10 di giornata lo stesso Pierre Latour, Arnaud Démare (Groupama), Nairo Quintana (Arkéa), Mads Würtz Schmidt (Israel), Matteo Jorgenson (Movistar), Aurelién Paret-Peintre (AG2R) ed infine Lorrenzo Manzin (TotalEnergies).

Classifica generale che non vede variazioni nelle prime posizioni, con Ganna che mantiene il primato davanti ad Alaphilippe, il quale però si avvicina: 2" il suo ritardo. Terzo è Latour a 14", sempre quarto Samuele Battistella (Astana Qazaqstan) a 16", quindi abbiamo Mattias Skjelmose (Trek-Segafredo) e Matteo Jorgenson (Movistar) a 25", Maxime Bouet (Arkéa Samsic) e Ilan Van Wilder (Quick-Step) a 27", Damien Touzé (AG2R Citroën) a 30" e Nairo Quintana (Arkéa) a 32". Domani sarà la volta della terza ed ultima frazione, la vera e propria tappa regina di questo Tour de la Provence, che presenta 166 km con arrivo sulla Montagne de Lure, dopo una impegnativa scalata di 13 km.

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