Professionisti

Le squadre 2022: Israel-Premier Tech

16.02.2022 16:34

Una squadra di uomini esperti che trova le volate di Giacomo Nizzolo e la solidità di Jakob Fuglsang e che punta a confermare l'impegno in favore del movimento ciclistico israeliano


Con la stagione ciclistica appena avviata, ci occupiamo di presentarvi gli organici delle 18 formazioni World Tour 2022, tocca ora alla Israel-Premier Tech. La squadra nasce nel 2015 per volontà dell'uomo d'affari israeliano-canadese Sylvain Adams, tutt'ora proprietario, con l'obiettivo di promuovere e far crescere il movimento ciclistico israeliano. Notevole l'importanza rivestita dallo stesso Adams nelle trattative che portarono il Giro d'Italia al via da Gerusalemme nel 2018. Dopo qualche anno di apprendistato, è il 2020 l'anno del grande salto con l'approdo nel World Tour. Ambizioso anche l'investimento per portare in squadra nel 2021 Chris Froome, con uno stipendio faraonico per le consuete cifre del ciclismo di 5,5 milioni di euro l'anno. Nuovo co-sponsor per questo 2022 è l'azienda canadese Premier Tech, che approda in squadra dopo un anno in collaborazione con l'Astana e protagonista quest'ultimo inverno di alcune burrascose trattative con altri team.

Balza immediatamente all'occhio, analizzando le statistiche, che il team Israel è di gran lunga il più "vecchio" della massima serie ciclistica, con un'età media di 30 anni, e gli ultimi acquisti non sembrano invertire questa tendenza. Da sempre orientato a successi parziali e nelle corse di un giorno pareva che, con l'acquisto di Froome nel 2021 le cose potessero definitivamente cambiare, ma il campione britannico, nonostante la buona volontà e le diverse dichiarazioni fiduciose sembra non essere più in grado di tornare a livelli competitivi, dopo il terribile infortunio del 2019. Merita indubbiamente attenzione anche il progetto del team di promozione del movimento ciclistico israeliano, con i 4 corridori della suddetta nazionalità presenti in squadra che stanno dimostrando di potersela tranquillamente cavare all'interno del gruppo. Attira particolare interesse il velocista Itamar Einhorn, oltre a qualche piazzamento in volata alla Vuelta è riuscito in questo ultimo anno anche a vincere in volata al Giro di Slovacchia battendo nientemeno che Peter Sagan. Un progetto, insomma, che fino ad ora si sta rivelando valido e vincente.

Non si può dire che il 2021 sia stato un anno di risultati eccellenti per il team, che tuttavia ottiene buoni piazzamenti con alcuni dei suoi più esperti uomini. Cominciamo dal nostro Alessandro De Marchi che corona il sogno di vestire la maglia rosa al Giro e si impone alla Tre Valli Varesine. Nello stesso Giro Daniel Martin ottiene una bella vittoria a Sega di Ala e conclude decimo in classifica generale. Ben Hermans, adottando la vincente strategia di focalizzarsi su corse non di primissimo livello riesce a portarsi a casa il Giro dell'Appennino e la classifica finale del Tour of Norway. Il più costante durante l'intera stagione si conferma però il canadese Mike Woods, che ottiene due quinti posti finali a Tour de Suisse e Tour de Romandie, in precedenza si piazzava quarto alla Freccia Vallone e quinto alla Liegi. Infine Sep Vanmarcke non riesce ad andare oltre ad un quinto posto finale al Fiandre, dopo aver concluso terzo la Omloop Het Nieuwsblad.

IL MERCATO


Alcuni innesti di qualità caratterizzano il mercato della formazione israeliana, che nello specifico rivoluziona il reparto sprint. Analizziamo nel dettaglio i movimenti di mercato degli ultimi mesi. Il bilancio vede 6 addii a fronte di 5 nuovi arrivi. Si ritirano dal ciclismo pedalato l'iconico velocista André Greipel e Daniel Martin, scalatore magari non stilisticamente piacevole ma incredibilmente efficace e continuo. Cambiano squadra Davide Cimolai, Alexis Renard, Hugo Hofstetter e Norman Varhtra, tutti uomini che fanno dello sprint il proprio punto di forza. Arriva però il nuovo velocista di punta del team, individuato nel nostro Giacomo Nizzolo. Dall'Astana si aggiungono poi Jakob Fuglsang, vincitore della Liegi 2019, e il canadese Hugo Houle. Completa il reparto acquisti il promettente neozelandese Corbin Strong, proveniente dalla pista.

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Rudy Barbier (Fra, 1992)
Sebastian Berwick (Aus, 1999)
Patrick Bevin (Nze, 1991)
Jenthe Biermans (Bel, 1995)
Guillaume Boivin (Can, 1989)
Matthias Brändle (Aut, 1989)
Alexander Cataford (Can, 1993)
Simon Clarke (Aus, 1986)
Alessandro De Marchi (Ita, 1986)
Alex Dowsett (Gbr, 1988)
Itamar Einhorn (Isr, 1997)
Chris Froome (Gbr, 1985)
Jakob Fuglsang (Dan, 1985)
Omer Goldstein (Isr, 1996)
Carl Fredrik Hagen (Nor, 1991)
Ben Hermans (Bel, 1986)
Reto Hollenstein (Svi, 1985)
Hugo Houle (Can, 1990)
Daryl Impey (Saf, 1984)
Taj Jones (Aus, 2000)
Krists Neilands (Let, 1994)
Guy Niv (Isr, 1994)
Giacomo Nizzolo (Ita, 1989)
James Piccoli (Can, 1991)
Guy Sagiv (Isr, 1994)
Mads Würtz Schmidt (Dan, 1994)
Corbin Strong (Nze, 2000)
Tom Van Asbroeck (Bel, 1990)
Sep Vanmarcke (Bel, 1988)
Michael Woods (Can, 1986)
Rick Zabel (Ger, 1993)
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L'ANALISI


Jakob Fuglsang


CORSE A TAPPE: La presenza di Chris Froome non può di certo essere ignorata, ma il 4 volte vincitore del Tour de France, come già detto, sembra da tempo essere lontanissimo da un livello che lo possa vedere anche solamente competitivo. Facile quindi che maggiori responsabilità ricadano su altri uomini espertissimi ed ottimi scalatori. Il riferimento è ovviamente alla triade composta da Mike Woods, Jakob Fuglsang e Ben Hermans, che però con l'avanzare dell'età sembrano aver tutti accantonato definitivamente qualsiasi velleità di classifica nei grandi giri, ma potranno essere competitivi nelle corse di una settimana. Curiosità anche attorno al nome di Carl Fredrik Hagen, il norvegese che dopo il sorprendente ottavo posto alla Vuelta 2019 non si è più rivisto ad alti livelli.

Giacomo Nizzolo


VOLATE: Rinnovato il reparto sprint sarà Giacomo Nizzolo il velocista principale, pronto a tornare alla carica alla Milano-Sanremo e al Giro d'Italia, ma altre ruote veloci di certo in squadra non mancano. Citiamo innanzitutto il cronoman con ottimo spunto Patrick Bevin abile anche su terreni mossi, il francese Rudy Barbier e l'espertissimo sudafricano Daryl Impey. Attesi ulteriori miglioramenti, inoltre, dal ventiquattrenne israeliano Itamar Einhorn.

Sep Vanmarcke


CLASSICHE: Sep Vanmarcke non è un corridore vincente, ma un uomo affidabile in grado di farsi trovare sempre pronto e piazzato nelle corse del nord. Sarà accompagnato dal connazionale Tom Van Asbroeck, dotato anche di ottimo sprint e uomo che, se in giornata, può arrivare molto vicino ai migliori. A completare il tris belga c'è Jenthe Biermans, su cui il team ha dichiarato di puntare parecchio. Folta sarà invece la pattuglia che vedremo all'opera nelle classiche vallonate. Fuglsang e Woods si divideranno la leadership, aiutati da un preziosissimo Simon Clarke.
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