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Parigi-Nizza 2022 - Analisi del percorso

05.03.2022 23:42

Otto tappe, percorsi sempre nervosi, una breve cronometro, l'arrivo in salita al Col de Turini e il gran finale con un versante inedito del Col d'Èze: è la "Course au Soleil", che sfida l'inverno per raggiungere il mare


Da una domenica all'altra, non è inizio di marzo se il ciclismo non ci offre un viaggio longitudinale attraverso la Francia: la "Course au Soleil", al secolo Parigi-Nizza, ha lo storico incarico di preparare parte del gruppo alla Milano-Sanremo. L'altra parte sarà impegnata alla Tirreno-Adriatico, e quest'anno le due corse sono praticamente sovrapponibili. La P-N ha una tappa in più e spesso incrocia il rigido clima continentale di fine inverno; l'edizione numero 80 offre un percorso variegato e, a ben vedere, con pochi momenti di pausa, tantopiù che il ciclismo ultimamente è tornato un po' all'antico dal punto di vista della voglia di darsi battaglia dei corridori. Meno carovane greggistiche rispetto a qualche anno fa, più spunti tecnici, col colpo di scena sempre dietro l'angolo: basti pensare a come finì lo scorso anno, con Primoz Roglic spodestato all'ultima tappa da Maximilian Schachmann (vincitore anche nell'edizione scorciata del 2020), quando la corsa sembrava avviata verso la bacheca dello slvoeno. (A cura di Francesco Dani)

Le tappe


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[mks_accordion_item title="Domenica 06/03 - 1a tappa: Mantes-la-Ville - Mantes-la-Ville (159.8 km)"]



Partenza: Mantes-la-Ville ore 13.10
Arrivo: Mantes-la-Ville ore 16.40-17.05

Sprint: Boinvilliers km 129.7, Magnanville km 144.7
Gpm: Côte de Vétheuil (133 m-3a cat.) km 32.9, Côte de la Route des Crêtes (123 m-3a cat.) km 59.5, Côte de Breuil-Bois-Robert (120 m-3a cat.) km 136.5 e km 154.1

Analisi del percorso: Come spesso è avvenuto nelle ultime edizioni della Parigi-Nizza, la corsa si apre con una tappa vallonata ed esigente, soprattutto negli ultimi 30 km, scanditi da 4 brevi asperità che ospitano i due traguardi volanti e due GPM. Ad aprire le danze è lo strappo verso il traguardo volante di Boinvillers, in vetta ad uno strappo di circa 1 km al 7% (con pendenza massima indubbiamente superiore) su strada piuttosto stretta; poco dopo si sale una prima volta Breuil-Bois-Robert (ufficialmente 1.2 km al 6%), sede di un GPM ad entrambi i passaggi. Si passa una prima volta dal traguardo di Mantes-la-Jolie per affrontare un circuito ondulato e tortuoso di 17.7 km. Subito dopo la linea di arrivo si inizia a salire verso il secondo traguardo volante di Magnanville, dopo 1 km al 5%, piuttosto ripido nella sua prima parte. Senza scendere immediatamente si arriva ai piedi del GPM, scalato per la seconda volta; in vetta mancano soltanto 5.7 km, di cui i primi 3 interamente in discesa: senza dubbio è un ottimo trampolino di lancio per un'azione da finisseur. Da segnalare come gli ultimi 2 km siano in lieve ascesa e possano influenzare la plausibile volata, seppur a ranghi non propriamente compatti.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Lunedì 07/03 - 2a tappa: Auffargis - Orléans (159.2 km)"]



Partenza: Auffargis ore 12.25
Arrivo: Orléans ore 15.50-16.15

Sprint: Pussay km 73.9, Traînou km 122.4
Gpm: Côte des Dix-sept Tournants (172 m-3a cat.) km 9.6, Côte de Choisel (164 m-3a cat.) km 18

Analisi del percorso: Poco da dire sull'altimetria di questa seconda tappa, visto che prevede giusto un paio di semplici côte nei primi km, per poi lasciare spazio alla pianura. Tuttavia non dobbiamo dimenticarci come spesso questo genere di tappe siano occasione di tremendi ventagli anche a lunga distanza dal traguardo, che possono subito infrangere ambizioni di classifica per alcuni dei favoriti. Anche il finale è piuttosto semplice visto che si sviluppa su lunghi rettilinei, con l'ultima curva posta a circa 400 metri dal traguardo. In condizioni normali sarebbe una volata in piena regola.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Martedì 08/03 - 3a tappa: Vierzon - Dun-le-Palestel (190.8 km)"]



Partenza: Vierzon ore 11.25
Arrivo: Dun-le-Palestel ore 15.45-16.15

Sprint: Dun-le-Palestel km 146.9, Balsac km 172.1
Gpm: Côte d'Éguzon (262 m-3a cat.) km 120.7, Côte de Crozant (356 m-3a cat.) km 132.9, Côte de Le Peyroux (561 m-3a cat.) km 168.2

Analisi del percorso: È il momento di una tappa piuttosto lunga e insidiosa, soprattutto negli ultimi 90 km, praticamente privi di tratti pianeggianti e popolati da una serie infinita di strappi, seppur non molto complicati. Punto focale sarà l'ultimo GPM, la Côte de Le Peyroux, una lunga salita di 11 km divisa in due tronconi (pendenza media complessiva del 3%), di cui si segnala ufficialmente lo strappo finale di 2.8 km al 5.2%; senza dubbio non è niente di trascendentale, ma se la fuga fosse ancora in avanscoperta e il gruppo dovesse tenere un ritmo alto per inseguirla, potrebbe comunque essere un'ascesa che resta nelle gambe in vista del finale, anch'esso posto in salita, seppur lieve. Una tappa che quindi dovrebbe concludersi con una volata atipica dopo circa 2 km al 3.3%.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Mercoledì 09/03 - 4a tappa: Domérat - Montluçon (Cronometro-13.4 km)"]



Partenza: Domérat ore 13.05 (Partenza primo corridore)
Arrivo: Montluçon ore 16 circa (Arrivo ultimo corridore)

Gpm: Côte de la Rue Buffon (Arrivo-265 m-3a cat.) km 13.4

Analisi del percorso: Questa sarà la prima vera giornata campale per gli uomini di classifica (almeno per quelli che non si sono mai fatti sorprendere dalle insidie delle prime tre giornate) visto che si tratta di una cronometro di 13.4 km, non pochissimi se si ragiona nei termini di una corsa di appena 8 tappe. C'è da dire però che gli scalatori non dovrebbero essere eccessivamente sfavoriti da un percorso che è molto tortuoso e sicuramente poco pianeggiante. Addirittura il traguardo è ufficialmente catalogato come arrivo in salita, visto che è posto al termine di uno strappo di 700 metri all'8.6%. Una cronometro ricca di rilanci che potrebbe dare vita ad un ordine d'arrivo poco scontato, visto che probabilmente non sarà riservato soltanto a cronoman puri.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Giovedì 10/03 - 5a tappa: Saint-Just-Saint-Rambert - Saint-Sauveur-de-Montagut (188.8 km)"]



Partenza: Saint-Just-Saint-Rambert ore 11.10
Arrivo: Saint-Sauveur-de-Montagut ore 15.30-16.20

Sprint: Étables km 83, Saint-Vincent-de-Durfort km 176.7
Gpm: Croix de Chaubouret (1201 m-1a cat.) km 36.1, Côte de Saint-Jeure-d'Ay (478 m-3a cat.) km 79.1, Côte de Saint-Romain-de-Lerps (619 m-1a cat.) km 114.5, Côte de Toulaud (267 m-2a cat.) km 129.6, Col de la Mure (765 m-1a cat.) km 155.7

Analisi del percorso: La "corsa verso il sole" sta entrando nel vivo e questa tappa da 3000 metri di dislivello ce lo dimostra, visto che presa nel suo complesso è probabilmente la più dura: sulla lunghezza considerevole di 188.8 km si superano ben 5 GPM di cui 3 di 1a categoria: la Croix de Chaubouret (9.8 km al 6.6%), la Côte de Saint-Romain-de-Lerps (6.5 km al 7.3%) e infine il temibile Col de la Mure (7.6 km all'8.3%, con molteplici passaggi in doppia cifra). L'elemento determinante è la distanza di quest'ultima salita dal traguardo (33 km), senza dubbio ragguardevole e per questo un'arma a doppio taglio: da un lato si corre il rischio che non succeda niente, visto anche che mancano altre 3 tappe, di cui almeno due decisive; dall'altro, considerando a cosa ci ha abituato il ciclismo negli ultimi anni, se dovesse muoversi qualcuno ne uscirebbe una fantastica battaglia senza esclusione di colpi. Subito dopo lo scollinamento inizia una lunga discesa innegabilmente tecnica di 15 km, altro punto fondamentale di questa tappa. Subito dopo comincia la classica salita pedalabile (circa 6.5 km al 5%) destinata ad ampliare i distacchi, lungo la quale è posto il traguardo volante di Saint-Vincent-de-Durfort. Segue un'altra discesa, su strada più ampia, ma comunque adatta a scavare qualche solco, che termina ad appena 4.5 km dal traguardo, che tanto per gradire sono anch'essi ondulati. C'è il terreno per una tappa straordinaria, ma non si può escludere una più noiosa selezione da dietro con relativa volata a ranghi ristretti.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Venerdì 11/03 - 6a tappa: Courthézon - Aubagne (213.6 km)"]



Partenza: Courthézon ore 10.40
Arrivo: Aubagne ore 15.45-16.20

Sprint: Col du Pointou km 65.5, Lascours km 205
Gpm: Col de Murs (627 m-2a cat.) km 36.8, Col de Sambuc (616 m-2a cat.) km 122.3, Col des Portes (632 m-3a cat.) km 131.1, Col de Pas de la Couelle (525 m-3a cat.) km 160.6, Col de l'Espigoulier (725 m-2a cat.) km 185.3

Analisi del percorso: È una tappa in terra di Provenza scandita da salite non impossibili abitualmente percorse dalle principali competizioni ciclistiche francesi per un totale di circa 2500 metri di dislivello. Primo momento chiave è la salita al Col de l'Espigoulier, di 10.8 km al 4.4%, dunque lunga ma pedalabile. Non meno insidiosa è la lunga discesa che termina a meno di 20 km dal traguardo. Tuttavia la corsa dovrebbe decidersi più avanti, sullo strappo verso il traguardo volante di Lascours di 1 km abbondante al 7%; qui, quando ormai mancano soltanto 8.6 km tortuosi ed ondulati, si dovrebbe selezionare il gruppo che si giocherà la tappa in volata, oppure potrebbe partire l'attacco di qualcuno poco intenzionato ad attendere lo sprint. Quello che è certo è che, anche se non dovrebbe incidere particolarmente sulla classifica, non si tratta di una tappa semplice e lascerà poco respiro tra la frazione precedente e le due conclusive.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Sabato 12/03 - 7a tappa: Nice - Col de Turini-La Bollène-Vésubie (155.2 km)"]



Partenza: Nice ore 10.40
Arrivo: Col de Turini-La Bollène-Vésubie ore 14.35-15.10

Sprint: Coursegoules km 57.4, La Bollène-Vésubie km 144.1
Gpm: Côte de Coursegoules (990 m-2a cat.) km 55, Col de Turini (Arrivo-1607 m-1a cat.) km 155.2

Analisi del percorso: È il momento dell'arrivo in quota, su uno dei classici degli ultimi anni: il Col de Turini. Nel suo complesso la tappa non è durissima visto che è relativamente breve e con una sola vera scalata in precedenza (va detto che comunque non mancano ondulazioni fin dalla partenza). Però il Turini è una salita alpina in piena regola di 15 km al 7.3%, costantemente tra l'8% e il 10% negli ultimi 4 km. C'è spazio per fare la differenza considerando anche che siamo a inizio stagione e in gruppo molti non hanno ancora avuto occasione di testarsi su una salita così impegnativa. Tuttavia non illudiamoci che i giochi siano conclusi, vista la storia recente di questa corsa.[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Domenica 13/03 - 8a tappa: Nice - Nice (115.6 km)"]



Partenza: Nice ore 14
Arrivo: Nice ore 16.45-17.05

Sprint: Levens km 25.8, La Turbie km 81.1
Gpm: Côte de Levens (477 m-2a cat.) km 22.2, Côte de Châteauneuf (633 m-2a cat.) km 38.3, Côte de Berre-les-Alpes (603 m-2a cat.) km 52.3, Côte de Peille (653 m-1a cat.) km 69.9, Col d'Èze (490 m-1a cat.) km 100.3

Analisi del percorso: Come da tradizione l'ultima tappa è destinata a un breve (115.6 km) ma intenso (oltre 2000 metri di dislivello) all-in intorno a Nizza, chiuso dalle altrettanto tradizionali ascese alla Côte de Peille (6.6 km al 6.8%) e al Col d'Èze. Ma attenzione: la mitica salita della Costa Azzura quest'anno sarà affrontata da un versante inedito, che giunge all'intermedio Col des Quatre Chemins da una via alternativa molto più ripida di quella classica (il profilo ufficiale segna un tratto di 1 km al 13.5%). Un esperimento interessante che non dovrebbe modificare troppo l'assetto frizzante degli ultimi anni, pur inserendo una salita molto più impegnativa che apre ulteriori scenari per ribaltare la classifica. Vale la pena di sottolineare come l'intero percorso non offra respiro, nemmeno nelle discese spesso tecniche, come già abbiamo visto anche al Tour des Alpes Maritimes et du Var: sono strade che si prestano sempre ai colpi di mano, in ogni momento.[/mks_accordion_item]

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