Mondiali di Ciclismo su Strada Doha 2016 - Tutti i convocati
Le nazionali al via
Nazione | Uomini | Donne | |
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Crono | Redi Halilaj Eugert Zhupa | - | |
Eugert Zhupa e Redi Halilaj, primo e secondo della prima corsa internazionale d'Albania, la Balkan Road Classic: non un codice bonus Bet365 2019 ma un meritato premio per loro il viaggio in Qatar, quindi. Laddove i due (entrambi militanti in squadre italiane, la Wilier e l'Amore&Vita) saranno semplici comparse nella crono iridata. | |||
![]() | Strada | Abderrahmane Hamza Azzedine Lagab Youcef Reguigui | - |
Crono | - | - | |
Youcef Reguigui non è fermo in volata, anche se in carriera l'abbiamo visto primeggiare pure a un Tour de Langkawi con un paio di arrivi in salita. Quest'anno il suo risultato principale è il secondo posto ai Campionati Africani, dopodiché tanto gregariato in una squadra che di ruote veloci è infarcita (la Dimension Data); sarà comunque capitano a Doha, visto che i suoi compagni Azzedine Lagab (una carriera spesa tra gare africane e calendario regionale francese) e Abderrahmane Hamza (che nelle corse del suo continente è spesso in fuga) non hanno certo il suo spessore. | |||
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Crono | Sultan Asiri | - | |
Libertà d'iscrizione alla crono Mondiale, e allora spazio per tutti. Anche per lo sconosciuto saudita. Non l'avete mai sentito nominare? Neanche noi... (Scherzi a parte, Sultan Asiri vanta discreti risultati nelle ultime due edizioni del Giro d'Egitto). | |||
![]() | Strada | Francisco Chamorro Mauro Richeze Maximiliano Richeze | - |
Crono | - | - | |
Trenino a conduzione familiare, quello dell'albiceleste a Doha. Maxi Richeze e suo fratello Mauro sono entrambi veloci, presumibile che il capitano lo faccia il più anziano (il portacolori della Etixx, s'intende), ma se starà meglio il minore (che tra l'altro è pure campione nazionale), si lavorerà per lui senza problemi. Francisco Chamorro a supporto. | |||
![]() | Strada | Zakkari Dempster Michell Docker Luke Durbridge Caleb Ewan Heinrich Haussler Mathew Hayman Michael Matthews Mark Renshaw Steele Von Hoff | Tiffany Cromwell Gracie Elvin Katrin Garfoot Chloe Hosking Lauren Kitchen Loren Rowney Sarah Roy |
Crono | Rohan Dennis Luke Durbridge | Katrin Garfoot | |
Rovelli rovelli rovelli. Si fa corsa per Michael Matthews, più resistente ed esperto (nonché argento lo scorso anno) ma forse un pizzico meno veloce, o per Caleb Ewan, più giovane e acerbo ma anche più sprintoso? Se ne riparlerà intorno al penultimo giro di Doha, valutate le forze in campo (e ovviamente al netto di poco probabili azioni che facciano saltare il banco dei velocisti). A supporto, una signora squadra da pianura: scorrendo a ritroso il treno, Mark Renshaw sarebbe nella squadra di club l'apripista di un certo Mark Cavendish; Heinrich Haussler in passato sprintava per sé; Steele Von Hoff sprinta per sé tuttora; Mitchell Docker è un fedelissimo vagone del comparto veloce Orica; dopodiché, passistoni perché l'Australia avrà molto peso della corsa, e quindi dentro Luke Durbridge (che farà anche la crono con Rohan Dennis, il quale pure non avrebbe sfigurato nel team degli stradisti), e Zakkari Dempster, e quel Mathew Hayman che al solo nominarlo fa venire in mente epiloghi clamorosi, ma che a Doha verrà speso nel lavoro sporco. Per quanto riguarda le ragazze la leader sarà la 26enne Chloe Hosking, velocista purissima e che quest'anno ha vinto sette corse tra cui La Course by Le Tour a Parigi ed il GP Beghelli, ultima corsa internazionale prima della rassegna iridata. Ad affiancare la sprinter che il prossimo anno vestirà la maglia della Alé Cipollini ci sarà un gruppo di ottime passiste, molte delle quali dotate anche di un discreto spunto veloce e quindi ideali per allestire un treno negli ultimi chilometri: Tiffany Cromwell, Gracie Elvin, Lauren Kitchen, Loren Rowney e Sarah Roy sanno imporsi in questo ruolo ma possono anche diventare pericolose se lanciate nella fuga giusta. Eccellente passista è anche Katrin Garfoot, vincitrice quest'anno di una tappa al Tour of Qatar per distacco: chance di medaglia nella cronometro per lei che recentemente ha vinto la Chrono Champenois davanti a specialiste di vaglia. | |||
![]() | Strada | Matthias Brändle Bernhard Eisel Marco Haller | Christina Perchtold Sarah Rijkes |
Crono | - | - | |
Marco Haller è parte del treno Katusha, quindi lento non è; il punto è che vanta quest'anno meno piazzamenti di suo nonno. D'altro canto, Bernhard Eisel non disputa una volata dal secolo scorso, quindi che fare? Se non succederà niente prima, lavorerà per il compagno nel finale. Doveva essere della partita anche Matthias Brändle, ma ha dato forfait all'ultimo. Se tra gli uomini le chance di risultato sono ridotte, tra le sono possibilmente ancora inferiori. La 23enne Christina Perchtold, campionessa nazionale in carica, è più veloce dell'altra convocata Sarah Rijkes in caso di arrivo a gruppo compatto, ma le specialiste delle volate hanno ben altre potenze e non dovrebbero essere minimamente impensierite dalla due atlete austriache. | |||
![]() | Strada | Maksym Averin | Olena Pavlukhina |
Crono | Elchin Asadov Maksym Averin | Olena Pavlukhina | |
Nelle corse asiatiche meno accidentate ogni tanto un piazzamento gli scappa. E Doha è per l'appunto in Asia... Detto ciò, Maksym Averin potrebbe agguantare una top 20 solo se non sbagliasse nulla. Si potrà scaldare nella crono, a cui pure parteciperà, anche se con meno titoli di quelli (già risicati) del suo connazionale Elchin Asadov, campione azero contro il tempo. Dopo aver disputato i Mondiali di Copenhagen 2011 e Valkenburg 2012 sotto la bandiera dell'Ucraina, Olena Pavlukhina torna a correre una rassegna iridata ma lo fa come atleta azera. Le sue caratteristiche tecniche sono quelle di una passista scalatrice, decisamente poche possibilità di far bene a Doha. | |||
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Crono | Sayed Alawi Mansoor Jawad | - | |
Nel 2017 sbarcherà nel ciclismo di vertice un team bahreinita, ma nessuno si stupirà di non trovare nel suo roster Sayed Alawi e Mansoor Jawad. Quest'anno i database ne hanno intercettato le tracce al Giro di Thailandia, dove il primo dei due ha pure collezionato tre top 20. Dopodiché, il nulla. Non si hanno notizie di particolari predisposizioni per i cronometri. | |||
![]() | Strada | Tom Boonen Jens Debusschere Iljo Keisse Jens Keukeleire Nikolas Maes Oliver Naesen Jurgen Roelandts Jasper Stuyven Greg Van Avermaet | Sofie De Vuyst Valerie Demey Jolien D'Hoore Lotte Kopecky Kaat Van der Meulen Anisha Vekemans |
Crono | Victor Campenaerts Yves Lampaert | Ann-Sophie Duyck | |
Se non altro per la cabala, schierare coi gradi di capitano (perlomeno onorario) il recordman di vittorie di tappa al Tour of Qatar ha senso. Però: Tom Boonen non è da tempo il velocista che fu; il percorso, con quel circuito ammazzaspettacolo che lo caratterizza, difficilmente si presterà a colpi a sorpresa; inoltre, giusto per tagliare la testa al toro, Tommeke s'è sfragagnato pochi giorni fa cadendo all'Eneco Tour (anche se si è ripreso bene, come testimoniato dalla bella gara fatta successivamente al Tour de l'Eurometropole). Comunque le alternative non mancano in casa belga. Jens Debusschere è un buonissimo sprinter, per non parlare del momento di grazia di Oliver Naesen, prezzemolino di quest'ultimo scorcio di stagione a partire dal successo a Plouay. Non vogliamo arrivare in volata a ranghi compatti? Ecco qui Jasper Stuyven, adattissimo a tentare l'anticipo kamikaze, oppure Jurgen Roelandts e Jens Keukeleire, uomini da gruppetti all'attacco. A fare i gregari ci penseranno Iljo Keisse e Nikolas Maes, fedelissimi di Boonen. E poi, last but not least, c'è Greg Van Avermaet: doppiare titolo olimpico e mondiale lo proietterebbe in un empireo di grandissimi, certo per riuscire nell'impresa dovrebbe inventarsi qualcosa di impensabile. Ma pure la vittoria di Rio era, per uno con le sue caratteristiche, non ipotizzabile alla vigilia. Quanto alla crono, spazio al campione nazionale Victor Campenaerts e a Yves Lampaert: cercheranno un piazzamento onorevole. La prima parte di stagione di Jolien D'Hoore è stata incentrata sulla pista con l'obiettivo (poi riuscito) di conquistare una medaglia nell'Omnium ai Giochi Olimpici di Rio: adesso la 26enne della Wiggle ci riprova e l'occasione è davvero ghiotta per lei che nel 2008 era stata iridata tra le juniores. Doti interessanti sul passo ed in volata le ha anche Lotte Kopecky mentre per Sofie De Vuyst e Anisha Vekemans si potrebbe prospettare un intenso lavoro a favore della compagne di nazionale. Le giovani Valérie Demey e Kaat Van der Meulen (22 e 21 anni rispettivamente) saranno in Qatar per fare esperienza, Ann-Sophie Duyck invece farà soltanto la cronometro dove cercherà riscatto dopo una prestazione lontana dalle aspettative a Rio. | |||
![]() | Strada | Yauheni Hutarovich Siarhei Papok Kanstantsin Siutsou | Alena Amialiusik |
Crono | Vasil Kiryienka Branislau Samoilau Kanstantsin Siutsou | Alena Amialiusik | |
L'iridato uscente della crono veste maglia bielorussa e risponde al nome di Vasil Kiryienka. Capitano della spedizione senza se e senza ma, quindi, anche se disputerà solo la prova contro il tempo, alla ricerca di una difficile conferma (ma il podio è un obiettivo comunque degnissimo). Con lui nella crono anche Branislau Samoilau, che resterà sullo sfondo, e Kanstantsin Siutsou, che magari si risparmierà per la gara domenicale, nella quale farà il gregario - lui insieme a Siarhei Papok - per le possibilità in volata (scarne al cospetto di tutti i big) del buon vecchio Yauheni Hutarovich. Le qualità di Alena Amialiusik non si possono mettere in dubbio ma è praticamente impossibile che possano emergere in Qatar senza neanche un accenno di salita. Lei farà sia la cronometro che la prova su strada. | |||
![]() | Strada | Ryan Anderson Guillaume Boivin Adam De Vos Antoine Duchesne Hugo Houle Ryan Roth | Sara Bergen Karol-Ann Canuel Annie Mackey Alison Jackson Leah Kirchmann Joelle Numainville |
Crono | Hugo Houle Ryan Roth | Karol-Ann Canuel | |
Non c'è un capo, nel Canada, formato da discreti corridori che avrebbero bisogno di un capitano per cui lavorare per tornare a casa soddisfatti. Chi più chi meno, su un percorso del genere sono tutti assimilabili al ruolo di gregari, a partire dall'esperto Ryan Roth (che pure un paio di fagianate vincenti nel corso del 2016 le ha prodotte), continuando con Antoine Duchesne, molto più adatto a percorsi vallonati, proseguendo ancora con Adam De Vos (ancora acerbo), Hugo Houle (il prototipo del passistone da lavoro duro), Guillaume Boivin (un buon futuro alle spalle, ora gravita nel ciclismo minore), e Ryan Anderson (che in Direct Énergie è a volte a supporto proprio di Duchesne). Proprio quest'ultimo, in virtù di uno spunto più veloce dei compagni di nazionale, potrebbe fingere di volersi inserire nell'eventuale sprint conclusivo. Nella crono toccherà a Houle e Roth (quest'ultimo campione canadese contro il tempo) inseguire un piazzamento nei 20. Il Canada guarda alla gara femminile con molte più aspettative rispetto a quella maschile: il motivo è la presenza della 26enne Leah Kirchmann che in questa stagione, la prima a tempo pieno in Europa, ha fatto vedere grandissima qualità ed un'ottima continuità di rendimento; la Kirchmann non è una velocista pura ma ha resistenza ed in caso di arrivo allo sprint una mancata top10 sarebbe abbastanza deludente. Il resto della squadra sarà quasi tutto a sua disposizione: Joelle Numainville e Alison Jackson possono lavorare o essere giocate in qualche fuga, Annie Mackey e Sara Bergen (che ha iniziato a correre tardi) hanno minore esperienza e dovranno fare il possibile per aiutare le compagne. Chiude la squadra Karol-Ann Canuel che farà sia cronometro che prova in linea: la 28enne della Boels-Dolmans è una passista di qualità e nel finale di corsa può essere utile a tenere la velocista nelle prime posizioni, difficile però che possa essere lei a fare risultati in prima persona. | |||
![]() | Strada | - | Hong Guo Jiajun Sun |
Crono | - | Hong Guo Jiajun Sun | |
Dopo aver ottenuto ottimi risultati su pista, la Cina si affaccia con le donne anche ai Campionati del Mondo su strada. Hong Guo compirà 25 anni a fine mese e quest'anno vanta un quarto posto nella tappa più dura del Tour of Zhoushan Island, Jiajun Sun invece ha solo 20 anni ed in prospettiva può essere una delle atlete più interessanti del paese. A Doha comunque le possibilità di fare risultato saranno praticamente nulle. | |||
![]() | Strada | Carlos Alzate Edwin Ávila Fernando Gaviria Omar Mendoza Brayan Ramírez Rigoberto Urán Walter Vargas | Diana Peñuela |
Crono | Walter Vargas | - | |
Da quando ha trovato anche Fernando Gaviria, la Colombia ha praticamente un potenziale vincente su tutti i terreni. A Doha non ci sono salite, ma per lo sprint - o anche se dovessero esserci sviluppi da classiche ventose - la nazionale sudamericana è ben coperta con il rampante giovane della Etixx. Il quale fino a qualche giorno fa era un outsider come altri, ma il modo in cui ha vinto la Parigi-Tours l'ha proiettato in prima linea nelle analisi dei favoriti. La squadra è costruita intorno a lui: oltre ad alcuni corridori che gareggiano in patria come Omar Mendoza, Brayan Ramírez e Walter Vargas (che farà pure la crono), e che saranno destinati a sicuro gregariato, troviamo gli "americani" Edwin Ávila (campione nazionale quest'anno) e Carlos Alzate, e un pezzo grosso come Rigoberto Urán, privo di personali ambizioni sul percorso qatariota, ma pronto a supportare l'enfant prodige Gaviria: come da tradizione colombiana, tutti per uno e uno per tutti. O meglio, quasi tutti per uno: Jarlinson Pantano ed Esteban Chaves, già convocati, hanno dato forfait in quanto troppo stanchi al termine di una stagione molto intensa. Tra le donne la Colombia si affida a Diana Peñuela, atleta classe 1986 in forza alla UnitedHealthcare. È una ciclista abbastanza completa e quest'anno ha potuto prendere dimestichezza con l'ambiente disputanto il Ladies Tour of Qatar a febbraio: in quattro tappe il miglior piazzamento è stato un 15° posto, ripeterlo al Mondiale sarebbe un risultato grandioso. | |||
![]() | Strada | - | Mia Radotic |
Crono | - | - | |
Da anni Mia Radotic è la miglior ciclista del paese e quest'anno ha colto qualche piazzamento interessante anche in corse internazionali: non è una velocista in grado di competere con le più forti al mondo, ma ha uno spunto discreto e ha chiuso nelle prime 20 nelle gare World Tour di Parigi, Londra e Madrid. | |||
![]() | Strada | Søren Kragh Andersen Lars Ytting Bak Matti Breschel Chris Juul-Jensen Michael Mørkøv Magnus Cort Nielsen | Amalie Dideriksen Julie Leth Cecilie Uttrup Ludwig |
Crono | Søren Kragh Andersen Martin Toft Madsen | Julie Leth Cecilie Uttrup Ludwig | |
Team decisamente da seguire, quello danese a Doha: tanto per cominciare ha un finalizzatore - che risponde al nome di Magnus Cort Nielsen - che quest'anno ha dimostrato di essere all'altezza delle tante speranze riposte in lui quand'era dilettante. Parlano chiaro, da ultimo, le due tappe vinte alla Vuelta. Per lanciarlo, un signor treno composto da veri e propri muli di comprovato valore come Chris Juul-Jensen, Michael Mørkøv e il veterano Lars Ytting Bak. Matti Breschel, che nei Mondiali ha una tradizione niente male, è l'uomo deputato a stare nel cuore di eventuali azioni diversive. Søren Kragh Andersen tirerà non solo domenica ma anche nella crono di mercoledì, gara a cui parteciperà anche il 31enne campione nazionale Martin Toft Madsen. Tra le donne, squadra giovanissima e con atlete molto interessanti. Chi attira maggiormente l'attenzione è la ventenne Amalie Dideriksen, già iridata tra le juniores a Ponferrada: non può essere classificabile come velocista vera e propria, ma se il gruppo dovesse perdere per strada qualche elemento le sue possibilità di cogliere un buon piazzamento aumenterebbero sensibilmente. Cecilie Ludwig (che farà anche la crono) quest'anno è cresciuta molto, Julie Leth (doppio impegno anche per lei) si sta riprendendo dopo un serio infortunio nel 2015 e sarà molto utile alla causa della squadra. | |||
![]() | Strada | - | Ebtissam Mohamed |
Crono | - | Ebtissam Mohamed | |
20 anni, Ebtissam Mohamed è del tutto ignota nel panorama ciclistico. Scavando nel passato, si scopre un suo terzo posto ottenuto - appena quindicenne! - ai Giochi Panarabi del 2011, proprio a Doha. Che il precedente le sia di buon auspicio perché almeno si diverta tra crono e strada, due prove che dal punto di vista agonistico le risulteranno in ogni caso proibitive. | |||
![]() | Strada | Natnael Berhane Mekseb Debesay Metkel Eyob Tesfom Okubamariam Daniel Teklehaimanot Meron Teshome | Mossana Debesay Wogahta Ghebrehiwet Wehazit Kidane |
Crono | Mekseb Debesay Meron Teshome | Mossana Debesay Wehazit Kidane | |
L'Eritrea è uno dei paesi guida del movimento africano, e come tale i suoi giovani alfieri trovano ampio spazio nella startlist. Bisognerà vedere se saranno numerosi (e ben messi) anche nell'ordine d'arrivo. Il capofila è Daniel Teklehaymanot il quale però sul percorso qatariota non potrà esprimere il meglio delle sue potenzialità. Lo stesso dicasi per i suoi compagni di Dimension Data Natnael Berhane e Mekseb Debesay. Al contrario, Meron Teshome e, in misura minore, Tesfom Okubamariam (i quali - come il sesto uomo Metkel Eyob - militano nel ciclismo Continental) avrebbe qualche carta da giocare allo sprint, ma lo vediamo troppo poco scafato per andare a contendere piazzamenti di pregio ai colossi della specialità che si troverà ad affrontare. Sono comunque tutti molto giovani (età media del sestetto inferiore ai 25 anni), una fuga da lontano di uno di loro sarebbe già un discreto bottino. Debesay e Teshome parteciperanno anche alla crono. Da un triennio la 22enne Mossana Debesay si sta ritagliando uno spazietto come buona passista, nello scenario del suo continente. Bicampionessa nazionale in carica della crono, per la prima volta si misura ai Mondiali. Wehazit Kidane disputerà con lei sia la crono che la prova su strada, mentre la giovanissima Wogahta Ghebrehiwet (19 anni) farà esperienza nella gara di sabato cercando di non perdere subito le ruote del gruppo. | |||
![]() | Strada | Alo Jakin Gert Joeäär Mihkel Räim | Kelly Kalm |
Crono | - | - | |
Gert Jõeäär è più noto per il suo strano cognome che per le imprese ciclistiche, Alo Jakin è un corridore di seconda schiera non ancora emerso dal livello Continental, ed entrambi non sono neanche più di primo pelo. Fari puntati allora sul terzo uomo, il 23enne Mihkel Räim, che in giugno ha vinto quattro corse compreso il titolo nazionale, e che in agosto ha raccolto piazzamenti a ridosso della top ten in un paio di semiclassiche belghe. Non è il nome nuovo del ciclismo mondiale, intendiamoci, ma magari nei prossimi anni avrà qualcosa da dire. Così come è tutta proiettata al futuro la partecipazione dell'unica estone, in gara nella prova su strada: si tratta della 19enne Kelly Kalm, che ha staccato il biglietto per Doha imponendosi nel campionato nazionale in giugno. Per lei l'occasione di entrare in una nuova dimensione e di vedere da vicino le più affermate campionesse del pedale. | |||
![]() | Strada | Tedros Redae | - |
Crono | - | - | |
Tedros Redae ha conquistato all'inizio di settembre una breve corsa a tappe nel suo paese. Le referenze per quest'anno finiscono qui. | |||
![]() | Strada | Matti Manninen | Antonia Gröndahl Lotta Lepistö Rosa Törmänen Laura Vainionpää |
Crono | Matti Manninen | Lotta Lepistö | |
Matti Manninen è giovane e sveglio, sa inserirsi in azioni dalla distanza e ogni tanto vince pure (due gare più una classifica generale quest'anno), ma tutto ciò fin qui l'ha fatto in corse di secondo/terzo piano. In più gareggerà da solo, per cui tutto ciò porta a pensare che la sua presenza a Doha possa essere abbastanza trascurabile. Saranno invece in quattro le ragazze: fari puntati sulla 27enne Lotta Lepistö che nelle ultime tre stagioni con la Cervélo-Bigla ha avuto miglioramenti molto vistosi fino a diventare una velocista di buonissimo livello: in una volata pura come quella che si prospetta in Qatar è probabilmente un gradino sotto alle principali favorite ma è in forma, ha già preso una medaglia nella cronosquadre e continuerà a "fare la gamba" anche nella crono individuale. È proprio grazie ai risultati della Lepistö che la Finlandia potrà schierare una rappresentativa così numerosa (i posti a disposizione erano 6), e i tecnici della nazionale hanno selezionato ragazze che cercheranno di dare una mano alla capitana finché le gambe reggeranno: Antonia Gröndahl, Rosa Törmänen, e Laura Vainionpää proveranno a fare il possibile ma non ci si aspetta molto da loro. | |||
![]() | Strada | William Bonnet Nacer Bouhanni Arnaud Démare Christophe Laporte Cyril Lemoine Yoann Offredo Adrien Petit Marc Sarreau Geoffrey Soupe | Aude Biannic Audrey Cordon Coralie Demay Eugénie Duval Roxane Fournier Pascale Jeuland |
Crono | Johan Le Bon Jérémy Roy | Audrey Cordon | |
Le federalysme cycliste est ici! Sensazionale la selezione transalpina, due veri e propri blocchi con treni autonomi che fanno riferimento a due capitani riconosciuti: da una parte il vincitore della Sanremo Arnaud Démare coi fedelissimi William Bonnet, Yoann Offredo (buono pure per qualche fuga) e Marc Sarreau; dall'altra il fumantino Nacer Bouhanni scortato da Geoffrey Soupe, Christophe Laporte e Cyril Lemoine. In mezzo, l'unico cavallo sciolto è Adrien Petit, per il quale resta da capire la collocazione. Potrebbe venirne un pastrocchio epocale, anche perché Démare e Bouhanni (entrambi in forma super a giudicare dalle ultime uscite) non è che siano animati da amore fraterno l'uno per l'altro, e tra le ipotesi non può essere scartata quella che li vede ostacolarsi vicendevolmente a beneficio di altre nazionali. Oppure potrebbe venirne un capolavoro dell'azzardo (onestamente quest'ultimo scenario è di più difficile realizzazione). Johan Le Bon e Jérémy Roy parteciperanno alla crono senza lasciar presagire che possano esserne protagonisti. Versante "rosa", la velocista di punta della nazionale francese è la 24enne Roxane Fournier, quinta quest'anno sui Campi Elisi e con un bottino complessivo di tre vittorie stagionali. Per aiutarla al meglio in Qatar avrà al suo fianco ben quattro compagne di squadra della Futuroscope: Pascale Jeuland è anche lei molto veloce e potrebbe tirarle la volata, in un treno in cui Aude Biannic sarà la gregaria di maggior fiducia della capitana; Coralie Demay ed Eugénie Duval saranno incaricate di fare il "lavoro sporco". Completa l'organico Audrey Cordon che sarà al via anche della prova a cronometro senza però velleità di medaglia: nella gara su strada darà una grossa mano al treno, ma potrebbe avere la libertà di entrare nelle fughe o di provare qualcosa di alternativo. | |||
![]() | Strada | John Degenkolb André Greipel Marcel Kittel Tony Martin Nils Politt Jasha Sütterlin | Lisa Brennauer Romy Kasper Lisa Klein Mieke Kröger Stephanie Pohl Trixi Worrack |
Crono | Tony Martin Jasha Sütterlin | Lisa Brennauer Trixi Worrack | |
Posizioni un minimo più sfumate rispetto a quelle francesi, ma pure per il ct tedesco son belle gatte da pelare: l'abbondanza porta a situazioni potenzialmente esplosive. Qui abbiamo un André Greipel che reclama a gran voce i gradi di capitano e un Marcel Kittel che nelle corse piatte sa sempre essere protagonista. L'uno e l'altro hanno vinto l'ultima corsa il 4 settembre (coincidenza sintomatica), dopodiché non è che abbiano riempito gli occhi. Chissà che alla fin fine non ci pensi John Degenkolb (ottimo anche in caso di corsa più complicata) a mettere tutti d'accordo: ha perso gran parte della stagione per l'infortunio patito a inizio anno, ma ora pare aver finalmente trovato un colpo di pedale decente. A supporto dei tre uomini veloci avranno il loro bel daffare Tony Martin, Nils Politt e Jasha Sütterlin, per i quali il compito è reso più gravoso dal ranking internazionale che ha costretto la Germania a gareggiare con soli 6 uomini. Martin sarà schierato ovviamente pure nella prova contro il tempo, anche se è ormai radicata l'impressione che le cronometro migliori della carriera se le sia lasciate alle spalle; per un podio è comunque sempre in ballo. Sütterlin l'altro uomo deputato a gareggiare contro il tempo. Tra le donne la Germania può vantare una nazionale ricca di qualità ma dove forse manca la stella che possa puntare con decisione al titolo. Le sei tedesche sono tutte ottime passiste capaci di far esplodere il gruppo se ci fosse vento forte o di allestire un ottimo treno nel finale: a beneficiarne potrebbe essere Lisa Brennauer, la più veloce del lotto. Trixi Worrack con la sua esperienza sarà la regista del gruppo, ma in caso di corsa durissima potrebbe cercare il colpaccio. Romy Kasper e Stephanie Pohl dovrebbero essere tenute per lavorare nei chilometri finali, Mieke Kröger e Lisa Klein invece saranno probabilmente le prime ad andare in testa al gruppo quando ci sarà da alzare la velocità. Le due più forti del team, Brennauer e Worrack, faranno anche la crono, provando a far dimenticare la deludente prestazione contro il tempo di Rio. | |||
![]() | Strada | Yukiya Arashiro Fumiyuki Beppu | Yumi Kajihara Eri Yonamine Miho Yoshikawa |
Crono | - | Eri Yonamine | |
Semplicissima la nazionale giapponese a Doha: Yukiya Arashiro, che è un po' veloce, farà il capitano; Fumiyuki Beppu, che di solito è uno che tira molto, farà il gregario. Il risultato, molto prevedibilmente, sarà un nulla di fatto. Riguardo al trittico femminile, l'atleta più forte è Eri Yonamine (impegnata anche nella prova a cronometro), affiancata dalla promettente 19enne Yumi Kajihara, l'anno scorso quarta a Richmond tra le juniores, e da Miho Yoshikawa, più anonima. | |||
![]() | Strada | Adam Blythe Mark Cavendish Stephen Cummings Daniel McLay Luke Rowe Ian Stannard Ben Swift Geraint Thomas Scott Thwaites | Elizabeth Armitstead Alice Barnes Hannah Barnes Danielle King Laura Massey Annasley Park Abby-Mae Parkinson Eileen Roe |
Crono | Stephen Cummings Alex Dowsett | Hannah Barnes Hayley Simmonds | |
Riuscirà Mark Cavendish a ripertersi a distanza di 5 anni da Copenhagen? Non è assolutamente da escludere, alla luce della superstagione di Cannonball, 4 vittorie al Tour più una medaglia olimpica e una mondiale in pista, e dire che in tanti lo davano ormai per bollito. Una febbriciattola negli ultimi giorni potrebbe minarne la convinzione, ma il caldo del Qatar gli piace (come ha dimostrato spesso nella corsa a tappe del paese che ospita la rassegna iridata). Gli altri, tutti al suo servizio: i veloci Adam Blythe (che gli ha fatto le scarpe al campionato britannico) e Daniel McLay potranno pure farne le veci, in caso di eventuali problemi in corsa; Ben Swift potrebbe essere un giustiziere da gruppetto, Stephen Cummings (che a Rio fu gregario enorme) uomo da più lunga gittata, Luke Rowe, Ian Stannard, Geraint Thomas e Scott Thwaites sapranno cavarsela anche in caso di situazioni di vento o variamente scabrose. In ogni caso, guarderanno tutti alla stella polare proveniente dall'Isola di Man. Cummings (insieme ad Alex Dowsett) pedalerà anche nella crono, ma le medaglie non sembrano così a portata di mano. Per Elizabeth Armitstead non sarà facile bissare il titolo conquistato lo scorso anno a Richmond, ma anche se il percorso non le si addice al 100% è comunque la carta migliore che si può giocare la Gran Bretagna femminile: in caso di volata si può lanciare nella mischia, ma per puntare al podio dovrebbe sperare in un po' di selezione. Come velocista pura c'è Hannah Barnes, 23 anni e buoni risultati stagionali. Dani King è un'ottima passista e potrebbe cercare fortuna con qualche azione negli ultimi giri del percorso mentre la squadra, forte di ben otto elementi, sarà completata dalle lavoratrici Laura Massey, Abby-Mae Parkinson, Annasley Park, Eileen Roe e Alice Barnes, sorella della già citata Hannah. Per la cronometro Hayley Simmonds può giocarsi una top 10, obiettivo più difficile per Hannah Barnes. | |||
![]() | Strada | Ioannis Tamouridis | Varvara Fasoi |
Crono | Polychronis Tzortzakis | Varvara Fasoi | |
Il 36enne Ioannis Tamouridis unico vessillo greco nella prova in linea: negli ultimi mesi non ha quasi gareggiato, i suoi fan faranno bene a tampinarlo al foglio firma visto che all'arrivo non è detto che lo vedano. Nella crono spazio a Polychronis Tzortzakis, che potrà finire sul podio dei nomi più fantasiosi in gara, ma giusto su quello. Varvara Fasoi lavorerà invece doppio, disputando entrambe le gare. Classe '91, ha già partecipato alla manifestazione iridata a Ponferrada nel 2014, ottenendo come miglior risultato il 45esimo posto (su 47) nella crono. Si migliorerà? | |||
![]() | Strada | - | Nicolle Bruderer |
Crono | - | - | |
Ci sarà anche il Guatemala a Doha, nella persona della simpatica pistard Nicolle Bruderer, cognome nordeuropeo, militanza americana (in un team di seconda fascia), obiettivo provare a portare a termine la gara in linea. | |||
![]() | Strada | Burr Ho | Zhao Juan Meng Qianyu Yang |
Crono | Burr Ho | - | |
Ok, ok, ci facciamo violenza ma evitiamo di affondare il coltello (ehm) in facili battute su cosa si può sciogliere sotto il sole del deserto qatariota... Uomo da fughe nelle corse del calendario asiatico, Burr Ho (che tra l'altro farà anche la crono) ha come obiettivo appunto cercare una fuga. Se la trova, ha stravinto il suo Mondiale. Le due campionesse nazionali in carica (Zhao Juan Meng in linea e Qianyu Yang a crono) proveranno ad animare le prime fasi della gara di sabato. La seconda è un po' più forte, ad aprile ha vinto il Giro di Thailandia battendo anche qualche europea. Portare la bici al traguardo non sarà comunque facile per entrambe. | |||
![]() | Strada | - | - |
Crono | Naveen John Arvind Panwar | - | |
Naveen John e Arvind Panwar: i due campioni nazionali (Panwar è quello della crono) rappresentano il fin qui fallito tentativo di esportare il ciclismo di vertice anche in India (vecchio pallino del clan McQuaid ora in disgrazia). Uno dei due non sarà di sicuro maglia nera della crono, è già qualcosa. | |||
![]() | Strada | Sam Bennett Matt Brammeier Ryan Mullen | - |
Crono | Ryan Mullen Nicolas Roche | Anna Turvey | |
C'è da dire che Sam Bennett non è assolutamente un velocista da disprezzare, in più sta bene (ha appena vinto la Paris-Bourges), quindi occhio. Certo, bisognerà vedere come arriverà al finale, e se basteranno due uomini (il 22enne Ryan Mullen e soprattutto l'esperto Matt Brammeier) per metterlo nelle condizioni ideali per sprintare. Nella crono Mullen farà squadra con Nicolas Roche, in preventivo posizioni di rincalzo. Dal canto suo, Anna Turvey era britannica fino a un anno fa, poi ha preso la nazionalità irlandese giusto in tempo per vincere il titolo nazionale a cronometro e staccare il ticket per i Mondiali: un'occasione quasi irripetibile prima di appendere la bici al chiodo (ha già 36 anni). Farà la prova contro il tempo, e un giorno lo racconterà ai nipotini. | |||
![]() | Strada | - | Paz Bash Rotem Gafinovitz |
Crono | - | - | |
Paz Bash è una solida passista (quattro titoli nazionali a cronometro nel palmarès) che guiderà con la sua esperienza (ha 33 anni) il team israeliano, completato da Rotem Gafinovitz, reduce da una stagione positiva che le riapre le porte del ciclismo Élite (l'anno prossimo la vedremo con la Fortitude, attuale RaboLiv). | |||
![]() | Strada | Daniele Bennati Sonny Colbrelli Jacopo Guarnieri Giacomo Nizzolo Daniel Oss Manuel Quinziato Fabio Sabatini Matteo Trentin Elia Viviani | Marta Bastianelli Giorgia Bronzini Elena Cecchini Maria Giulia Confalonieri Barbara Guarischi Tatiana Guderzo Elisa Longo Borghini |
Crono | Manuel Quinziato | Elena Cecchini | |
Come altre nazionali di vertice, anche l'Italia schiererà due velocisti nelle persone di Giacomo Nizzolo, che ha conquistato i gradi a suon di risultati nelle ultime settimane, ed Elia Viviani, a cui potrà essere ritagliato un ruolo più multiforme (vedi la fuga in cui s'infilò 12 mesi fa a Richmond). Sonny Colbrelli, pure lui a furia di vittorie, ha convinto il ct Davide Cassani a inserirlo e potrà essere un perfetto guastatore. Tutti gli altri formeranno un treno che in tanti invidieranno: l'esperienza di Daniele Bennati (anche coi ventagli), Fabio Sabatini e Jacopo Guarnieri come pesci-piloti, le tirate di Daniel Oss e Manuel Quinziato (anche impegnato nella crono), la multiforme brillantezza di Matteo Trentin: un ensemble che potrebbe portare a risultati insperati. Mondiale importantissimo per le azzurre, che con Olanda e Australia presentano la formazione più competitiva per l'appuntamento qatariota: il capitano è ancora una volta, forse l'ultima, lei, Giorgia Bronzini, che sull'ultimo percorso 'facile', quello di Copenaghen, bissò il successo ottenuto a Geelong. Il sogno è quello del tris mondiale, benchè non sarà per niente facile. Nell'eventuale sprint finale potranno sostituirla o mettersi al suo servizio Barbara Guarischi, Maria Giulia Confalonieri e la campionessa 2008 Marta Bastianelli, molto migliorata in volata nell'ultima stagione. Per lottare invece negli attacchi ci sono la medagliata olimpica Elisa Longo Borghini, Tatiana Guderzo ed Elena Cecchini: quest'ultima correrà, senza particolari velleità, anche la prova a cronometro. | |||
![]() | Strada | Dmitriy Gruzdev Alexey Lutsenko Ruslan Tleubayev | Natalya Saifutdinova Makhabbat Umutzhanova |
Crono | Zhandos Bizhigitov Dmitriy Gruzdev | - | |
Alexey Lutsenko ha vinto qualche giorno fa il Tour of Almaty, ma siamo d'accordo che ciò non rappresenti la svolta nella sua carriera. Capace di cose notevoli se in giornata, a Doha sarà supportato dai compagni di club Ruslan Tleubayev (che tra l'altro sarebbe mediamente pure più veloce di lui, ma non eguaglia i suoi picchi prestazionali) e Dmitriy Gruzdev, ottimo passista che disputerà anche la crono (è il campione nazionale contro il tempo) insieme a Zhandos Bizhigitov; quest'ultimo farà giusto un po' di esperienza. Due le astanine convocate per la prova mondiale, Natalya Saifutdinova e Makhabbat Umutzhanova, ma non dovrebbero essere che semplici comparse vista la loro attitudine al gregariato. | |||
![]() | Strada | - | - |
Crono | Alban Nuha | - | |
Con Alban Nuha anche il Kosovo potrà prendere parte alla lotta per l'ultima posizione, gara nella gara che promette scintille nella crono di Doha! | |||
![]() | Strada | - | Noura Alameeri Nada Aljeraiwi Najla Aljeraiwi |
Crono | Saied Alali Salman Alsaffar | Nada Aljeraiwi Najla Aljeraiwi | |
Sinceramente non si capisce da quale pianeta Saied Alali e Salman Alsaffar vengano catapultati sulla scena di un Mondiale a cronometro. Non sono in casa, ma poco ci manca; e data l'improbabilità di vedere una rassegna iridata nel loro paese (ma con i nobiluomini dell'UCI mai dire mai), per il Kuwait è l'occasione giusta per sfidarsi contro i migliori al mondo, e ciò vale anche per il femminile. Ben tre le atlete: Nada e Najla Aljeraiwi (che faranno anche la crono) e Noura Alameeri, questo è il loro nome e non si sa molto altro... | |||
![]() | Strada | Maris Bogdanovics Andzs Flaksis | - |
Crono | Gatis Smukulis | - | |
Vari piazzamenti allo sprint per Maris Bogdanovics in gare di non altissimo rango, in questo 2016. Tanto gli basta per essere il capitano nella coppia lettone completata dal buon gregario Andzs Flaksis. Gatis Smukulis nella crono potrà giocare per sé dopo un'altra stagione passata a trenare in lungo e in largo per i capitani di turno. Non che questo lo porti a poter recitare un ruolo da protagonista. | |||
![]() | Strada | Gediminas Bagdonas Aidis Kruopis Ramunas Navardauskas | Silvija Latozaite Rasa Leleivyte |
Crono | Gediminas Bagdonas Ramunas Navardauskas | - | |
Aidis Kruopis è veloce e quest'anno è andato più volte a segno, anche se in gare di seconda fascia. A Doha dipenderà dal finale se sarà lui a lavorare per Ramunas Navardauskas (in caso di situazione più convulsa del previsto) o se avverrà il contrario. Un piccolo particolare che può fare la differenza è che "Navarda" lo scorso anno finì sul podio iridato, insomma è uno che sa dare del tu a questa competizione. Di sicuro c'è che il terzo della spedizione, Gediminas Bagdonas, farà il gregario per gli altri due. Nella crono i citati Ramunas e Gediminas proveranno a mettere insieme un piazzamento decente. Per quanto riguarda le colleghe e connazionali di Navardauskas e soci, sono lontani i tempi nei quali le baltiche dominavano il mondo in rosa. Silvija Latozaite sarà la gregaria di giornata per Rasa Leleivyte, ventottenne sprinter mai vincente quest'anno ma spesso protagonista. Tra le outsider potrebbe spuntare proprio lei. | |||
![]() | Strada | Jempy Drucker Bob Jungels | Chantal Hoffmann Elise Maes Christine Majerus |
Crono | Bob Jungels | - | |
Bob Jungels ha impressionato tutti al Giro, potrebbe tentare una sortita dalla media distanza e sorprendere un po' di gente chi lo sa. Farà anche la crono, ma non pare all'altezza dei migliori. Nella prova su strada sarà affiancato da Jempy Drucker, che alla Vuelta ha raccolto bei piazzamenti, solo che in Spagna mancavano tutti i big dello sprint. Le ragazze sono di buon livello, a cominciare da Christine Majerus che quest'anno allo sprint ha saputo vincere contro Cecchini e Johansson, non certo le ultime del lotto. Chantal Hoffman è una gregaria di qualità mentre Elise Maes potrà rendersi utile nella prima metà di giornata. | |||
![]() | Strada | Anass Ait El Abdia Soufiane Haddi Salaheddine Mraouni | - |
Crono | - | - | |
Il più esperto del terzetto maghrebino è senz'altro Soufiane Haddi, tra l'altro in discreta forma (ha vinto una bella tappa al Tour della Costa d'Avorio non molti giorni fa) nonostante una stagione non facilissima per la sua Skydive Dubai. Lo affiancano i giovani Anass Ait El Abdia (campione nazionale) e Salaheddine Mraouni (a segno al Tour du Maroc in primavera), i quali però sono troppo acerbi per misurarsi in maniera efficace in un Mondiale. | |||
![]() | Strada | Rene Corella | Sofia Arreola Yusseli Mendivil |
Crono | - | - | |
Il capitano Rene Corella non suona mandolini ma "indossa" i gradi per il semplice fatto di essere l'unico messicano in gara. Purtroppo non vanta alcun risultato di vaglia quest'anno (non che nei precedenti abbia spaccato il mondo), per cui passerà inosservato come un qualsiasi nome nella parte bassa di un elenco partenti. Qualche possibilità in più di ben figurare per le donne in gara: Sofia Arreola, pistard già esperta a dispetto della giovane età (25 anni), non corre tanto su strada ma si piazza spesso soprattutto nelle gare del continente americano; Yusseli Mendivil ha conquistato qualche piazzamento in volata nelle nelle gare internazionali panamericane degli ultimi anni contro atlete del World Tour. | |||
![]() | Strada | Myagmarsuren Baasankhuu | - |
Crono | - | - | |
La mondializzazione del ciclismo ci porta a scoprire anche personaggi remoti come Myagmarsuren Baasankhuu, campione nazionale di Mongolia che disputerà la prova in linea (in un primo momento era invece annunciato come partente nella crono). Quest'anno ha centrato la top ten ai Campionati Asiatici, sia in linea che contro il tempo; certo, si sono disputati in gennaio, quando molti avversari non erano precisamente al picco di condizione. Comunque c'è senz'altro di peggio in startlist. | |||
![]() | Strada | Edvald Boasson Hagen Vegard Breen Sven Erik Bystrøm Sondre Holst Enger Daniel Hoelgaard Truls Engen Korsaeth Alexander Kristoff Vegard Stake Laengen Kristoffer Skjerping | Katrine Aalerud Cecilie Gotaas Johnsen Emilie Moberg |
Crono | Edvald Boasson Hagen Vegard Stake Laengen | - | |
La cosa più difficile nell'analisi dei componenti della nazionale norvegese è capire dove finisca il nome e dove cominci il cognome di alcuni di loro... Amenità a parte, resta una formazione estremamente competitiva, una bella bestia a due teste. Una è quella di Alexander Kristoff, una stagione in minore rispetto alle mirabilie delle due precedenti, ma sempre pericolosissimo in questi contesti; l'altra è quella di Edvald Boasson Hagen, abbastanza rinato in Dimension Data dopo anni tristi in Sky. I loro risultati hanno migliorato il ranking e permesso al selezionatore scandinavo di largheggiare con le convocazioni, ben nove i suoi uomini al via. E allora dentro il danzerino Sondre Holst Enger, giovane di buone speranze (tutti lo ricorderanno per il balletto sul podio di una tappa del Tour of Croatia, unica sua vittoria quest'anno), gli ancor verdi Sven Erik Bystrøm e Kristoffer Skjerping, che due anni fa monopolizzavano il Mondiale U23 e che vorrebbero mantenere qualche promessa di gioventù, gli affidabili Vegard Breen e Vegard Stake Laengen, ai quali saranno riservate le mansioni di fatica. Giovani sono pure Daniel Hoelgaard (quest'anno ha fatto capolino con la FDJ, top ten a Plouay) e Truls Engen Korsaeth, che ancora non ha fatto la comparsa sui palcoscenici maggiori. Nella crono toccherà a Boasson Hagen e Laengen, ma è ovvio che le maggiori aspettative sono riposte nella gara in linea. Tre atlete al via della prova femminile, tutte provenienti dalle fila della Hitec Products: Emilie Moberg è la più interessante, capace in più occasioni quest'anno di piazzarsi tra le migliori negli sprint. Più limitate invece le possibilità per la giovane Katrine Aalerud e la tardiva Cecilie Gotaas Johnsen: 18 anni la differenza d'età tra le due. | |||
![]() | Strada | Jack Bauer Dion Smith | - |
Crono | Jack Bauer | - | |
Coppia da fuga per gli allblacks, tra un Jack Bauer che ha festeggiato un mese fa una sospirata vittoria al Tour of Britain e un Dion Smith capace di ritagliarsi i suoi spazi nelle corse di secondo livello. Bauer farà anche la crono, giusto per fare un po' di gamba in vista di domenica. Doveva essere della spedizione anche Patrick Bevin, che però ha rinunciato negli ultimi giorni. | |||
![]() | Strada | Koen De Kort Tom Dumoulin Dylan Groenewegen Sebastian Langeveld Tom Leezer Niki Terpstra Dylan Van Baarle Jos Van Emden Danny Van Poppel | Chantal Blaak Roxane Knetemann Amy Pieters Anna Van der Breggen Ellen Van Dijk Annemiek Van Vleuten Marianne Vos Kirsten Wild |
Crono | Tom Dumoulin Jos Van Emden | Anna Van der Breggen Ellen Van Dijk Annemiek Van Vleuten | |
Bella l'Olanda, e pronta a fare la sua parte a Doha con una formazione molto in parte con il contesto. Dylan Groenewegen è tra i nomi nuovi dello sprint mondiale, e ha già dimostrato di saper essere vincente e pure cattivo all'occorrenza. Danny Van Poppel sarà il suo alter ego, anche se quest'anno ha fatto un quarto di passo indietro rispetto al 2015. Treno eccellente con Koen De Kort e Tom Leezer, poi uomini validissimi in caso di gara più combattuta, ovvero Sebastian Langeveld e Dylan Van Baarle, per non parlare di quel Niki Terpstra che a queste latitudini si è sempre trovato parecchio a proprio agio. Formazione completata dai due cronoman Jos Van Emden e Tom Dumoulin, i quali cercheranno maggior fortuna nella prova contro il tempo: e nel caso di Dumoulin, "maggior fortuna" potrebbe significare anche un oro. Per quanto riguarda la nazionale più titolata della storia recente del ciclismo femminile, difficilmente tornerà da Doha a mani vuote nella crono. Anna Van Der Breggen ed Ellen Van Dijk sono fresche di doppietta all'Europeo e sono decisamente da podio: le accompagnerà Annemiek Van Vleuten, protagonista in negativo delle Olimpiadi (per via della terribile caduta). Tutte e tre parteciperanno anche alla prova su strada, nella quale l'Olanda - tanto per cambiare - può vincere in qualsasi maniera; in volata ad esempio, con l'eterna Kirstin Wild, o inventandosi qualcosa con la battagliera Chantal Blaak. O in entrambi i modi, con la regina indiscussa, Marianne Vos, ansiosa di tornare a conquistare un titolo di riguardo dopo 2 anni abbastanza bui. Senza dimenticare Amy Pieters e Roxane Knetemann, qui gregarie, ma sotto un'altra bandiera probabilmente capitane. | |||
![]() | Strada | - | - |
Crono | Mohsin Khan Hafiz Mahmood | - | |
Raramente si è visto un corridore disputare una prova mondiale élite con tale cursus honorum: il ventiduenne Hafiz Mahmood ha disputato una, dicasi una, prova UCI in carriera, la prova in linea under 23 dei Giochi Asiatici 2014. Risultato, ritirato in mezzo a bruneiani, cingalesi, indiani, mongoli e turkmeni. Ecco, non proprio il gotha. Più vispo invece Mohsin Khan: ventitreenne, vanta anch'egli una sola esperienza nel ciclismo regolamentato da Aigle, ma è più recente. Si tratta della prova in linea dei Giochi dell'Asia Meridionale di quest'anno: nei 100 km in India è giunto quindicesimo su ventuno, battendo due connazionali, due cingalesi e altrettanti indiani, a cui aggiungere un bengalese e un nepalese. Anche in questo caso, non la crème della crème. | |||
![]() | Strada | Adrian Banaszek Maciej Bodnar Karol Domagalski Lukasz Owsian Maciej Paterski Lukasz Wisniowski | Eugenia Bujak Marta Lach Katarzyna Niewiadoma Katarzyna Pawlowska Anna Plichta Alicja Ratajczak |
Crono | Marcin Bialoblocki Maciej Bodnar | Katarzyna Pawlowska | |
Polonia operaia, quella che si presenta a Doha. Le stelle nazionali non ci sono (anche perché non troverebbero un percorso adeguato), e davvero si fatica a trovare uno dei sei che spicchi sugli altri per un motivo o per l'altro. Maciej Paterski (che finirà col fare il capitano) è un passista veloce esperto e qualche volta vincente, ma onestamente è lontano anni luce dai parigrado di altre nazionali. Lukasz Wisniowski era partito bene quest'anno ma poi in Etixx ha trovato pochi spazi per sé, e molti per fare il gregario; Adrian Banaszek promette, ma è ancora acerbo; quanto a Karol Domagalski e Lukasz Owsian, si avviano a una carriera da onesti mestieranti di metà gruppo. Resta Maciej Bodnar, che più che sulla prova in linea punterà su quella a cronometro, nella quale una top ten è alla portata. Con lui contro il tempo Marcin Bialoblocki, che nel 2015 (a 32 anni) sorprese in positivo, ma che poi è sparito dai radar. Ben più agguerrita la selezione femminile: non è propriamente il suo percorso ma una come Katarzyna Niewiadoma merita sempre un occhio di riguardo. In volata sa il fatto suo Eugenia Bujak, vincitrice a sorpresa del GP de Plouay e di due tappe alla Route de France. Garantiscono solidità Anna Plichta e Katarzyna Pawlowska, quest'ultima impegnata anche nella cronometro. Completano la selezioni le giovani Marta Lach e Alicja Ratajczak, che per forza di cose saranno a supporto delle più titolate connazionali. | |||
![]() | Strada | Jose Gonçalves Nelson Oliveira Sergio Paulinho | - |
Crono | Nelson Oliveira | - | |
Jose Gonçalves è un medio corridore da percorsi vallonati; Sergio Paulinho è un ottimo gregario che dà il meglio di sé quando di mezzo c'è qualche salita; Nelson Oliveira è un passistone che non ha nella velocità la sua carta migliore. Che ci fanno tutti e tre in un Mondiale come quello di Doha, quindi? Atto di presenza in rappresentanza portoghese, tutto qui. Non proprio, in realtà: perché nella cronometro Oliveira ha legittime ambizioni di ben figurare. Una top five non è irraggiungibile; per qualcosa di più, sognare non è certo vietato dai regolamenti UCI. | |||
![]() | Strada | - | - |
Crono | Afif Abdullah | - | |
Afif Abdullah è più o meno un passante messo in bici là per là. Comunque, in quanto nazione ospitante, è più che giusto che anche il Qatar abbia il suo bravo rappresentante. | |||
![]() | Strada | Vojtech Hacecky Alois Kankovsky Jiri Polnicky Frantisek Sisr Zdenek Stybar Daniel Turek | Nikola Nosková Barbora Prudková |
Crono | Daniel Turek | - | |
Percorso nemico - se tutto andrà liscio - per la RepCeca, che ha in Zdenek Stybar un capitano assimilabile a un ministro senza portafogli: ha i gradi, ma non ha gran possibilità di esercitarli. Certo, se il vento facesse il suo giro, le cose cambierebbero, ma resta ipotesi tutta da verificare. L'uomo veloce del team è un 33enne mai esploso seriamente (Alois Kankovsky), dopodiché spazio a un paio di bei giovanotti (Frantisek Sisr è molto promettente e pure lui è veloce, Daniel Turek un po' meno ma potrà concentrarsi sulla crono) e a un paio di medi pedalatori da gruppo compatto (Vojtech Hacecky e Jiri Polnicki). In contumacia della fortissima ciclo-pattinatrice Martina Sabliková le boeme sono presenti più per onor di firma che per ambizioni di risultato: la diciannovenne Nikola Nosková e la ventenne Barbora Prudková, in realtà due fuoristradiste, verranno difficilmente inquadrate dalle telecamere. | |||
![]() | Strada | Andrei Nechita | - |
Crono | - | - | |
Andrei Nechita lo conosciamo bene, in quanto s'è fatto un'intera carriera da dilettante in Italia. Al Mondiale ha partecipato in un paio di occasioni, in una delle quali ha pure fatto una bella fuga. Da discreto passista qual è, proprio entrare in un attacco da lontano è il suo unico obiettivo. | |||
![]() | Strada | Bonaventure Uwizeyimana | Beatha Ingabire |
Crono | Bonaventure Uwizeyimana | Beatha Ingabire | |
Campione nazionale su strada, a Doha sarà impiegato anche nella prova a cronometro: per Bonaventure Uwizeyimana la responsabilità di difendere da solo - tra gli uomini - i colori ruandesi; purtroppo per lui, non ha raccolto nulla nelle ultime uscite nelle gare italiane, e qualsiasi risultato di sorta è fuori portata. Assente la più forte atleta della ex colonia belga, ossia Jeanne d'Arc Girubuntu, a rappresentare il paese sia nella prova in linea che in quella a cronometro sarà Beatha Ingabire. Terminare la prova di sabato sarà il suo obiettivo. | |||
![]() | Strada | Maxim Belkov Viacheslav Kuznetsov Sergey Lagutin Roman Maikin Alexander Porsev Anton Vorobyev | Alexandra Chekina Anastasia Iakovenko Margarita Syradoeva Svetlana Vasileva Olga Zabelinskaya |
Crono | Maxim Belkov Anton Vorobyev | Anastasia Iakovenko Olga Zabelinskaya | |
Formazione non troppo competitiva, quella russa. L'uomo deputato all'eventuale sprint è Alexander Porsev, niente più che un piazzato. Il veloce Roman Maikin potrà essere il suo apripista, per il resto due uomini chiamati a far lavoro di gregariato (Anton Vorobyev e Sergey Lagutin) e un altro paio che potrebbero essere spesi in qualche fuga, ovvero Maxim Belkov e Viacheslav Kuznetsov. Belkov e Vorobyev faranno anche la cronometro, nella quale le loro possibilità di un buon piazzamento sono piuttosto rarefatte. Nella versione femminile della spedizione la più conosciuta nonché la più esperta è Olga Zabelinskaya, ma la trentaseienne concentrerà i propri sforzi soprattutto nella prova contro il tempo, lei che è l'argento olimpico in carica. Con lei sarà di scena sia sabato che nei 28.9 km contro l'orologio Anastasia Iakovenko. Nella prova in linea Svetlana Vasileva potrebbe essere la donna su cui puntare, ma vederla tra le prime dieci sarebbe sorprendente. Completano il team Alexandra Chekina e Margarita Syradoeva. | |||
![]() | Strada | - | Jelena Eric |
Crono | - | - | |
Di solito erano i maschietti i protagonisti in mondovisione per il paese balcanico; quest'anno tocca invece alle donne, precisamente a Jelena Eric. La ventenne, campionessa nazionale, si destreggia discretamente allo sprint ma è acerba per un simile palcoscenico. | |||
![]() | Strada | Michael Kolar Juraj Sagan Peter Sagan | - |
Crono | - | - | |
Il Campione del Mondo uscente coincide - secondo diversi osservatori - con quello entrante: il suo nome è Peter Sagan e non ha ovviamente bisogno di presentazioni. Come al solito, uno dei suoi principali problemi sarà una squadra del tutto insufficiente a supportare un simile capitano. Il fratello Juraj Sagan garantisce la più totale dedizione alla causa familiare ma i suoi limiti sono noti; Michael Kolar è un discreto passista che fin qui non ha avuto picchi di rendimento eccezionali. Insomma, Peter dovrà fare un po' da sé nel finale. | |||
![]() | Strada | Grega Bole Luka Mezgec Luka Pibernik | Polona Batagelj Ursa Pintar |
Crono | Primoz Roglic | - | |
Solo tre uomini per la Slovenia, ma due di loro sono molto veloci e quindi non è detto che non si riesca a cavare qualche ragnetto dal buco. Luka Mezgec ha decisamente avuto stagioni migliori di quella in corso, ma resta il faro del terzetto; Grega Bole è più resistente e potrà tornare utile in caso di situazioni di gara influenzate da fattori ics (tipo il vento); Luka Pibernik, infaticabile amante delle fughe, si porrà al servizio dei due compagni. Le migliori chance di piazzamento (se non addirittura di medaglia) risiedono però nella crono di Primoz Roglic, ex saltatore con gli sci che tutti hanno imparato a conoscere all'ultimo Giro d'Italia, dove vinse la tappa contro il tempo del Chianti. Fronte femminile, Polona Batagelj è una solida atleta, ma su di un percorso simile non potrà sperare in alcunché. Discorso che si ripete per la più esperta Ursa Pintar, anch'essa più a su agio su altre pendenze. | |||
![]() | Strada | Carlos Barbero Jonathan Castroviejo David De la Cruz Imanol Erviti Omar Fraile Juan José Lobato Luis Ángel Maté Diego Rubio Francisco Ventoso | Alicia González Sheyla Gutiérrez Alba Teruel |
Crono | Jonathan Castroviejo Imanol Erviti | Sheyla Gutiérrez | |
Fermate le rotative! Per la prima volta dopo non si sa quanti anni la nazionale spagnola si presenta a un Mondiale senza Alejandro Valverde. Potenza di un Mondiale tutto da inventariare come quello di Doha. Si correrà quindi per un altro capitano, nel caso specifico per Juan José Lobato, velocista molto forte e in grado di esprimersi ottimamente soprattutto negli sprint più complicati. Va da sé che non è un Freire, e soprattutto va notata la sua totale latitanza dalle corse principali della stagione. Molto più incognita che certezza. Se le evenienze di gara lo richiederanno, si potrà ripiegare su altri sprinter come Francisco Ventoso e soprattutto Carlos Barbero. Per il resto una formazione che presenta uomini che danno del tu alle salite (e quindi che c'entrano qui?) come Omar Fraile, Luis Ángel Maté e David De La Cruz, un gregario come Diego Rubio e due passisti come Imanol Erviti (che se nel deserto ci fosse un po' di pavé sarebbe il capitano della selezione...) e Jonathan Castroviejo. Incidentalmente, i due che faranno pure la crono, gara sulla quale sono appuntate le maggiori speranze di medaglia per la Spagna, proprio con l'ultimo uomo che abbiamo citato. Tra le donne quella che parteciperà è una delle formazioni più giovani, sono tutte under 23: Sheyla Gutiérrez, che farà anche la crono, sogna di finire in top 10 in caso di volata. La accompagnano due atlete della Lointek, Alba Teruel e Alicia Gónzalez. | |||
![]() | Strada | Robin Carpenter Chad Haga Eric Marcotte Taylor Phinney Joey Rosskopf Alexey Vermeulen | Allie Dragoo Megan Guarnier Amber Neben Coryn Rivera Alexis Ryan Carmen Small Lauren Stephens |
Crono | Taylor Phinney Alexey Vermeulen | Amber Neben Carmen Small | |
Non c'è un capitano da volata per l'ensemble a stelle e strisce, e allora il ct ha messo insieme un gruppo di potenziali guastatori, con il probabile mandato di inserirsi in ogni attacco interessante (sempre se ce ne saranno). Taylor Phinney è l'indiscusso faro, un colpo da finisseur da parte sua non sarebbe da escludere (lui e Alexey Vermeulen affronteranno il doppio impegno, crono e linea); dopodiché, Joey Rosskopf (vincente in agosto al Tour du Limousin), Robin Carpenter (a segno negli ultimi due mesi al Tour of Utah e al Tour of Alberta), Eric Marcotte (una tappa vinta al Tour of the Gila in maggio, qualche piazzamento qua e là in seguito) e Chad Haga, che nella Giant fa il gregario ma ogni tanto trova anche modo di inserirsi in qualche buona fuga. A livello femminile, la nazionale americana è un faro mondiale e resta ambiziosa. Alle Olimpiadi sono state gioie e dolori con Kristin Armstrong e Mara Abbott, ma per diversi motivi non vedremo entrambe a Doha; non ci sarà neanche Evelyn Stevens. Saranno degnamente sostituite: nella prova a cronometro corrono le prime due del campionato nazionale, ossia Carmen Small, bronzo nel 2013, e Amber Neben, oro nel 2008 e tornata ai Mondiali dopo 4 anni. Certo, in due fanno 77 anni, ma guai a sottovalutarle. Entrambe si uniranno nella prova su strada a 5 colleghe, tra le quali la più quotata è l'astro nascente, Coryn Rivera: 5 vittorie stagionali, resistenza e buono spunto veloce ne fanno l'atleta americana più adatta a questo circuito. Spicca la vincitrice del Giro Femminile Megan Guarnier; non è la sua gara ma non è neanche venuta a fare una passeggiata. Daranno il loro contributo la giovane Alexis Ryan, in evidenza nelle classiche di primavera, Allie Dragoo e Lauren Stephens, tra le rivelazioni della scorsa stagione. | |||
![]() | Strada | Nick Dougall Ryan Gibbons Clint Hendricks | Heidi Dalton Ashleigh Moolman Carla Oberholzer Samantha Sanders Anriette Schoeman Zanele Tshoko |
Crono | - | Ashleigh Moolman Samantha Sanders | |
Squadra rivoluzionata alla vigilia del Mondiale, con gli annunciati Reinardt Janse Van Rensburg e Jaco Venter rimasti fuori. Il terzetto ne risulta un po' impoverito, comunque abbiamo sempre un capitano e due gregari: configurazione che a Doha vedremo per tante nazionali, e il Sudafrica non fa eccezione. Il finalizzatore sarà il 22enne Ryan Gibbons, che ultimamente si è ben comportato da stagista nella Dimension Data, con top 10 alla Coppa Bernocchi e top 20 allo Sparkassen Münsterland Giro e alla Parigi-Bourges. Lavoreranno per lui lo sconosciuto Clint Hendricks e l'appena più rodato Nick Dougall, anche lui membro della Dimension Data. La squadra femminile è tutta attorno ad Ashleigh Moolman, faro indiscusso del movimento sudafricano: il percorso arabo certo non aiuta un'atleta da corse a tappe come lei, ma ha le carte in regola se non altro per non sfigurare, in linea come a cronometro (dove sarà accompagnata da Samantha Sanders, approdata con successo all'età di 33 anni al ciclismo su strada dopo aver praticato motociclismo e mountain bike: è una possibile sorpresa). Nella prova di sabato ci sarà un'atleta molto esperta, la 39enne Anriette Schoeman, e completano la rosa le giovani Heidi Dalton, Carla Oberholzer e Zanhele Tshoko. | |||
![]() | Strada | Jonas Ahlstrand | Emilia Fahlin Emma Johansson Sara Mustonen Alexandra Nessmar Sara Penton |
Crono | - | Emilia Fahlin | |
Al passaggio al professionismo c'era qualche attesa intorno al suo nome, ma fin qui non ha mai riempito gli occhi, finendo col votarsi al lavoro per qualche capitano più veloce. Al Mondiale invece Jonas Ahlstrand farà da sé, unico rappresentante svedese in gara. Ogni tanto gli scappa un piazzamento in top ten (l'ultimo al Giro del Belgio in maggio), pare da escludere che domenica possa ambire a tanto. Come da molti anni a questa parte, molto più competitiva è la compagine femminile, che si presenta da valida outsider. Una formazione con ter ottime atlete: l'argento olimpico Emma Johansson, sfavorita dal tracciato ma comunque in campo per aiutare le compagne; Emilia Fahlin, che quest'anno ha conseguito il successo più importante della sua carriera, vincendo in Coppa del Mondo in casa a Vargarda, sarà punta d'attacco e parteciperà anche alla crono; Sara Mustonen, atleta d'esperienza spesso in evidenza al nord, è una possibile sorpresa. Completano la formazione due ragazze che militano nella Lares-Waowdeals, Sara Penton e la giovane Alexandra Nessmar. | |||
![]() | Strada | Silvan Dillier Martin Elmiger Reto Hollenstein Stefan Küng Pirmin Lang Fabian Lienhard Grégory Rast Michael Schär | Nicole Hanselmann |
Crono | Reto Hollenstein Stefan Küng | Nicole Hanselmann | |
Una formazione a cui non manca solidità, ma un capitano affidabile sì. Manca. Come manca terribilmente, al ciclismo elvetico, Fabian Cancellara, che si è ritirato praticamente l'altro giorno lasciando un vuoto non colmabile a breve. Neanche Michael Albasini fa parte della spedizione, per cui a Doha si finirà col correre per Martin Elmiger, che sarebbe buona carta per finali a sorpresa, ma che ultimamente è parso un po' sfiatato; o più facilmente si correrà per Michael Schär, che nelle recenti uscite è invero parso pure lui in calo, ma che un mesetto (abbondante) fa era stato quantomeno vivace e attento al Tour des Fjords. A completare il team quattro ottimi gregari (in ordine di esperienza: Grégory Rast, Reto Hollenstein, Pirmin Lang, Silvan Dillier), un interessante giovane che farà esperienza (Fabian Lienhard) e Stefan Küng che fa storia a sé, in quanto potrebbe essere lui a raccogliere il risultato migliore della spedizione, precisamente nella crono (che disputerà insieme a Hollenstein) nella quale ha buone chance di ben figurare. Tristissima la compagine femminile, con una sola atleta a fronte delle 6 possibili: Nicole Hanselmann è risultata l'unica in regola per rappresentare la sua nazionale al Mondiale, forte di una vittoria di tappa al Tour of Norway quest'anno. La gregaria della Cérvelo parteciperà alla crono e forse tenterà la via della fuga nella prova su strada. | |||
![]() | Strada | - | Huang Ting-Ying |
Crono | - | - | |
Può sembrare strano, ma il nome di Ting Ying Huang è uno di quelli da tenere d'occhio in caso di arrivo in volata: non ha l'esperienza e la forza di quelle atlete che corrono per tutta la stagione in Europa, ma quest'anno al Tour of Chongming Island (prova World Tour) ha vinto due tappe su tre mettendosi dietro gente come Hosking, Kirchmann e Fournier. Partecipa per la prima volta ad un Campionato del Mondo ed il fatto di essere da sola in gara non le renderà la vita più facile. | |||
![]() | Strada | - | Phetdarin Somrat |
Crono | - | Phetdarin Somrat | |
La giovane Phetdarin Somrat torna ai Mondiali dopo essere stata ai nastri di partenza a Firenze, da junior: per lei, che ha recentemente corso e concluso col Centre Mondiale du Cyclisme il Trophée d'Or, crono e prova su strada. | |||
![]() | Strada | Hassen Ben Nasr | - |
Crono | - | - | |
Nelle (poche) corse tunisine, è un piazzato; nelle altre gare africane al massimo si fa vedere in fuga, ma non quaglia praticamente mai; con questi presupposti, tragga il lettore le conclusioni su quello che Hassen Ben Nasr potrà combinare al Mondiale. | |||
![]() | Strada | Andrii Bratashchuk Vitaliy Buts Mykhaylo Kononenko Andriy Kulyk Sergiy Lagkuti Andriy Vasylyuk | Valeriya Kononenko Olga Shekel Hanna Solovey |
Crono | Andriy Grivko Andriy Vasylyuk | Valeriya Kononenko Olga Shekel | |
La Kolss BDC è una squadra Continental che nella sua categoria raccoglie vittorie un tanto al chilo, e la sua posizione di assoluto predominio nello scenario ciclistico ucraino si riverbera perfettamente in nazionale: i 6 atleti della selezione vengono tutti dalle sue fila. Il più quotato è Vitaliy Buts, mentre uomini come Sergii Lagkuti, Andriy Vasylyuk o Mykhaylo Kononenko sono più adatti a percorsi più esigenti rispetto a quello di Doha. Andriy Kulyk è velocino, Andrii Bratashchuk sarà senz'altro destinato a un ruolo di gregariato. In generale, l'obiettivo massimo dell'Ucraina è una fuga. Nella crono, oltre a Vasylyuk, spazio all'unico non-Kolss della spedizione, ovvero l'esperto Andriy Grivko dell'Astana. Tre convocate a fronte dei cinque posti disponibili per le donne: la più forte del lotto, Hanna Solovey, rinuncia a sorpresa alla prova a cronometro dopo le controprestazioni ad Olimpiadi ed Europei, probabilmente per provare a combinare qualcosa su strada, settore in cui quest'anno si è cimentata più spesso del solito. Saranno al via di entrambe le prove la under 23 Olga Shekel, in forza alla Bizkaia-Durango, e Valeriya Kononenko, dotata di un discreto spunto veloce. | |||
![]() | Strada | Fabricio Ferrari | - |
Crono | - | - | |
Unico rappresentante uruguagio, Fabricio Ferrari è molto motivato, ma onestamente non ha le qualità né per andare a sprintare all'arrivo, né per inserirsi (e lasciare qualche segno) in un attacco che comprendesse uomini importanti nelle fasi calde della gara. | |||
![]() | Strada | - | - |
Crono | Muradjan Halmuratov | - | |
Dal 2011 è l'incontrastato campione nazionale contro il tempo, 6 titoli consecutivi conquistati nel suo Uzbekistan. Nella crono iridata poi le cose sono completamente diverse, ovviamente, e nelle ultime due partecipazioni Muradjan Halmuratov ha raccolto un 59esimo posto (a Richmond 2015) e un 62esimo (a Firenze 2013). Non occorre aggiungere altro. | |||
![]() | Strada | - | Thi That Nguyen |
Crono | - | - | |
Una stagione ricca di piccole soddisfazioni per la campionessa in carica ai Giochi del Sud Est Asiatico: grazie al Centre Mondiale du Cyclisme Thi That Nguyen quest'anno ha corso per la prima volta in Europa, terminando il Trophée d'Or, adesso potrà esordire ai Mondiali in linea élite dopo aver partecipato a quelli juniores. Obiettivo (alla sua portata), concludere la prova. |