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Un'altra vittoria? Kittel non ci sputa su

04.02.2017 12:50

Marcel vince anche l'ultima tappa del Dubai Tour e conquista la generale; podio di giornata con Viviani e Minali


È bastato appena un mese di gare alla Quick-Step Floors per tagliare il traguardo delle 10 vittorie stagionali: gli ultimi successi in ordine temporale sono arrivati oggi al Dubai Tour con il solito Marcel Kittel che si è aggiudicato anche l'ultima tappa e la classifica generale della corsa organizzata da RCS Sport. Il tedesco classe 1988 è rinato l'anno scorso con l'approdo al team di Patrick Lefévère e adesso si sta confermando come il velocista più forte al mondo, almeno per quelle tappe con scarse difficoltà altimetrice: negli Emirati Arabi Uniti, Marcel ha dimostrato di saper vincere partendo davanti, in rimonta con l'aiuto della squadra o anche dovendo rinunciare ai compagni negli ultimi 500 metri.

La fuga di Bono spaventa la Bardiani
Dopo l'imprevisto giorno di riposo di ieri, quest'ultima tappa del Dubai Tour è stata sorprendentemente battagliata nonostante un tracciato interamente in pianura e di soli 124 chilometri totali: ci sono voluti infatti circa 35 chilometri prima di assistere alla nascita della fuga di giornata, iniziata da Dmitriy Gruzdev (Astana) e Matteo Bono (Abu Dhabi) con Ivan García Cortina (Bahrain) e Floris Gerts (BMC) che si sono aggiunti poco dopo. In classifica generale Gruzdev e Gerts erano entrambi a 20" da Marcel Kittel, ma per la Bardiani-CSF la minaccia era rappresentata dall'italiano Bono che vincendo i due traguardi volanti avrebbe potuto scavalcare Nicola Boem in testa alla classifica speciale dei traguardi volanti: gli uomini di Reverberi quindi si sono messi a tirare tenendo il quartetto stabilmente intorno al minuto e mezzo di distanza per poter andare a chiudere in caso di necessità.

Il lavoro della Bardiani è durato fino a 50 chilometri dal traguardo: Matteo Bono infatti è transitato solo quarto allo sprint intermedio di Al Mamzar vinto dallo spagnolo Ivan García Cortina e così non poteva più scavalcare Nicola Boem. A quel punto ci si poteva aspettare un calo di velocità nel plotone anche perché il quartetto di testa in quel momento aveva meno di 1'10" di vantaggio, e invece sono intervenute Quick-Step Floors, LottoNL-Jumbo e Trek-Segafredo che hanno iniziato subito a lavorare per i propri velocisti senza dare una minima occasione di respiro ai battistrada. A 20 chilometri dall'arrivo in vantaggio di Bono, García, Gerts e Gruzdev era di appena 25" e la loro sorte era ormai segnata: la loro avventura comunque si è protratta fino ai meno 9, quando davanti al gruppo si è fatta vedere anche il blocco della Dimension Data che ha ricompattato la corsa.

Kittel ancora perfetto, Cavendish sfortunato
Negli ultimi chilometri, con lunghi rettilinei e poche curve, hanno visto alternarsi in testa tutti i treni possibili, ma nell'ultimo chilometro si è arrivati ad un testa a testa tra Dimension Data e Quick-Step Floors. Subito prima dell'ultima curva ai 400 metri, un salto di catena ha messo fuori dai giochi Fabio Sabatini, ma ciò non ha destabilizzato Marcel Kittel che partendo da dietro è stato protagonista della solita volata di grandissima potenza che gli ha permesso di vincere la tappa e anche la classifica generale. Ancora una volta sfortunato Mark Cavendish che, dopo i problemi dei primi giorni, era nella posizione ideale per dare fastidio al tedesco della Quick Step: il duello, però, è finito presto perché proprio al momento di uscire di scia il britannico, con un evidente gesto, è stato costretto a smettere di pedalare probabilmente per un problema al cambio.

Bravi Viviani ed il giovane Minali
Con un Marcel Kittel apparso quasi imbattibile, bisogna quindi essere felici per gli ottimi piazzamenti dei velocisti italiani che hanno occupato le due posizioni del podio alle spalle del tedesco. In seconda posizione infatti s'è piazzato Elia Viviani che in questa corsa ha pagato il lungo viaggio diretta dall'Argentina e non ha avuto la brillantezza necessaria nelle prime tappe, terzo invece è arrivato il giovane neoprofessionista Riccardo Minali dell'Astana che in quattro volate è andato in crescendo dal 13° posto del primo al podio odierno passando per un'ottava e una quinta posizione. Nei primi 10 c'è stato posto anche per Sacha Modolo, sesto alle spalle di Cavendish e Degenkolb, e per Paolo Simion e Sonny Colbrelli, rispettivamente ottavo e nono di tappa.

A Kittel anche la generale
Con tre successi in quattro tappe disputate, Marcel Kittel si è quindi aggiudicato la classifica generale per il secondo anno consecutivo: l'annullamento della tappa di ieri, la meno congeniale alle sue caratteristiche, l'ha senza dubbio aiutato, ma l'impressione è che il successo finale non gli sarebbe comunque sfuggito. L'olandese Dylan Groenewegen ha chiuso al secondo posto staccato di 18", terzo posto a 20" per John Degenkolb mentre i migliori italiani sono stati Elia Viviani e Riccardo Minali, rispettivamente quinto a 24" e settimo a 26".
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