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Kittel-Durbridge brillano, ma la stella resta Gilbert

30.03.2017 17:00

La volata del mattino a Marcel, la crono del pomeriggio a Luke. E la Tre Giorni di La Panne a Philippe


Le prime due tappe di questa Tre Giorni di La Panne 2017 erano già state sufficienti ad indicare chi, salvo imprevisti, sarebbe stato il vincitore finale della corsa: troppo netta la superiorità di Philippe Gilbert che nelle due semitappe di oggi ha avuto vita relativamente semplice ad amministrare i 50" di vantaggio che aveva sull'avversario più vicino. Per il vallone della Quick-Step Floors si tratta del primo successo in carriera alla Tre Giorni di La Panne, corsa che in precedenza aveva disputato solo due volte: curiosamente le due precedenti partecipazioni, 2009 e 2010, coincidono con le stagioni in cui Gilbert ha conquistato i suoi due unici podi in carriera al Giro delle Fiandre, due terzi posti; che sia quindi di buon auspicio per domenica?

Enrico Barbin in fuga al mattino
Quest'intensa ultima giornata della Tre Giorni di La Panne si era aperta questa mattina con una semitappa in linea di lunghezza abbastanza ridotta, appena 118.5 chilometri: un'occasione molto ghiotta anche per i velocisti puri del gruppo, sebbene in Belgio le insidie siano sempre dietro l'angolo. La fuga buona non è andata via subito al primo tentativo, ma al secondo: ad avvantaggiarsi sono stati nove corridori tra cui l'italiano Enrico Barbin (Bardiani) e l'olandese Rob Ruijgh che era il più vicino alla leadership di Philippe Gilbert, ma che non poteva rappresentare una reale minaccia per il campione belga visto il ritardo di 3'30". Nonostante ciò, il Team Katusha-Alpecin e la Quick-Step Floors non hanno voluto correre rischi ed ai nove battistrada hanno concesso un vantaggio massimo di appena 1'20": nel finale di tappa, però, gli sforzi per ricompattare il plotone sono stati molto più intensi di quando potrebbe far immagine il dato del gap.

A 30 chilometri dall'arrivo, pedalando lungo un canale abbastanza esposto al vento trasversale, il plotone ha trovato le condizioni ideali per la formazione dei ventagli, ma nessuna squadra ne ha voluto approfittare veramente: un'accelerazione c'è stata e una trentina di corridori si sono ritrovati al vento, ma la Quick-Step Floors era già tranquilla così in classifica senza il bisogno di affondare ulteriormente il colpo e probabilmente le altre formazioni hanno visto nel gruppo di Patrick Lefévère una corazzata praticamente inattaccabile. Dopo qualche chilometro la situazione si è quindi ricomposta e chi aveva perso contatto, tra cui anche Filippo Pozzato, è riuscito a riprendere le ruote del gruppo principale con tutti gli uomini di classifica.

Marcel Kittel cade a meno di 15 dall'arrivo
Nel circuito finale attorno a La Panne, De Panne in fiammingo, tra i fuggitivi sono rimasti davanti solo Anders Skaarseth (Joker Icopal), Elias Van Breussegem (Veranda's Willems-Crelan), Elmar Reinders (Roompot-Nederlandse Loterij) e Rob Ruijgh (Tarteletto-Isorex) che hanno continuato a tenere il gruppo ad una trentina di secondi di distanza. Il tracciato d'altronde non rendeva certo la vita facile agli inseguitori: strade strette e tortuose, spartitraffico e marciapiedi e soprattutto le rotaie del tram nel senso di marcia dei corridori imponevano grande attenzione.

La prudenza comunque non è bastata e negli ultimi 15 chilometri si sono verificate almeno tre cadute: nella seconda sono finiti a terra anche due nomi importanti in vista dello sprint finale, il bresciano Jakub Mareczko (Wilier-Selle Italia) che ha terminato lì la sua tappa (ma non ha riportato fratture) e soprattutto il tedesco Marcel Kittel che dopo una ventina di secondi è subito ripartito, inseguendo prima da solo e poi scortato da alcuni compagni di squadra. In quel momento i quattro fuggitivi superstiti si trovavano ancora in testa alla corsa senza dare grossi segni di cedimento: il Team Katusha non ha aspettato nessuno anche perché avrebbe quasi sicuramente significato regalare la vittoria ad uno degli attaccanti, ma nonostante tutto il trenino della Quick-Step Floors non solo è riuscito a rientrare in gruppo, ma ha anche risalito posizioni lasciando Kittel tra i primi 15 proprio al momento giusto.

Proprio Kittel fulmina tutti in volata
La fuga è stata ripresa a 2400 metri dall'arrivo e nel finale è stato l'UAE Team Emirates a portarsi davanti in blocco per preparare la volata per Sacha Modolo, che in precedenza anche lui si era trovato ad inseguire assieme a Kittel ed aveva potuto approfittare del lavoro dei compagni di squadra del tedesco. All'uscita dall'ultima curva il corridore italiano era proprio uno dei meglio messi assieme ad Alexander Kristoff, ma da dietro Marcel Kittel ha iniziato a recuperare di potenza con un rapporto lunghissimo ed ha superato prima Modolo e poi il norvegese della Katusha andando a vincere la tappa con circa mezza bici di vantaggio. Per Kittel questa è la sesta vittoria stagionale, la prima in Europa dopo le cinque conquistate negli Emirati Arabi Uniti.

La seconda posizione è andata ad Alexander Kristoff, terzo si è piazzato Sacha Modolo mentre a seguire si sono classificati nell'ordine Rüdiger Selig, Edward Theuns, Matteo Pelucchi, Jens Debusschere e Luka Mezgec. Dopo i primi 22 corridori i cronometristi hanno rilevato un piccolo buco e così Philippe Gilbert si è trovato a perdere 5" rispetto ai velocisti, non rispetto all'austriaco Brändle che era secondo in classifica.

La cronometro va a Durbridge
Al pomeriggio si è disputata invece una cronometro di 14.2 chilometri sempre con partenza e arrivo a La Panne. La vittoria è andata al grande deluso di ieri, l'australiano Luke Durbridge che nella prima tappa era stato l'unico a riuscire a limitare i danni nei confronti di uno scatenato Philippe Gilbert: il portacolori della Orica-Scott sperava di ribaltare la classifica proprio nell'ultima semitappa della Tre Giorni di La Panne, ma ieri si è fatto sorprendere nei ventagli e alla fine non è riuscito neanche a chiudere tra i primi 10 della generale. Durbridge è riuscito quindi a conquistare la prima vittoria stagionale fermando il cronometro in 17'38", appena un secondo in meno del tempo che l'anno scorso su questo stesso tracciato diede la vittoria a Maciej Bodnar: un successo che corona un ottimo periodo di forma, certificato dai quarti posti a Waregem e Harelbeke e il sesto alla Strade Bianche.

Per meno di un secondo, il francese Sylvain Chavanel si è dovuto accontentare della piazza d'onore ma per lui la beffa è stata doppia perché questa prestazione non è bastata né a conquistare la vittoria parziale, né ad agguantare il podio in classifica: Alexander Kristoff, infatti, si è letteramente superato a cronometro facendo segnare addirittura il terzo tempo a soli 2" di distanza da Durbridge e Chavanel. Kristoff non è nuovo a comportarsi molto bene in questa tappa conclusiva della Tre Giorni di La Panne, corsa in cui vanta un successo finale nel 2015 e due secondi posti nel 2013 e nel 2016: anche lui sarà un uomo a cui prestare grossa attenzione domenica alla Ronde van Vlaanderen. Tra i velocisti ha impressionato anche Marcel Kittel, che per una volta si è ricordato dei suoi grandi trascorsi giovanili nelle prove contro il tempo: per il tedesco è arrivato un quarto posto a 3" da Durbridge.

A Gilbert la generale, Consonni miglior giovane
In questa cronometro finale Philippe Gilbert ha fatto segnare il 7° tempo a 17" da Luke Durbridge, distacco che pareggia quello della prima tappa (a cui vanno aggiunti gli abbuoni) a favore del belga che quindi avrebbe portato a casa la corsa anche senza i ventagli di ieri. Matthias Brändle, quinto nella cronometro, ha concluso in seconda posizione staccato di 38" mentre il podio è stato completato, come detto, da Alexander Kristoff a 43". Sylvain Chavanel ha chiuso al quarto posto, molto bravo invece Pierre-Luc Périchon che con grande regolarità ha chiuso quinto recuperando addirittura tre posizioni nell'ultima cronometro. Tra gli italiani un applauso va fatto al neoprofessionista Simone Consonni che è stato il migliore dei nostri e ha vinto anche la classifica dei giovani: il corridore della UAE Team Emirates si è piazzato in 13esima posizione, seguito in scia dai compagni di squadra Sacha Modolo e Marco Marcato.
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