Professionisti

Ma siamo in Spagna o in Australia?

03.04.2017 17:38

Vuelta al País Vasco, nella prima tappa Matthews vince davanti ai connazionali McCarthy e Gerrans. Cade Contador, ma è ok


Alla Gand-Wevelgem era particolarmente piaciuto, giungendo ottavo dopo una corsa d'attacco. Oggi lo si attendeva come favorito numero uno, e Michael Matthews non ha tradito le attese. Lo sprinter australiano del Team Sunweb ha timbrato il cartellino nella prima tappa della Vuelta al País Vasco, ottenendo quello che il team si attendeva da lui; una convincente vittoria, per preparare al meglio il terreno verso le Classiche delle Ardenne.

Bennett parte e subito si ritira. Il perché della scelta
Strano a dirsi, ma la Vuelta al País Vasco 2017 ha preso il via dall'estero, per modo dire. La partenza della frazione inaugurale è stata data alle 13.25 dalla navarra Pamplona, sotto un sole splendente e un pubblico raramente così numeroso nelle prove spagnole, per arrivare dopo 153.3 km a Sarriguren. Tutti i 160 atleti hanno oltrepassato il km 0, ma "solo" 159 hanno pedalato per almeno 1000 metri. Questo perché, come raramente accade, un corridore si è immediatamente ritirato.

Il nome è quello di uno dei favoriti per il successo odierno, ossia Sam Bennett. L'irlandese della Bora-Hansgrohe, alle prese con una fastidiosa bronchite, è partito per un semplice motivo. Ossia quello di evitare una multa non indifferente (5000 franchi svizzeri) in caso di non partenza in prove World Tour. Ieri alla Ronde van Vlaanderen la Orica con Keukeleire ha preferito pagare tale somma e lasciare totalmente a riposo il belga; la Bora, no.

Nasce subito la fuga, il gruppo controlla
La fuga di giornata è nata immediatamente: al km 2 sono infatti partiti tre elementi. Si tratta del francese Yoann Bagot (Cofidis, Solutions Crédits) e gli spagnoli Igor Antón (Team Dimension Data) e Lluís Más (Caja Rural-Seguros RGA). Il plotone, particolarmente magnanimo, lascia subito via libera: al km 7 il margine è di 2'15" e al km 15 di 4'05". Il medesimo gap lo si trova ai piedi e in cima al primo passaggio al gpm di Erro (km 22.8); il massimo dei punti in palio li conquista Bagot, che anticipa Antón e Más.

Al termine della prima ora di gara, in cui i battistrada hanno percorso 40.6 km, il margine è diminuito fino a 3'30"; a lavorare ci pensa il Team UAE Emirates, che oggi ha in Ben Swift una carta importante. L'andatura degli italo-emiratini si fa vieppiù rapida, tanto che al km 65 il vantaggio del trio è di 2'35". A dare il cambio agli uomini di Saronni arrivano i gregari del favorito principale per il successo odierno; vale a dire gli uomini del Team Sunweb in appoggio a Michael Matthews.

Sfida Antón-Bagot per i gpm; la spunta il francese
Un po' di movimento lo si registra nella seconda ascesa al gpm di Erro (km 78.9): Antón prova a sorprendere i due compagni di avanscoperta attaccando a circa 600 metri dallo scollinamento. Se Más decide di lasciarlo andare, non altrettanto vale per Bagot; il francese lo riaggancia e, nella volata, lo batte. Il plotone transita dopo 2'50", gap simile registrato anche nel terzo ed ultimo gpm, a Mezkiriz (km 90.7); stavolta è Antón che passa in testa, con Bagot che festeggia comunque la leadership giornaliera nella classifica degli scalatori.

L'incedere del gruppo continua progressivamente: ai meno 60 km il gap è di 2'15", ai meno 50 km di 2' e ai meno 40 km solo di 1'20". Da segnalare nel mentre il passaggio al primo traguardo volante a Auritzberri-Espinal (km 92): Más registra la prima gioia di giornata transitando prima di Bagot e Antón. Ai meno 45 km un piccolo inconveniente per Andrew Talansky. Lo statunitense della Cannondale-Drapac, distratto, va sul canale di scolo a bordostrada; per rientrare in carreggiata lo yankee deve scendere e risalire, con bici in spalla e sorriso in favore di camera.

I tre fuggitivi si lasciano riprendere
Il ritardo del gruppo diminuisce rapidamente, tanto che la barriera di 1' viene raggiunta ai meno 37 km. Ma, a fronte di tale prematura accelerazione, la Sunweb decide di rallentare e si appiattisce su tutta la strada, con le altre formazioni non interessate a dettare il ritmo. Il trio può transitare con calma al traguardo volante di Ekai Longida (km 121.2), in cui Más transita davanti ad Antón e Bagot e il gruppo che giunge dopo 1'20".

Conscio che l'obiettivo di giornata (ossia classifica dei gpm) non è andato a buon punto e che le possibilità di giocarsi il successo sono nulle, l'esperto Antón si rialza meno 28 km. Gli altri due battistrada vanno avanti per inerzia, senza credere più nelle loro possibilità e venendo ripresi ai meno 21 km.

Wellens tenta l'attacco ma viene ripreso. E poi c'è Alaphilippe...
Una volta ricompattati, nel gruppo si registra un deciso aumento di velocità nella fase che va dai meno 20 km ai meno 8 km. Tante squadre lottano per rimanere nelle prime posizioni in una sede stradale assai nervosa, con tanti pericolosi paracarri e diverse curve insidiose a rappresentare eventuali problemi. Quanto meno la carreggiata è larga, pensano i corridori; vero, ma per poco. Perché attorno ai meno 7 km il gruppo si infila in una stradina stretta per andare alla ricerca di un fastidioso zampellotto non valido come gpm.

Ma tosto abbastanza per permettere a Tim Wellens di attaccare. Il belga della Lotto Soudal prova l'evasione ai meno 5.5 km ma guadagna al massimo una ventina di metri sul gruppo, tirato dal giovane Sam Oomen (Team Sunweb), prima di essere riassorbito ai meno 4.7 km. Praticamente in contropiede scatta un altro fra i corridori più coraggiosi del ciclismo contemporaneo, ossia Julian Alaphilippe.

... che viene fermato da una foratura. Si muove Valverde, ma è sprint
Il francese della Quick Step Floors scollina per primo e si lancia in discesa con una manciata di secondi sul plotone; a stoppare ogni suo desiderio ci pensa ai meno 3.5 km una sfortunata foratura alla ruota posteriore. Il transalpino, tra i migliori a governare il mezzo, continua a pedalare, pur venendo raggiunto dal gruppo, per entrare entro i 3 km e lì sostituire il pneumatico difettoso, sfruttando la specifica regola che annulla i distacchi entro tale distanza in caso di avaria. Tuttavia, se la giuria volesse seguire pedissequamente il regolamento, il problema meccanico (e non la soluzione ad esso) dovrebbe avvenire entro i 3 km.

Dopo una svolta a sinistra si torna, attorno ai meno 2 km, sui larghi viali. E, in una situazione anarchica, quattro elementi provano ad avvantaggiarsi: si tratta dell'irlandese Nicolas Roche (BMC Racing Team), dell'austriaco Patrick Konrad (Bora-Hansgrohe), del belga Sean De Bie (Lotto Soudal) e nientemeno che di Alejandro Valverde (Movistar Team). Il quartetto comunque viene ripreso dal resto del gruppo poco dopo aver oltrepassato l'arco dell'ultimo km.

Matthews al primo successo stagionale, podio tutto aussie
Dopo una caotica fase che vede avvicendarsi prima Roche e poi Michael Albasini (Orica-Scott) in prima ruota, l'ultima curva (a destra) ai 250 metri vede entrare per primo Jay McCarthy. L'esponente della Bora-Hansgrohe guadagna qualche metro su tutti tranne sull'uomo alla ruota. Che, sfortunatamente per lui, è il connazionale Michael Matthews. Il quale si lancia attorno ai meno 170 metri e supera l'avversario ai meno 80 metri, andando a conquistare un successo netto.

È il suo primo con la nuova maglia del Team Sunweb ed il terzo per la compagine tedesca. Secondo un bravo McCarthy mentre terzo è l'altro australiano Simon Gerrans (Orica-Scott). Un podio tutto australiano non si verificava in prove World Tour, Down Under ovviamente escluso, dal 2008: allora Robbie McEwen batté Mark Renshaw e Allan Davis alla Vattenfall Cyclassics.

Caduta senza conseguenze per Contador e Yates; il loro distacco annullato
La top 10 vede poi il colombiano Jonathan Restrepo (Team Katusha-Alpecin), il belga Sean De Bie (Lotto Soudal), l'argentino Maxi Richeze (Quick Step Floors), il colombiano Rigoberto Urán (Cannondale-Drapac), il francese Anthony Roux (FDJ), il britannico Ben Swift (Team UAE Emirates) e l'austriaco Gregor Mühlberger (Bora-Hansgrohe).

Chi ha tagliato il traguardo con 1'05" di ritardo dal vincitore è Alberto Contador. Il madrileno è stato coinvolto in una caduta attorno all'ultimo km, finendo in un'aiuola a bordo strada e non patendo alcuna ferita. Con lui sono finiti giù fra gli altri anche Juan José Lobato (Team Lotto NL-Jumbo) e Simon Yates (Orica-Scott). Per tutti loro il distacco è stato annullato e domani ripartiranno nella Pamplona-Eltziego di 173.4 km con il medesimo tempo di Matthews (non ci sono abbuoni).
Notizia di esempio
La parola alle aziende: BCycle, il volto giovane dell'ecommerce ciclistico - Intervista all'amministratore Giacomo Pirioni