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Parigi-Roubaix 2017

08.04.2017 19:31

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[restab title="Presentazione"]Inferno del Nord. La pasquale. La più dura fra le dure. La regina delle classiche. Tutte denominazioni che la Parigi-Roubaix si è guadagnata nel corso delle sue 114 edizioni. La corsa più massacrante del ciclismo è, come d'abitudine, questa, senza un metro di salita. Ma con tanto, tanto, tanto pavé. Sono ventinove i settori di pietre che i corridori dovranno affrontare nel 2017, per complessivi 55 km di infido "ciotolato" (se così si può dire) sui 257 totali. Settori mitici come Trouée d'Arenberg, Mons-en-Pévèle e Carrefour de l'Arbre ed altri meno noti ma comunque fondamentali come Saint Python, Wallers e Camphin en Pévèle che anticipano il classico finale sul velodromo André Pétrieux. Dove, impolverato e talvolta infangato, il vincitore può finalmente sollevare il leggendario trofeo e ricevere gli applausi degli spettatori.

Fra tutti, uno è l'uomo più atteso. Si tratta di Tom Boonen. Il campione belga è all'ultima gara di una carriera leggendaria e punta a spaiarsi dalla poco gradita compagnia di Roger De Vlaeminck nella lista dei plurivittoriosi della Roubaix. In caso di pokerissimo Tommeke raggiungerebbe Fausto Coppi, Costante Girardengo e Eddy Merckx nel ristretto club di quanti hanno vinto per cinque volte la medesima classica monumento. Per provare a centrare questo traguardo potrà contare sulla solita super Quick Step Floors. In gara, fra gli altri, Zdenek Stybar, l'ex vincitore Niki Terpstra e Matteo Trentin.

Gli altri due grandi favoriti sono Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) e Greg Van Avermaet (BMC Racing Team), i quali vogliono rifarsi dopo la caduta del Giro delle Fiandre. Un outsider pericoloso è chi con loro è finito a terra domenica, ossia Oliver Naesen (AG2R La Mondiale). Chiamato al riscatto John Degenkolb (Trek-Segafredo), affiancato da Jasper Stuyven e Edward Theuns; interessante la coppia Orica-Scott composta da Luke Durbridge e Jens Keukeleire, con il detentore del titolo Mathew Hayman a supporto.

Due formazioni devono dare un segnale. Per il Team Sky Luke Rowe spera che la malasorte sia definitivamente scomparsa e sarà accompagnato da Gianni Moscon e Ian Stannard. La Lotto Soudal con Jens Debusschere, Tony Gallopin, André Greipel e Jurgen Roelandts ha l'obbligo di dare un senso ad una primavera sotto le attese. Tra gli altri nomi buoni c'è Alexander Kristoff, ma il norvegese del Team Katusha-Alpecin non ama particolarmente la prova; con lui c'è Tony Martin.

Corridori da Roubaix sono gli ondivaghi Edvald Boasson Hagen (Team Dimension Data) e Lars Boom (Team Lotto NL-Jumbo) mentre punta ad esserlo l'idolo di casa Arnaud Démare (FDJ). Da non dimenticare infine l'olandese Dylan van Baarle, in costante crescita e su cui la sfortunata Cannondale-Drapac vuole puntare.

Tra gli italiani, detto di Moscon e Trentin, poco altro su cui sperare per un bel risultato date le contemporanee assenze di Colbrelli e Pozzato. Gli esperti Daniele Bennati (Movistar Team) e Marco Marcato (UAE Team Emirates) hanno carta bianca dalle loro formazioni. Interessante vedere come si comporterà Sacha Modolo (Team UAE Emirates) dopo l'eccellente prova fiamminga. In caso di debacle di Démare la FDJ può giocare la carta Jacopo Guarnieri. Ci sarebbe anche Daniel Oss, ma il trentino del BMC Racing Team è il miglior gregario a disposizione di Van Avermaet; per forza di cose la sua corsa è subordinata alle necessità del campione olimpico.[/restab]
[restab title="La corsa"]Compiègne-Choisy au Bac - Roubaix (257 km)


Partenza: Compiègne-Choisy au Bac 10.55
Arrivo: Roubaix ore 16.55-17.30

Pavé
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[restab title="La corsa in tv"]La corsa sarà mandata in onda in diretta da Rai Sport e da Eurosport 1 a partire dalle ore 11.[/restab]
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