Vuelta a Asturias 2017

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[restab title="Presentazione" active="active"]Giunge al 60esimo appuntamento la Vuelta a Asturias, una delle più antiche corse spagnole, benché abbia vissuto la sua stagione più intensa tra la fine degli anni '80 e la metà degli anni zero. Dopodiché, la decadenza tipica di molte altre corse spagnole e lo spettro della sparizione, evitato con la riduzione a sole tre tappe. La formula è quella di una corsa dura, che vede il suo momento agonisticamente più intenso nella seconda tappa, con la scalata dell'Alto del Acebo, 10 km di salita all'8%. In apertura e chiusura, due tappe piuttosto simili, con gli arrivi a Pola de Lena e Oviedo anticipati da delle salitelle che potrebbero stuzzicare le gambe degli scattisti presenti.

Tagliamo corto: in questa corsa tutta l'attenzione sarà su Nairo Quintana. Il campione colombiano torna ad attaccare un dorsale sulle spalle dopo un mese in mezzo, e per lui l'Alto del Acebo sarà l'ultimo test in vista del Giro d'Italia. Gli avversari non saranno trascendentali, ma si capirà in che condizione è la sua gamba. La Movistar gli affianca una squadra tutto sommato modesta, con Dayer Quintana che potrebbe puntare alla vittoria finale e Carlos Barbero cercare lo sprint nelle tappe intermedie.

3 le professional presenti: la Caja Rural (con alfieri Sergio Pardilla ed Eduard Prades), la Israel Cycling Academy e la Manzana Postóbon che potrebbe avere una bella sorpresa in Aldemar Reyes. Le restanti 16, escludendo la nazionale spagnola (composta da giovani) sono Continental, per lo più appartenenti alla galassia iberica o di squadre con management/corridori iberici: abbiamo la Burgos BH col coriaceo David Belda, il Team Ukyo che ben si difende con Oscar Pujol e Benjamin Prades, la Radio Popular Boavista con l'ex-Katusha Egor Silin, la W52-Porto con Gustavo Cesar Veloso e persino l'ormai 41enne Oscar Sevilla, tra le fila della Medelin-Inder, che con l'esclusione di un campionato spagnolo in Europa non si vedeva dal lontano 2009. E a proposito di vecchie glorie, l'Italia brilla con la partecipazione di Davide Rebellin (Kuwait-Cartucho) e Rinaldo Nocentini (Sporting Club Tavira), ancora in grado di mordere, soprattutto il secondo. Ma ci sarà anche spazio per i più giovani della D'Amico-Utensilnord, capitanati dal rientrante Federico Canuti. [/restab]

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[restab title="Albo d'oro"][table id=656 responsive=scroll /][/restab]
[restab title="La corsa in tv"]La gara non verrà trasmessa in diretta[/restab]
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Le tappe e i risultati

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[mks_accordion_item title="Sabato 29/4 - 1a tappa: Oviedo - Pola de Lena (169.2 km)"]
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Partenza: Oviedo ore 13.30
Arrivo: Pola de Lena ore 17.30-18

Sprint intermedi: El Berrón km 9.5, Valdesoto km 17.2, Cabañaquinta km 83.7
Gpm: Alto de la Trapa (414 m-3a cat.) km 34.9, Alto de Carabanzo (435 m-3a cat.) km 62.1, km 117.7 e km 161.9[/restab]
[restab title="Ordine d'arrivo"][table id=710 responsive=scroll /][/restab]
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[mks_accordion_item title="Domenica 30/4 - 2a tappa: Ribera de Arriba - Alto del Acebo (Cangas Del Narcea) (177.1 km)"]
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Partenza: Alto del Caleyo ore 13
Arrivo: Alto del Acebo ore 17.15-17.40

Sprint intermedi: Piedras Blancas km 61,2 Pravia km 77,9
Gpm: Alto del Escalampero (253 m-3a cat.) km 25.5, Alto de la Espina (660 m-2a cat.) km 107.3, Alto de Piedratecha (800 m-2a cat.) km 125.5, El Acebo (Arrivo-1170 m-1a cat.) km 177.1[/restab]
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[mks_accordion_item title="Domenica 30/4 - 3a tappa: Cangas del Narcea - Oviedo (Uría) (120.9 km)"]
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Partenza: Corias ore 10.30
Arrivo: Oviedo ore 13.20-13.40

Sprint intermedi: Soto de la Barca km 23.8, Grado km 67.8, Posada de Llanera km 102.9
Gpm: Alto de la Cabruñana (375 m-3a cat.) km 61, El Violeo (440 m-2a cat.) km 113.6[/restab]
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