Donne Élite

Luis León Sánchez ritrova la luce al GP Beghelli

01.10.2017 16:17

Stoccata da finisseur per lo spagnolo. Podio con Colbrelli e Viviani. Tra le donne epilogo allo sprint e vittoria di Marta Bastianelli


Era da maggio che Luis León Sánchez cercava di vincere una corsa da dedicare al suo amico, oltre che compagno di squadra, Michele Scarponi scomparso il 22 aprile scorso. Ed oggi il portacolori dell'Astana Pro Team ha potuto realizzare il suo progetto trasformando una giornata dal cielo plumbeo in una luminosa proprio nella corsa titolata alla celebre industria di prodotti per l'illuminazione. Lo spagnolo, grazie ad una stoccata delle sue a cinque chilometri dalla conclusione, è riuscito a beffare i velocisti, grandi favoriti per il successo odierno. Le ruote veloci sono giunte 6'' più tardi con Sonny Colbrelli (Bahrain Merida) che ha avuto la meglio su Elia Viviani (Team Sky) nella volata valevole per la seconda posizione.

Quattro corridori animano la prima parte di corsa, tra di loro il russo Pavel Brutt
Il Gran Premio Bruno Beghelli ha inaugurato una settimana ricca di appuntamenti italiani che proseguiranno martedì con la Tre Valli Varesine, giovedì con la Milano-Torino e termineranno sabato con il Giro di Lombardia, ultima classica monumento della stagione 2017. La ventiduesima edizione della corsa nata dalle ceneri della Milano-Vignola, con partenza ed arrivo a Monteveglio Valsamoggia dopo 196.3 chilometri, prevede una prima parte di corsa pianeggiante ed una seconda caratterizzata dal circuito finale da ripetere dieci volte con la salita dello Zappolino, lunga poco più di un chilometro con una pendenza media del 7%, a 8 chilometri dal passaggio sotto la linea d'arrivo.

Alle 11.30 la corsa ha preso il via dallo stabilimento Beghelli sotto una leggera pioggia che ha caratterizzato comunque solo i primi chilometri della gara. Molti corridori sin dalle prime pedalate hanno provato ad andare all'attacco e su tutti sono stati particolarmente attivi i portacolori delle formazioni Professional e Continental che alle ultime battute stagionali vogliono mettersi in mostra prima di chiudere questo 2017. Terminerà invece quest'oggi la propria carriera Davide Pacchiardo del GM Europa Ovini dopo due annate corse con la squadra Continental con sede in Abruzzo.

Dopo svariati tentativi sono riusciti a sganciarsi il ligure Simone Bernardini (Sangemini-Mg.Kvis), il russo Pavel Brutt (Gazprom-Rusvelo), il danese Sebastian Lander (GM Europa Ovini) ed il torinese Mattia Viel (Unieuro Trevigiani) che hanno avuto il via libera dal gruppo per andare in fuga.

 

In gruppo controlla il Team Sky di Elia Viviani
I quattro uomini al comando hanno trovato un buon accordo ed infatti il loro vantaggio è subito salito ad oltre quattro minuti dopo pochi chilometri che erano in avanscoperta. Quando il vantaggio degli attaccanti è arrivato a sette minuti, in testa al gruppo si è messo il Team Sky per non far lievitare ancor di più il gap. La squadra britannica quest'oggi aveva in Elia Viviani il capitano designato, il quale era alla ricerca della decima affermazione stagionale che gli consentirebbe di toccare quota cinquanta vittorie in carriera proprio nella sua migliore stagione su strada. Con la compagine del Team Sky a dirigere l'andatura del plotone il vantaggio dei battistrada si è stabilizzato tra i cinque minuti e mezzo ed i sei minuti.

All'imbocco del circuito finale, dopo 63 chilometri dal via, il gruppo aveva 5'20'' da recuperare ai quattro uomini al comando e proprio da questo momento il Team Sky ha aumentato sensibilmente la propria andatura per andare a riprendere i battistrada. All'inizio del quinto giro, ha provato a rilanciare l'azione Mattia Viel ma il gruppo ormai era lì ad un passo e sulla salita dello Zappolino è terminata l'avventura dei fuggitivi. Il primo a riportarsi sulla testa della corsa è stato Davide Formolo (Cannondale-Drapac) che ha attaccato in salita cercando di portare via altri corridori. Al veneto hanno risposto altri sei corridori: Sébastien Reichenbach (FDJ), Domen Novak (Bahrain-Merida), Pierre Latour (AG2R La Mondiale), Krists Neilands (Israel Cycling Academy), Guillaume Martin (Wanty-Groupe Gobert) e Christopher Juul Jensen (Orica-Scott). Il più pimpante in quest'azione era proprio Davide Formolo, reduce da un Giro dell'Emilia opaco. È stato ancora il Team Sky, capito che quello poteva essere un drappello troppo pericoloso a cui concedere spazio, a riportare il gruppo sulla testa della corsa, subito dopo il passaggio al traguardo.

 

Molto attivi i portacolori della Bardani-CSF
Gli attacchi in gruppo sono però proseguiti: prima Enrico Barbin della Bardiani-CSF (azione annullata dalla Trek-Segafredo), poi il suo compagno Alessandro Tonelli col rumeno Eduard Grosu (Nippo-Vini Fantini), anche loro raggiunti, stavolta in cima allo Zappolino.

In contropiede si sono allora mossi i francesi Mikaël Cherel (AG2R) e Anthony Perez (Cofidis) ed il danese Christopher Juul Jensen (Orica), già attivo nella tornata precedente. I tre sono presto stati raggiunti da altri dieci corridori, ovvero Reichenbach, Matteo Bono (UAE Emirates), Sergei Chernetski (Astana), Danny Van Poppel (Sky), Roger Kluge (Orica), Manuele Boaro (Bahrain), Matteo Busato (Wilier-Selle Italia), Nick Dougall (Dimension Data), Jarlinson Pantano (Trek) e Andrea Vendrame (Androni-Sidermec). A tirare il gruppo, Cannondale e Wanty.

Lungo la penultima ascesa dello Zappolino hanno allungato Vendrame, Juul Jensen, Reichenbach e Chernetski (Astana Pro Team), i quali hanno provato a gestire una quindicina di secondi di margine mentre la Bahrain tirava il gruppo lavorando per Sonny Colbrelli.

 

Gli ultimi attacchi, poi la stoccata di Luis León Sánchez
All'ultimo imbocco dello Zappolino dal gruppo ha forzato il ritmo Michael Albasini (Orica), nell'ottica di bissare il successo ottenuto di recente alla Coppa Agostoni, e il plotone, a causa della forte andatura, si è spezzato nell'affrontare la salita. Proprio in cima i quattro battistrada che erano allo scoperto dal giro precedente sono stati ripresi. In discesa Alberto Bettiol (Cannondale) è stato molto attivo, nell'avanguardia del gruppo, composta da non più di una dozzina di corridori leggermente avvantaggiatisi dopo lo scollinamento, e comprendente anche i due grandi favoriti della vigilia ovvero Colbrelli e Viviani.

A soli 5 chilometri dall'arrivo però è arrivato lo scatto di Luis León Sánchez (Astana) il quale ha lasciato tutti sul posto mostrando sin da subito di avere una grande gamba visto che in poche centinaia di metri ha portato a 12'' il suo vantaggio. La reazione dei più immediati inseguitori è stata impalpabile, visto che sotto l'arco dell'ultimo chilometro lo spagnolo aveva ancora una decina di secondi da amministrare ed ha così potuto godersi gli ultimi metri con grande tranquillità andando a puntare le dita al cielo per Michele Scarponi prima di tagliare la linea del traguardo.

I primi inseguitori sono giunti a 6'' dal vincitori e la volata valida per la seconda piazza è stata vinta da Colbrelli. Il podio odierno è poi stato completato da Viviani, mentre a seguire troviamo Albasini, Bettiol, Andrea Pasqualon (Wanty) e Marco Canola (Nippo).

 

Marta Bastianelli trionfa nel GP Beghelli riservato alle donne
Come ieri per il Giro dell'Emilia, prima della prova riservata agli uomini si è disputata la rispettiva corsa femminile. A vincere a braccia alzate sotto il traguardo di Monteveglio è stata Marta Bastianelli (Alé Cipollini). Diverse atlete hanno provato ad avvantaggiarsi nel finale ma sotto la spinta della Nazionale Italiana il gruppo è riuscito a tenere chiusa la corsa ed ad arrivare a giocarsi il successo in volata.

Allo sprint la portacolori della Alé Cipollini ha battuto Elisa Balsamo (Valcar PBM) e Letizia Paternoster (Selezione Veneto), medaglia di bronzo nella prova in linea dei mondiali juniores. Subito dietro sono giunte poi Sofia Bertizzolo (Astana Women), Maria Giulia Confalonieri (Nazionale Italiana), Sheyla Gutiérrez (CPC Cyclance Pro Cycling), Rasa Leleivyte (Aromitalia Vaiano), Nadia Quagliotto (Top Girls Fassa Bortolo), Rachele Barbieri (Cylance) e Michela Balducci (Giusfredi Bianchi).
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