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Caso Froome: le reazioni di Nibali, Valverde e dell'organizzazione della Vuelta

13.12.2017 17:17

In seguito alla clamorosa notizia della positività di Chris Froome al Salbutamolo durante la Vuelta a España da lui stesso vinta, sono stati Vincenzo Nibali e Alejandro Valverde i primi corridori di spicco ad esprimersi sulla vicenda. «Ho letto la notizia - ha spiegato a Tuttobiciweb il messinese della Bahrain-Merida - così come la reazione di Froome e della Sky, è presto però per esprimere un parere. Di sicuro è una bruttissima notizia per il ciclismo, ma anche per me stesso: se la positività sarà confermata, nessuno mi potrà ridare l'emozione di vincere di nuovo la Vuelta e salire sul gradino più altro del podio di Madrid».

Il murciano della Movistar è invece intervenuto nel corso di una premiazione a Siviglia: «Sono sorpreso, chiaro: è una brutta notizia per il ciclismo in generale, è un affare complicato. Io so le stesse cose che sapere voi, è difficile esprimere un'opinione. È il vincitore della Vuelta di quest'anno, ha vinto quattro Tour de France e ora dovrà dare spiegazioni: bisognerà aspettare che si difenda. Si tratta di un prodotto che è legale, ma il problema per lui è se ha superato i limiti: comunque è stata una doccia fredda per tutti».

Resta estremamente prudente per il momento anche l'organizzazione della Vuelta a España, essendo coinvolta nella questione visto che la positività è stata riscontrata al termine della 18esima tappa della corsa spagnola poi vinta da Chris Froome. «In relazione alla notizia odierna della non negatività di Chris Froome ad un test antidoping durante La Vuelta 2017 - si legge in un comunicato - Unipublic, l'organizzatore della corsa, desidera comunicare che aspetterà le conclusioni ufficiali dell'UCI. L'ente di governo del ciclismo ha lanciato un'indagine e la posizione de La Vuelta è di estrema cautela e spera che il problema venga risolto il prima possibile».

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