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Tour of Utah, altro dominio di Sepp Kuss: tappa e generale per lo statunitense

12.08.2018 23:34

La chiusura del Tour of Utah si è avuta con una frazione di 122.3 km a Park City. Corposa la fuga di giornata, con quasi venti elementi a comporla fra cui Damiano Cima (Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini) e Nicola Conci (Trek-Segafredo). Data la non pericolosità in classifica, il gruppo, controllato ovviamente dal Team LottoNL-Jumbo del capoclassifica, lascia loro spazio, tanto che a 25 km dalla conclusione il gap è ancora di 2'40".

La salita di Empire Pass riduce il drappello dei battistrada: a 20 km dal traguardo rimangono solamente Nathan Brown (Team EF Education First-Drapac), Daniel Jaramillo (UnitedHealthcare), Gavin Mannion (UnitedHealthcare), Rob Power (Mitchelton-Scott) e Nicola Conci. Brown si invola a 20 km dalla fine, proprio mentre nel gruppo attacca Jack Haig (Mitchelton-Scott): assieme a lui rimangono solamente il leader Sepp Kuss (Team LottoNL-Jumbo) e Hugh Carthy (Team EF Education First-Drapac), ma il britannico è costretto a cedere qualche centinaio di metri più tardi.

Brown guadagna, passando ai meno 17 km con 30" su Conci, Jaramillo e Mannion: Power, invece, viene fatto fermare per supportare per quanto può il drappello Haig-Kuss, che transita con 45" di disavanzo. Haig e Kuss vanno a riassorbire anche il terzetto Conci, Jaramillo e Mannion, lanciandosi all'inseguimento del solitario battistrada. La gamba di Kuss, però, è scoppiettante: a 14.5 km dalla fine stacca Haig, riportandosi 800 metri più tardi su Brown. Neppure il tempo di rendersi conto dell'arrivo della maglia gialla e per il corridore della EF Education First è tempo di staccarsi senza colpo ferire: impossibile tenere il ritmo dell'ex runner.

Alle sue spalle si mette in mostra Hugh Carthy che, dopo una iniziale fatica, viene su discretamente con la sua consueta andatura sgraziata. Allo scollinamento dell'Empire Pass, a 8.5 km dalla conclusione, Kuss transita con 43" su Carthy mentre a 55" passano Haig e un validissimo Keegan Swirbul (Jelly Belly p/b Maxxis). La già complicata discesa, teatro nelle passate annate di bruttissime cadute, è bagnata, motivo per cui Kuss, saggiamente, rallenta l'incedere per evitare di gettare al vento il successo.

Dietro Carthy se la prende comoda, venendo riassorbito sia da Haig e Swirbul che da Brent Bookwalter (BMC Racing Team), uscito dal plotone senza alcun timore. Sepp Kuss va così a vincere la terza tappa in una settimana con soli 8" su Brent Bookwalter e 9" su Jack Haig. A 27" giunge Hugh Carthy, a 28" Keegan Swirbul, a 38" Ben Hermans e a 43" Joe Domrbowski. Completano la top ten Luis Villalobos e Nathan Brown a 1'14" e Nicola Conci a 1'15".

In classifica la vittoria finale va a Sepp Kuss, con Ben Hermans e Jack Haig a fargli compagnia sul podio rispettivamente a 2'09" e 2'22". Quarto Brent Bookwalter a 2'40", quinto Hugh Carthy a 2'42". Seguono Joe Dombrowski a 2'58", Keegan Swirbul a 3'39", Luis Villalobos a 3'57", Michael Woods a 4'38" e Peter Stetina a 5'50".

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