Professionisti

Vuelta a España 2018

22.08.2018 17:35

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[restab title="Presentazione" active="active"]Non ci sarà il vincitore uscente, va bene, ma la Vuelta a España si preannuncia estremamente interessante. Il percorso scelto da Unipublic e ASO è quello ormai classico, con le abituali tappe "monopuerto" sin dalle prime battute. Ci sono poi salite che hanno caratterizzato la corsa nell'ultimo periodo come Lagos de Covadonga, La Camperona o Collada de la Gallina, quest'ultima la salita conclusiva della tappa decisiva, da disputare quasi senza metri di pianura. I cronoman potranno guadagnare terreno nelle due cronometro a loro riservate per complessivi 40 km di sforzo individuale: non tantissimo, va detto, ma in entrambi i casi si tratta di esercizi pressoché pianeggianti. Sei o sette, invece, le opportunità per le ruote veloci, compresa la tradizionale chiusura madrilena.

Difficile individuare il favorito della vigilia. Palmares e motivazioni indicherebbero in Nairo Quintana l'uomo forte: il vincitore dell'edizione 2016 deve far dimenticare due Tour di fila in cui non è mai stato in lizza per il titolo. Un terzo flop consecutivo aprirebbe interrogativi sul futuro del ventottenne colombiano quale big per i grandi giri. A supportarlo un Movistar Team di altissimo livello, a cominciare da un Alejandro Valverde che ha più che altro la maglia iridata in cima ai pensieri. Il jolly non sarà l'infortunato Landa quanto l'ecuadoriano Richard Carapaz, grande rivelazione del Giro.

Sono diversi i corridori che vogliono rifarsi da delusioni. Prendiamo Richie Porte: l'australiano, ancora una volta, ha mancato l'appuntamento con il podio alla Grande Boucle causa ritiro nella prima parte di gara. In quello che è l'ultimo grande giro del BMC Racing Team l'ormai esperto tasmaniano può provare a slegarsi da questa malasorte che lo accompagna. Discorso simile per Rigoberto Urán, sinora abulico nel 2018 e leader di un Team EF Education First-Drapac con tanti gregari a disposizione.

Il più eccellente e arrabbiato dei reduci del Tour è, senza dubbio, Vincenzo Nibali. Quella maledetta caduta sull'Alpe d'Huez ha minato il programma stagionale del siciliano che, pur avendo avuto l'onore dagli organizzatori spagnoli di indossare il dorsale numero 1, sarà solo formalmente il leader della Bahrain Merida. Il messinese, infatti, ha annunciato che partirà senza ambizioni (almeno iniziali) di classifica, cedendo il bastone del comando a Ion Izagirre, il quale è al primo grande giro da capitano.

Dopo un Giro d'Italia da dimenticare, Fabio Aru si presenta in Spagna con la voglia di riscattarsi per capire se, diversamente dal recente passato, riuscirà a disputare un grande giro senza alcun intoppo fisico. In casa UAE Team Emirates nel ruolo di co-capitano vi è un Daniel Martin forse più concentrato sulle tappe. Chi, come il sardo, ha chiuso in malo modo la Corsa Rosa è Thibaut Pinot: il francese della Groupama-FDJ ha mostrato una buona gamba nelle ultime uscite e ha l'ambizione di salire sul podio. Un Giro da protagonista fino a tre giorni dalla fine lo ha vissuto anche Simon Yates, capitano di una Mitchelton-Scott assai competitiva nella quale pedala anche il gemello Adam.

Ormai non è più un outsider Miguel Ángel López e il colombiano può tranquillamente essere considerato tra i grandi favoriti per la maglia rossa, anche in ragione di un'Astana Pro Team di prima qualità su cui spicca Pello Bilbao. In tema di alto livello, come non citare il Team Sky? Pur senza i super big, i britannici si presentano con David De la Cruz e con il polivalente Michal Kwiatkowski come uomini di classifica. Coppia interessantissima anche per il Team LottoNL-Jumbo con George Bennett e Steven Kruijswijk alla riscossa.

Ancora tanti i nomi in ballo, a cominciare da quel Wilco Kelderman che arriva all'appuntamento più fresco degli altri ma, dall'altro canto, non ben supportato dal Team Sunweb. In casa Trek-Segafredo dovrebbe toccare a Gianluca Brambilla l'onere di far classifica, con Bauke Mollema come battitore libero. Schema che si ripete per la Bora Hansgrohe: Davide Formolo e Emanuel Buchmann per la generale (e può essere il nome a sorpresa per le posizioni buone) e Rafal Majka come jolly. Curiosità per capire quanto potrà fare il giovane Enric Mas (Quick Step Floors) mentre Ilnur Zakarin (Team Katusha-Alpecin), reduce dal podio del 2017, non pare, almeno alla partenza, disporre delle medesime credenziali. Discorso identico per Louis Meintjes (Team Dimension Data), autentico invisibile della stagione.

Tra gli sprinter non c'è quella concentrazione di talento ammirata al Tour de France. E così, pronto a fare la voce grossa come accaduto al Giro, è Elia Viviani. Il veronese ha il miglior treno fra i presenti e ha l'intenzione di proseguire il magico 2018. A dargli battaglia saranno, fra gli altri, tre azzurri come Simone Consonni, al primo grande giro della carriera, Giacomo Nizzolo, in ripresa dopo i tanti malanni, e Matteo Trentin, con il campione europeo che ha ancora in mente le quattro affermazioni dell'edizione 2017.

Per quanto riguarda gli stranieri, è inevitabile che le attenzioni di tutti siano su Nacer Bouhanni: il francese, separato in casa con la Cofidis, ha bisogno di ben figurare per poter tornare a essere considerato un big della specialità. Gli altri velocisti di un certo calibro presenti sono Marc Sarreau (Groupama-FDJ), Danny van Poppel (Team LottoNL-Jumbo) e Max Walscheid (Team Sunweb).

E, ovviamente, Peter Sagan. Il campione del mondo è uno dei pochi classicomani presenti al via, tutti interessati a successi di tappa e a rifinire la condizione per l'appuntamento tirolese. Per il resto, a parte i citati, spazio a Tiesj Benoot (Lotto Soudal), Tony Gallopin (AG2R La Mondiale) e Dylan Teuns (BMC Racing Team). Venti gli italiani presenti, secondo contingente dopo i padroni di casa: azzurro è il meno giovane della compagnia, quel Franco Pellizotti all'ultimo grande giro prima del ritiro.[/restab]

[restab title="Startlist"][table id=1344 responsive=scroll /][/restab]
[restab title="Albo d'oro"][table id=1129 responsive=scroll /][/restab]
[restab title="La corsa in tv"]La corsa verrà trasmessa tutti i giorni da Eurosport. Gli orari ed i canali di trasmissione sono rintracciabili nella guida tv di Cicloweb[/restab]
[restab title="News e articoli"][lptw_recentposts layout="thumbnail" post_type="post" link_target="new" tags_id="3608" space_hor="5" space_ver="10" columns="2" order="DESC" orderby="date" posts_per_page="4" post_offset="0" reverse_post_order="false" exclude_current_post="false" override_colors="false" background_color="#4CAF50" text_color="#ffffff" show_date_before_title="true" show_date="true" show_time="false" show_time_before="true" show_subtitle="true" date_format="d.m.Y" time_format="H:i" no_thumbnails="show"][/restab][/restabs]


Le tappe nel dettaglio


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[mks_accordion_item title="Sabato 25/8 - 1a tappa: Málaga - Málaga (Cronometro - 8 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Málaga ore 17.26 (primo corridore)
Arrivo: Málaga ore 20.30 circa (ultimo corridore)

Sprint intermedi: Nessuno
Gpm: Nessuno[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]La Grande Partenza sarà data in Andalusia, comunità autonoma che ospiterà le prime sei tappe della corsa. Salta subito all'occhio il cambio di formato della prova a cronometro, quest'anno non a squadre ma individuale: una piccola rivoluzione se si pensa che l'ultimo cronoprologo risale a quasi dieci anni fa (2009). La sfida è più tecnica di quello che l'altimetria recita ad un primo sguardo, presentando alcune difficoltà sia a livello planimetrico - curve a gomito - che altimetrico -uno strappo di 1 km al 6% a metà prova.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Domenica 26/8 - 2a tappa: Marbella - Caminito del Rey (163.5 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Marbella ore 13.35
Arrivo: Caminito del Rey ore 17.25-17.55

Sprint intermedi: Pizarra km 63.3
Gpm: Puerto de Ojén (555 m-6.5 km-5.2%-2a cat.) km 7.5, Alto de Guadalhorce (385 m-7.1 km-2.8%-3a cat.) km 91.1, Alto de Aldales (540 m-5.8 km-3.7%-3a cat.) km 119.8, Alto de Guadalhorce (385 m-7.1 km-2.8%-3a cat.) km 163.1[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]La prima tappa in linea segue un canovaccio assai frequente da quelle latitudini: percorso sostanzialmente pianeggiante ed arrivo su una breve rampa in una sorta di "uphill sprint" che vede lottare gli uomini da classifica più esplosivi e i puncheur più resistenti. L'arrivo è situato nel pressi del Caminito del Rey, un incredibile sentiero pedonale costruito su pareti rocciose a strapiombo sul Guadalhorce, recentemente restaurato e già utilizzato nel 2015, quando fu Chaves a vincere la tappa. La scalata sarà però ben più semplice quest'anno ed utilizzerà strade più larghe e senza le punte di pendenza - mai oltre il 6% - che rendono famosi i muritos spagnoli: gli uomini più veloci (Sagan su tutti) possono sperare di resistere agevolmente.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Lunedì 27/8 - 3a tappa: Mijas - Alhaurín de la Torre (178.2 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Mijas ore 13.06
Arrivo: Alhaurín de la Torre ore 17.25-17.55

Sprint intermedi: Mijas km 152
Gpm: Puerto del Madroño (1065 m-20.1 km-4.9%-1a cat.) km 45.6, Puerto del Viento (1070 m-10 km-3.3%-3a cat.) km 85[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Tappa sulla carta per velocisti ma resa faticosa dalla lunga salita al Puerto del Madrono (20 km al 5% medio) e da un terreno che diventa pianeggiante solo negli ultimi 20 chilometri. Data la classifica ancora presumibilmente molto corta sarà difficile aspettarsi una maxi-fuga, ma le non molte squadre dei velocisti dovranno lavorare duro per far disputare la volata.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Martedì 28/8 - 4a tappa: Vélez Málaga - Alfacar Sierra de la Alfaguara (161.4 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Vélez-Málaga ore 13.19
Arrivo: Alfacar ore 17.25-17.55

Sprint intermedi: Granada km 143.5
Gpm: Alto de la Cabra Montés (1060 m-15.7 km-5.9%-1a cat.) km 66.7, Puerto de Alfacar (1440 m-12.4 km-5.4%-1a cat.-Arrivo) km 161.4[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Prima tappa di montagna e primo vero arrivo in salita. L'Alfaguara è una salita la cui bassa pendenza media trae in inganno: è molto irregolare ed alterna tratti impegnativi (anche 1 km al 9% di media) a settori in falsopiano, il tutto su una ottima superficie stradale. I due chilometri finali sono praticamente pianeggianti, rendendo quindi possibile uno sprint molto ristretto fra gli uomini di classifica per eventuale vittoria di tappa e/o abbuoni. Altra difficoltà della tappa è il Puerto de la Cabra, salita non impossibile ma molto lunga che si farà sentire nelle gambe dei corridori nel finale.[/restab]
[/restabs]
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[mks_accordion_item title="Mercoledì 29/8 - 5a tappa: Granada - Roquetas del Mar (188.7 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Granada ore 11.56
Arrivo: Roquetas del Mar ore 16.55-17.30

Sprint intermedi: Laujar de Andarax km 117.5
Gpm: Alto de Órgiva (630 m-4 km-7%-3a cat.) km 55, Alto El Marchal (1010 m-10.8 km-4.1%-2a cat.) km 162[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Altra tappa, come la terza, di non facile lettura.
I primi 100 chilometri sono "malplat", per dirla alla francese: tortuosi e ricchi di saliscendi pur non avendo grosse difficoltà in programma, con il solo Alto de Orgiva classificato come GPM. Il finale è potenzialmente interessante con i 10 km al 5% circa dell'Alto El Marchal, seguito da 15 km di discesa e altri 10 pianeggianti. Molto verosimilmente sia la salita che la discesa non sono impegnativi abbastanza per sperare in movimenti ai piani alti della generale, ma la lotta tra fuga e sprint ristretto dovrebbe comunque tenere vivo l'interesse della tappa. Questo è l'unico arrivo in discesa dell'intera Vuelta: ciò la dice lunga sulla scarsa varietà dei percorsi offerti agli uomini di classifica.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Giovedì 30/8 - 6a tappa: Huércal Overa - San Javier Mar Menor (155.7 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Circuito finale di 16 km

Partenza: Huércal-Overa ore 13.58
Arrivo: San Javier ore 17.30-17.55

Sprint intermedi: Cartagena km 118
Gpm: Alto del Garrobillo (350 m-3.8 km-5.7%-3a cat.) km 57.3, Alto del Cedacero (320 m-4 km-6.2%-3a cat.) km 103[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Una rara tappa pianeggiante. Più che le due brevi ma puntute asperità, troppo lontane dal traguardo per essere effettivamente pericolose, gli sprinter dovranno temere i tratti esposti al mare -e alle Saline di San Pedro- in cui il vento potrebbe spirare con insistenza.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Venerdì 31/8 - 7a tappa: Puerto Lumbreras - Pozo Alcón (185.7 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Puerto Lumbreras ore 12.25
Arrivo: Pozo Alcón ore 16.55-17.25

Sprint intermedi: Hinojares km 177
Gpm: Alto Collado de Laude (1170 m-5 km-6.1%-3a cat.) km 117, Alto de Ceal (750 m-4.5 km-5.4%-3a cat.) km 173[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]La Vuelta di quest'anno brilla per alcuni finali mossi particolarmente ben disegnati.
Il traguardo di Pozo Alcón è uno di questi: gli ultimi 15 km sono tutti da seguire e presentano dapprima l'Alto del Ceal, ultimo GPM di giornata regolare al 7% nei suoi tre chilometri e mezzo, una breve discesa e un interessante strappo di 2 km all'8% che termina a 6 km dalla conclusione. Qui gli scattisti più forti cercheranno di evadere e di resistere nei 6 km successivi (in leggera salita al 2-3%) ad un eventuale ritorno da dietro.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Sabato 1/9 - 8a tappa: Linares - Almadén (195.1 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Linares ore 12.10
Arrivo: Almadén ore 16.55-17.25

Sprint intermedi: Villanueva de Córboda km 123.6
Gpm: Alto de Españares (700 m-10.3 km-3.4%-3a cat.) km 82[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Finale che tira su in leggera salita ma non tanto da essere considerato come GPM: poco più facile del Caminito del Rey ma più complicato dei classici arrivi "tecnici" da sprinter come quello di Limoges al Tour. Arrivo comunque impegnativo, per velocisti resistenti come Trentin o Sagan, in una tappa abbastanza ondulata (quasi 2000 metri di dislivello) e dal finale planimetricamente difficile con due curve a gomito ed una rotatoria nell'ultimo chilometro.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Domenica 2/9 - 9a tappa: Talavera de la Reina - La Covatilla (200.8 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Talavera de la Reina ore 12.06
Arrivo: La Covatilla ore 17.20-18.00

Sprint intermedi: Guijuelo km 149
Gpm: Puerto del Pico (1375 m-15.3 km-5.5%-1a cat.) km 52.3, Alto de Gredos (1340 m-10.1 km-3.7%-3a cat.) km 68.6, Puerto de Peña Negra (1910 m-13 km-4.5%-2a cat.) km 98, Alto de la Covatilla (1965 m-9.8 km-7.1%-HC-Arrivo) km 200.8[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]La tappa della domenica fa ritornare prepotentemente la sfida per la vittoria finale con uno degli arrivi in salita più importanti della corsa. La strada che porta alla stazione della Covatilla è una salita seria, abbastanza lunga (10 km), pendente il giusto (8% di media con 5 km centrali vicini al 10%) e che sfiora quota 2000: non prende la palma di punto più alto della Vuelta per una cinquantina scarsa di metri, venendo superata da due cime andorrane. Ciò, unito ad una lunghezza di tappa incredibilmente superiore ai 200 chilometri e ad un profilo assai vallonato nella prima parte di tappa, lascia pensare che qualche big difesosi in sordina fino a questo punto possa abbandonare le speranze di alta classifica.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Martedì 4/9 - 10a tappa: Salamanca - Fermoselle Bermillo de Sayago (177 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Salamanca ore 13.21
Arrivo: Bermillo de Sayago ore 17.25-17.55

Sprint intermedi: Trabanca km 135.3
Gpm: Alto de Fermoselle (670 m-4.9 km-5.3%-3a cat.) km 147.9[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Si riparte dopo il riposo con una frazione prevalentemente pianeggiante. Contrariamente all'indicazione ufficiale la tappa non si concluderà a Fermoselle ma una trentina di chilometri più a nordest, a Bermillo de Sayago. C'è quindi del terreno per recuperare l'eventuale tempo perso nella comunque non difficilissima rampa (3.5 km al 6% seguiti da 7-8 km di falsopiano).[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Mercoledì 5/9 - 11a tappa: Mombuey - Ribeira Sacra Luintra (207.5 km)"]
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Partenza: Mombuey ore 12.04
Arrivo: Luintra ore 17.20-18.00

Sprint intermedi: Castro Caldelas km 159.6
Gpm: Puerto del Padornelo (1330 m-5.7 km-5.3%-3a cat.) km 37.7, Alto do Covelo (1050 m-9.5 km-4%-3a cat.) km 101.5, Alto do Trives (800 m-10.5 km-4.6%-2a cat.) km 139, Alto del Mirador de Cabezoas (850 m-8.8 km-4.3%-3a cat.) km 190[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Altra tappa vallonata frizzante e ben disegnata, la prima del gruppo galiziano. Il percorso riprende quello utilizzato nel 2016, quando a vincere fu Simon Yates, leggermente indurito nel disegno generale. Oltre alle due lunghe e pedalabili salite segnalate come GPM è da segnalare uno strappo di 2 km all'8% terminante a soli 3500 metri dal traguardo, trampolino ideale sia per la vittoria di tappa che per guadagnare qualche secondo in classifica.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Giovedì 6/9 - 12a tappa: Mondoñedo - Faro de Estaca de Bares Mañón (181.1 km)"]
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Partenza: Lugo ore 12.17
Arrivo: Faro de Estaca de Bares ore 16.55-17.25

Sprint intermedi: Ortigueira km 157
Gpm: Alto de Cadeira (435 m-5.8 km-6.4%-3a cat.) km 10.8, Alto de San Pedro (425 m-7.7 km-5.1%-3a cat.) km 131.7[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Altra tappa mossa in Galizia, sebbene sia più facile della precedente. I 20 km finali hanno ben poca pianura e presentano quattro brevi strappi che selezioneranno il gruppo lasciando indietro gli sprinter più puri: il più difficile di questi è il penultimo, un paio di km al 6% posto a 10 km dalla conclusione. Lo scenario è abbastanza simile alla tappa di Quimper dell'ultimo Tour anche se, a differenza della corsa francese, qui l'arrivo è posto in discesa dopo l'ultimo strappo.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Venerdì 7/9 - 13a tappa: Candás Carreño - Valle de Sabero La Camperona (174.8 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Candás ore 12.57
Arrivo: La Camperona ore 17.25-17.55

Sprint intermedi: Sabero km 166.5
Gpm: Alto de la Madera (340 m-7 km-3.5%-3a cat.) km 21, Puerto de Tarna (1490 m-13 km-5.8%-1a cat.) km 105, Alto de La Camperona (1600 m-8.3 km-7.5%-1a cat.-Arrivo) km 174.8[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Dopo quasi due settimane variegate e complete la Vuelta ritrova improvvisamente la propria identità: da qui a Madrid, infatti, eccettuando la cronometro individuale e una frazione pianeggiante, tutte le tappe termineranno in salita. E quale migliore ouverture a quest'opera in sei atti se non la Camperona? La salita presenta tutti gli ingredienti del murito spagnolo doc: ripetitori televisivi in cima, asfaltatura ad hoc recente, pendenze da ribaltamento (un km addirittura al 18% di media) Dalla sua introduzione nel 2014 la Camperona sembra aver acquisito cadenza biennale nel disegno della corsa spagnola. Quest'anno l'avvicinamento è più duro dell'edizione 2016 grazie all'inclusione del lungo e pedalabile Puerto de Tarna a spezzare la tappa in due.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Sabato 8/9 - 14a tappa: Cistierna - Les Praeres Nava (171 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Cistierna ore 12.55
Arrivo: Les Praeres ore 17.25-17.55

Sprint intermedi: Blimea km 141
Gpm: Puerto de San Isidro (1520 m-11 km-3%-2a cat.) km 60, Alto de la Colladona (850 m-5.3 km-8.1%-1a cat.) km 92.6, Alto de la Mozqueta (850 m-6.5 km-8.7%-1a cat.) km 127.1, Alto de la Falla de los Lobos (650 m-5.3 km-6.4%-3a cat.) km 150, Alto Les Praeres (750 m-4 km-12.5%-1a cat.-Arrivo) km 171[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Non sarebbe una Vuelta by Guillen senza una tappa con arrivo su un muro inedito accolto come "il nuovo Angliru", "la nuova Camperona" e via dicendo. Quest'anno è la volta di Les Praeres, prateria nel Peñamayor dal grande interesse floristico e geologico. Il menù è il solito, con lunghezza ed altitudine ridotte e pendenze da far perdere il fiato: pendenza media del 13% con i primi due chilometri e mezzo al 15% e punte del 21% verso la fine. Anche qui l'avvicinamento è reso più complicato dalle tre non lunghe ma difficili asperità che portano alla salita finale: Colladona e Mozqueta sono entrambe all'8% di media.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Domenica 9/9 - 15a tappa: Ribera de Arriba - Lagos de Covadonga (178.2 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Ribera de Arriba ore 12.44
Arrivo: Lagos de Covadonga ore 17.25-18.00

Sprint intermedi: Cangas de Onís km 156.3
Gpm: Alto de Santo Emiliano (520 m-6.1 km-4.7%-3a cat.) km 20, Mirador del Fito (580 m-7.1 km-7.7%-1a cat.) km 100.1, Mirador del Fito (580 m-6.3 km-7.7%-1a cat.) km 137.6, Lagos de Covadonga (1110 m-11.7 km-7.2%-HC-Arrivo) km 178.2[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Il trittico asturiano si conclude con la cima simbolo della storia recente della Vuelta: i Lagos de Covadonga, giunti alla loro ventesima apparizione dal loro esordio nel 1983. La salita non ha i numeri del mostro come il Mortirolo, l'Angliru o il Ventoux ma riesce ancora a creare una certa selezione, specialmente se si attacca negli 800 metri al 15% de La Huesera, a 6 km dal traguardo. Il terreno prima della salita finale è tutt'altro che banale, con una doppia scalata al Mirador del Fito (oltre 4 km spesso e volentieri in doppia cifra) e l'uso di strade strette e secondarie.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Martedì 11/9 - 16a tappa: Santillana del Mar - Torrelavega (Cronometro - 32 km)"]
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Partenza: Santillana del Mar ore 14.05 circa (primo corridore)
Arrivo: Torrelavega ore 17.40 circa (ultimo corridore)

Sprint intermedi: Nessuno
Gpm: Nessuno[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Come da recente tradizione, bisogna attendere la terza settimana per la cronometro lunga.
Non molto lunga, a dire il vero: con i suoi 32 km è una delle prove più brevi della storia recente della Vuelta che, seguendo la tendenza di tutti i GT, ha dimezzato il numero di chilometri a cronometro nell'ultimo decennio. La motivazione della scelta è probabilmente da cercarsi, oltre che nell'inserimento del prologo individuale, nel tracciato complessivo della corsa, più "leggera" del solito quest'anno. A ciò si aggiunga che la prova presenta almeno 4-5 strappetti nel percorso, tra tutti quello che apre la prova (1,5 km al 5%) e la scalata all'Alto de Golbardo a metà prova: i suoi 3 chilometri al 5% sono tutt'altro che difficili ma, unitamente alle spesso sinuose strade cantabriche, probabilmente scombussoleranno un po'il lavoro agli specialisti da rapportone.[/restab][/restabs]
[/mks_accordion_item]

[mks_accordion_item title="Mercoledì 12/9 - 17a tappa: Getxo - Balcón de Bizkaia (157 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Getxo ore 13.26
Arrivo: Balcón de Bizkaia ore 17.25-17.55

Sprint intermedi: Bilbao km 48.7
Gpm: Alto de la Arboleda (395 m-6.7 km-5%-3a cat.) km 16.7, Alto de San Juan de Gaztelugatxe (305 m-3.8 km-7.6%-3a cat.) km 85.2, Alto del Balcón de Bizkaia (435 m-7.3 km-4.3%-2a cat.) km 120.6, Alto de Santa Eufemia (355 m-4.5 km-5%-3a cat.) km 136.2, Alto de Gontzegaraine (365 m-5.5 km-4.3%-3a cat.) km 147.1, Alto del Balcón de Bizkaia (925 m-7.3 km-9.7%-1a cat.-Arrivo) km 157[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Con la classifica probabilmente pesantemente ritoccata dalla cronometro del giorno precedente la Vuelta torna alle sue solite occupazioni. Il percorso è molto simile alla tappa di Les Praeres: rapida successione di muretti atti a scremare il gruppo in vista della dura rampa finale, che mette in mostra grandi pendenze ed altitudine contenuta (qui nemmeno 1000 metri). La scalata al monte Oiz è sostanzialmente divisa in due: dopo 3.5 km al 7% su strade ampie, un bivio porta agli ultimi 4.5 km finali al'11% di media dai quali spiccano 500 metri al 17% con punte al 23%. Numeri impressionanti che quasi non fanno più clamore nel vastissimo parco di muri, puertos e garage che la Vuelta ha proposto con sempre maggiore insistenza in questi ultimi anni. Una ulteriore svolta all'ultimo chilometro porta su stradine strette alla cima vera e propria del Monte, fittamente popolato dalle pale eoliche ma dal quale si può godere un gran panorama, grazie alla sua posizione dominante nella Biscaglia.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Giovedì 13/9 - 18a tappa: Ejea de los Caballeros - Lleida (186.1 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Ejea de los Caballeros ore 13.08
Arrivo: Lleida ore 17.25-17.55

Sprint intermedi: Monzón km 127
Gpm: Nessuno[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Non c'è molto da segnalare in questa frazione di tranquillo trasferimento prima del dittico andorrano. Dopo più di una settimana si vedranno quasi certamente gli sprinter lottare per il successo di tappa in un percorso praticamente piatto. La seconda metà di corsa, caratterizzata da lunghi rettilinei, attraversa zone che nel tardo pomeriggio sono abbastanza ventose.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Venerdì 14/9 - 19a tappa: Lleida - Andorra (154.4 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Lleida ore 13.30
Arrivo: Naturlandia ore 17.25-17.55

Sprint intermedi: Sant Julià de Lòria km 136.7
Gpm: Coll de la Rabassa (2025 m-17 km-6.6%-1a cat.-Arrivo) km 154.5[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Prima tappa del decisivo dittico pirenaico, quest'anno ambientato totalmente in Andorra. Sicuramente non presenta il disegno estremo che ci si potrebbe aspettare da una penultima tappa di montagna, consistendo in un avvicinamento pianeggiante di 140 chilometri all'unica difficoltà di giornata. La scalata a Naturlandia altro non è che il Coll de la Rabassa, salita già affrontata varie volte dalla Vuelta: nelle ultime due occasioni, 2015 e 2017, rispettivamente Fabio Aru ottenne il simbolo del primato e Vincenzo Nibali il successo di tappa, al quale viene aggiunta una appendice di quattro facili chilometri per arrivare ai 2025 metri del parco, punto più alto della Vuelta 2018. La salita è divisa nettamente in due: i primi 7 km sono molto impegnativi con frequenti segmenti al 9-10% mentre i restanti 10 sono più pedalabili. I possibili scenari sono due: un attacco convinto sulla prima parte di salita con conseguente aumento dei distacchi nel settore "facile" o una gara più giudiziosa con piccoli distacchi fra i big, fatti prevalentemente nel chilometro finale che torna di nuovo un filo più duro.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Sabato 15/9 - 20a tappa: Escaldes Engordany - Collada de la Gallina (97.3 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]
Partenza: Escaldes-Engordany ore 14.54
Arrivo: Santuario de Canolich ore 17.30-17.50

Sprint intermedi: La Massana km 30.2
Gpm: Coll de la Comella (1350 m-4.3 km-8.7%-2a cat.) km 5.6, Coll de Beixalis (1800 m-7.1 km-8%-1a cat.) km 19.7, Coll de Ordino (1980 m-9.8 km-7.1%-1a cat.) km 42.3, Coll de Beixalis (1800 m-7.1 km-8%-1a cat.) km 64.5, Coll de la Comella (1350 m-3.6 km-6.3%-3a cat.) km 81.2, Collada de la Gallina (1480 m-3.5 km-8.7%-HC-Arrivo) km 97.3[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Sebbene sia la frazione più breve della Vuelta questa è l'unica che può, generosamente, fregiarsi del titolo di "tappone": i 97 km che separano partenza e arrivo di tappa hanno infatti ben poca pianura (minimizzata di proposito: basti pensare che la tappa è stata accorciata di qualche chilometro proprio per eliminare le primissime fasi pianeggianti e avere un inizio di tappa in salita) e, nelle idee degli organizzatori, potrebbero bastare anche per ribaltare una classifica che sarà prevedibilmente abbastanza corta, come ogni anno alla Vuelta. C'è da dire però che, anche se il terreno prima è estremamente complicato con la scalata ad alcuni tra i più famosi colli andorrani (spicca una curiosa doppia scalata al Beixalis, con i suoi durissimi chilometri centrali) il giudice definitivo sarà la salita verso il Santuario di Canolich, situato a metà circa della Collada de la Gallina, sullo stesso arrivo del 2012.[/restab][/restabs]
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[mks_accordion_item title="Domenica 16/9 - 21a tappa: Alcorcón - Madrid (100.9 km)"]
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[restab title="La tappa" active="active"]Circuito finale di 5.9 km da ripetere 11 volte

Partenza: Alcorcón ore 17.15
Arrivo: Madrid 19.50-20.10

Sprint intermedi: Madrid (secondo passaggio) km 41.9
Gpm: Nessuno[/restab]
[restab title="Analisi del percorso"]Terminati gli scontri in ottica classifica generale, la Vuelta si conclude con la breve e sempre più abituale passerella lungo il breve (6 km) circuito madrileno, da ripetere undici volte in totale. Dovranno stare molto attenti i detentori della maglia verde (a punti) e bianca (combinata): ribaltamenti all'ultimo secondo sono frequenti nella corsa spagnola proprio per un sistema che, a differenza del Tour, assegna lo stesso numero di punti ad ogni tappa.[/restab][/restabs]
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Notizia di esempio
La Colorado Classic è stata l'ultima corsa della carriera per lo statunitense Danny Pate