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Amstel Gold Race 2019

20.04.2019 18:42

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[restab title="Presentazione" active="active"]Cinque corridori si son divisi le ultime nove edizioni dell'Amstel Gold Race. Ben tre di loro militano nella Dimension Data, formazione che pare essere stata assemblata - in sede di mercato - proprio con l'obiettivo di ben figurare nella più importante corsa olendese: si tratta del campione uscente Michael Valgren, di Roman Kreuziger e di Enrico Gasparotto, a tratti unica fonte di luce italiana nelle classiche, qualche anno fa. Tutti e tre saranno regolarmente al via della gara, e il friulano proverà a rinverdire i fasti del 2012 e del 2016, ovvero delle due edizioni che si portò a casa (a dire il vero, la progressione aritmetica lo vedrebbe vincente nel 2020...).

Poi c'è Philippe Gilbert, che di Amstel ne ha vinte appena quattro (10-11-14-17) e che solo sette giorni fa riempiva di sé gli annali del ciclismo ancora una volta, con la sua straordinaria affermazione alla Parigi-Roubaix; quindi va citato anche il quinto vincitore in gara, Michal Kwiatkowski, che cercherà di regalare un ultimo alloro a Sky, marchio già storico del ciclismo che tra quindici giorni sbaracca lasciando il campo a Ineos nella sponsorizzazione del team britannico.

Eppure, guarda un po' i casi della vita, più dei citati (sì, anche più dello stesso Gilbert!), a far clamore in questi giorni di avvicinamento all'AGR è stato un altro nome: quello di Mathieu van der Poel. Il fenomenale corridore della Corendon-Circus si impegnerà per riportare l'Olanda sul gradino più alto del podio di casa a 18 anni da Erik Dekker, ma non è per questo che di lui si parla, bensì per il pirotecnico avvicinamento che il ragazzino ha avuto nelle scorse settimane. Da ultimo, mercoledì si è imposto nella Freccia del Brabante, in barba a tre corridorini che si chiamano Julian Alaphilippe, Tim Wellens e Michael Matthews, accomodatisi nell'ordine alle spalle di WonderPoel. Anche loro tre li ritroveremo in gara, a fare i capitani rispettivamente della Deceuninck-Quick Step (in coabitazione con Gilbert), della Lotto Soudal e della Sunweb.

Ma tantissimi altri sono i campioni presenti, nonché papabili al protagonismo di giornata. Un sommario elenco è impossibile senza scontentare qualcuno, per cui andiamo di sottrazione e citiamo solo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), Greg Van Avermaet (CCC), Alejandro Valverde (Movistar), Wout Van Aert (Jumbo-Visma), Oliver Naesen (AG2R La Mondiale) e Alexey Lutsenko (Astana).

Per l'Italia la rappresentanza è più nutrita del solito, intanto perché c'è un intero team invitato con wild card, la Bardiani-CSF, che schiererà sette effettivi nazionali (obiettivo legittimo: mandare in fuga Mirco Maestri); e poi perché sono diversi gli azzurri sparsi per le varie squadre internazionali, e in campo c'è anche una certa qualità. Torna in gara infatti Alberto Bettiol (EF Education First), grandissimo vincitore del Giro delle Fiandre, e accanto a lui troviamo - oltre al citato e localmente blasonato Gasparotto - Matteo Trentin (Mitchelton-Scott), Sonny Colbrelli e Damiano Caruso (Bahrain-Merida), Cesare Benedetti e Daniel Oss (Bora), Alessandro De Marchi (CCC), Enrico Battaglin (Katusha-Alpecin), Davide Villella (Astana), Diego Rosa (Sky), Fabio Felline (Trek-Segafredo), Diego Ulissi, Manuele Mori, Simone Petilli ed Edward Ravasi (UAE Emirates), Kristian Sbaragli (Israel) e Andrea Pasqualon (Wanty-Gobert), per un totale di 25 uomini.

27 saranno invece i muri da affrontare lungo i 266 km del percorso che si snoda (e si intorcina a più riprese) tra Maastricht e Berg en Terblijt, ma le scalate saranno 35, visto che diverse di queste salitelle verranno coperte più volte. In particolare occhio al trittico Cauberg-Geulhemmerberg-Bemelerberg, crocevia fondamentali del nuovo percorso che in queste ultime edizioni, rinnegando i precedenti arrivi in cima al Cauberg, ha ridato respiro a una corsa che stava diventando tatticamente asfittica.[/restab]

[restab title="Gara Donne"]Per il terzo anno di fila l'Amstel Gold Race è tornata a proporre in contemporanea alla gara maschile, anche la prova femminile, facente parte del Women's World Tour. Le strade su cui si correrà sono più o meno le stesse degli uomini, ma qui il Cauberg avrà un'importanza anche maggiore: saranno quattro i passaggi, ma nel finale ci saranno tre giri di un circuito con Geulhemmerberg, Bemelerberg e proprio il Cauberg che terminerà quindi a soli 2600 metri dal traguardo di Berg en Terblijt.

Come nella maggior parte delle gare a cui partecipa, la favorita assoluta è la Boels-Dolmans che, per altro, sponsorizza anche la prova. In rosa le vincitrici delle ultime due edizioni, ossia Chantal BlaakAnna van der Breggen, oltre alle altre competitive ragazze. Punta ad aggiungere una delle poche gare ancora mancanti nel palmares Marianne Vos, affiancata in CCC Liv da Ashleigh Moolman. Solita coppia pericolosissima anche nella Mitchelton-Scott con Amanda Spratt e Annemiek van Vleuten. Appuntamento importante anche per il Team Sunweb con Lucinda Brand, Floortje Mackaij e Coryn Rivera.

Punta forte a questa gara anche la Canyon-SRAM capeggiata da Katarzyna Niewiadoma e spalleggiata da Alena Amialiusik e Elena Cecchini. Tanta nobilità nella Trek-Segafredo: alle abituali Elisa Longo Borghini e Ellen van Dijk si registra il gradito rientro alle competizioni dopo un anno e mezzo di pausa maternità di Lizzie Deignan. In casa vorrà brillare anche la Parkhotel Valkenburg di Roxane Knetemann e soprattutto di Lorena Wiebes. Tra le principali realtà del ciclismo vi è Cecilie Uttrup Ludwig, guida della Bigla e alla caccia dell'ennesima bella prestazione del suo 2019.

Tra gli altri nomi da seguire vi sono sicuramente quello di Marta BastianelliSofia Bertizzolo, leader del Team Virtu e rispettivamente prima nella classifica globale del World Tour e in quella under 23. Due le squadre italiane al via, la Alé Cipollini di Chloé Hosking e Soraya Paladin e la Valcar-Cylance di Elisa Balsamo e Marta Cavalli. Presenti in gara, infine, anche Demi De Jong (Lotto Soudal), Emilia Fahlin (FDJ Nouvelle Aquitanie), Lauren Stephens (TIBCO-SVB) e la coppia del Movistar Team composta da Mavi García e Sheyla Gutiérrez.[/restab]

[restab title="La corsa"]Prova maschile

Maastricht - Berg en Terblijt (265.7 km)
Partenza: Maastricht ore 10.35
Arrivo: Berg en Terblijt ore 17.10 circa

Côte
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Prova femminile

Maastricht - Berg en Terblijt (km 126.8)
Partenza: Maastricht ore 10.55
Arrivo: Berg en Terblijt ore 14.25 circa[/restab]
[restab title="Startlist"][table id=1412 responsive=scroll /][/restab]
[restab title="Albo d'oro"][table id=542 responsive=scroll /][/restab]
[restab title="La corsa in tv"]La corsa maschile verrà trasmessa in diretta su RaiSport, Rai 2 ed Eurosport, quella femminile verrà trasmessa in diretta su RaiSport. Gli orari di trasmissione sono rintracciabili nella guida tv di Cicloweb[/restab][/restabs]

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