Mondo Continental

I fuggitivi festeggiano nella prima tappa del Rhône-Alpes Isère Tour: il successo è di Imhof

09.05.2019 18:22

Fuga che arriva in porto nella prima frazione del Rhône-Alpes Isère Tour, la Charvieu Chavagneux-Villefontaine di 146 km. Nell'attacco buono, nato attorno al km 25, presenti il danese Sander Andersen (BHS Almeborg Bornholm), lo svizzero Claudio Imhof (Akros-Thômus) e l'austriaco Matthias Krizek (Team Felbermayr-Simplon Wels). Con loro c'era anche il francese Arnold Reifler (VC Villefranche Beaujolais) ma si è staccato in prossimità del km 60.

Nel gruppo non si trova collaborazione e il ritardo cresce a dismisura, tanto che i tre battistrada entrano negli ultimi 30 km con 5'30" di margine. Davanti a lavorare sono solo i due mitteleuropei: il giovane Andersen, infatti, rimane sempre in ultima ruota senza dare cambi, meritandosi i rimbrotti di Krizek.

L'andatura del plotone diminuisce ancora a circa 25 km dalla fine per colpa di una caduta che coinvolge diversi corridori fra cui il detentore del titolo Stephan Rabitsch, che giungerà nelle retrovie della corsa. Sono dunque i tre al comando a giocarsi al successo: nell'ultimo strappetto, a 1200 metri dal traguardo, Krizek attacca; Imhof reagisce, Andersen no e si stacca.

Si giunge così alla volata fra i due dove ad imporsi, forte anche delle sue doti da pistard, Claudio Imhof. Per il ventottenne elvetico è il primo centro della carriera su strada a livello UCI; secondo il generoso ex Cannondale Matthias Krizek, terzo a 14" il giovane Sander Andersen. A regolare il plotone, giunto con il pesante ritardo di 3'49", è il tedesco Alexander Krieger (Leopard Pro Cycling).

Diversamente dal solito, non è il vincitore della prima tappa ad indossare la maglia gialla di leader; è infatti Matthias Krizek a guidare la graduatoria in ragione dei maggiori abbuoni conquistati nei traguardi volanti che gli permettono così di sopravanzare Imhof.

Notizia di esempio
Nibali: «Non vinco da troppo tempo, voglio alzare le braccia al cielo»