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Tour de Slovénie, a Idrija domina Diego Ulissi: tappa e maglia per lui

21.06.2019 15:01

Percorso esigente nella terza tappa del Tour de Slovénie: la Zalec-Idrija di 169.8 km prevede infatti tre salite negli ultimi 50 km. Nasce nei primi km una fuga a quattro, con la presenza degli italiani Lorenzo Fortunato (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM) e Marco Maronese (Bardiani CSF), l'australiano Benjamin Hill (Ljubljana Gusto Santic) e lo sloveno David Per (Adria Mobil).

Il gruppo li tiene sotto controllo e a 50 km dalla fine il gap è di poco superiore al minuto. Sul gpm di terza categoria, a Medvedje Brdo a 42 km dalla fine, si registrano le prime scaramucce in gruppo, ma non c'è nessuno che guadagna. Nella seguente discesa tecnica, invece, dalla testa perde terreno Hill mentre si riporta sui tre attaccanti superstiti Iuri Filosi (Delko Marseille Provence).

La loro avventura, però, termina sulle prime rampe della salita di Dole, seconda categoria di 5.2 km con pendenza media del 9%; a 25.1 km dalla fine l'ultimo a venire riassorbito è Maronese, dopo che Fortunato aveva invano tentato l'assolo. Il ritmo imposto dalla UAE Team Emirates è esigente e sul forcing di Diego Ulissi il gruppo si frantuma: con il toscano rimangono il compagno di squadra Tadej Pogacar, il colombiano Esteban Chaves (Mitchelton-Scott) e il russo Alexander Vlasov (Gazprom-RusVelo).

Prova a rientrare su di loro Fausto Masnada (Androni Giocattoli-Sidermec), ma il bergamasco non riesce; a lui si aggiungono nell'inseguimento Ben Hermans (Israel Cycling Academy), Giovanni Visconti (Neri Sottoli-Selle Italia-KTM) e Andrea Vendrame (Androni Giocattoli-Sidermec).

I quattro di testa guadagnano spazio e rimangono uniti fino a 500 metri dallo scollinamento quando parte secco Ulissi; l'unico a restare con lui è Vlasov e i due iniziano a collaborare. In vetta, a 20 km dalla fine, la coppia passa con una dozzina di secondi su Pogacar mentre Chaves perde terreno, venendo preso dal drappello Visconti, nel quale rientra anche Jan Polanc (UAE Team Emirates), paga oltre 40".

Anche Pogacar viene riassorbito dal gruppo inseguitore a 16 km dalla fine, quando inizia la discesa vera e propria. Il gap fra le due entità si assesta sui 30", per poi scendere a 20" ai meno 10 km. Complice una motoripresa alquanto vicina agli inseguitori, il divario scende gradualmente: a 3 km dalla fine sono meno di dieci i secondi di ritardo, nonostante i due davanti stiano andando di comune accordo.

Fino all'arco dei 2 km dalla fine, dove, nel primo tratto pianeggiante, Diego Ulissi attacca e lascia sul posto Alexander Vlasov, iniziando una marcia senza la minima esitazione sin sul traguardo, tagliato da lui a braccia alzate. Per il livornese della UAE Team Emirates è il secondo centro stagionale, dopo quello ottenuto il 9 giugno a Lugano.

Seconda piazza a 12" per Alexander Vlasov (Gazprom-RusVelo). Seguono a 17" Giovanni Visconti, Tadej Pogacar, Andrea Vendrame, Jan Polanc, Esteban Chaves e Ben Hermans, con Fausto Masnada nono a 19". Completa la top ten a 2'08" il leader uscente Luka Mezgec (Mitchelton-Scott), arrivato in un drappello di una ventina di elementi.

In classifica Diego Ulissi balza in vetta con 19" su margine su Vlasov. Domani tappa sulla falsariga di quella odierna: la Nova Gorica-Aidussina di 153.9 km è caratterizzata dalla esigente salita di Predmeja, asperità di 9 km con pendenza media dell'8%; la cima è a 23.7 km dal termine e, dopo 7 km di falsopiano, solo una ripida discesa porta sul traguardo.

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