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Lavoro perfetto della W52-FC Porto, alla Volta a Portugal vince Mestre. Ottavo Tizza

03.08.2019 18:52

La terza tappa in linea della Volta a Portugal, la Santarém-Castelo Branco di 194.1 km, è stata caratterizzata da una lunga fuga a due partita già nel corso del primo km: protagonisti il portoghese Guillaume De Almeida (BAI Sicasal Petro de Luanda) e il sudafricano Jayde Julius (ProTouch).

Il gruppo ha concesso loro un margine massimo addirittura di 11'30" dopo 28 km; è da qui che Caja Rural-Seguros RGA e Amore&Vita-Prodir iniziano a lavorare, ricucendo e portando ad un distacco ben più controllabile. L'accordo tra i due battistrada prosegue sino ai meno 25 km dall'arrivo quando De Almeida si stacca, incapace di tenere il ritmo del collega, il quale riesce a rimanere in avanscoperta sino a 8 km dalla conclusione, quando il plotone ha già iniziato i preparativi per la volata.

Prova a sorprendere le formazioni degli sprinter Björn Thürau (Vito Feirense PNB), ma il tedesco figlio d'arte viene dopo poco ripreso dal gruppo trainato dalla W52-FC Porto tutta in fila indiana, anche con il leader della generale che si sacrifica per il successo di giornata. E i dragoes si rendono protagonisti di un finale perfetto: cinque uomini in testa al gruppo sotto l'arco dell'ultimo km e con la maglia gialla Veloso come penultimo uomo del treno a dare l'accelerata decisiva nel rettilineo finale.

Alle sue spalle l'apripista designato è Caldeira, con lo sprint dato in gestione a Daniel Mestre: il trentatreenne si lancia e va a vincere senza troppa fatica, conquistando la terza gioia in carriera alla Volta. Secondo il francese Clément Russo (Team Arkéa-Samsic), partito da troppo lontano per poter pensare alla vittoria. Terza piazza per il norvegese August Jensen (Israel Cycling Academy).

Completano la top ten Mikel Aristi (Euskadi-Murias), Luis Mendonça (RP Boavista), Samuel Caldeira (W52-FC Porto), Gustavo César Veloso (W52-FC Porto), Marco Tizza (Amore&Vita-Prodir), ottavo per il terzo giorno di fila, Antonio Carvalho (W52-FC Porto) e Vicente García de Mateos (Aviludo-Louletano).

In classifica non cambia nulla e la camisola amarela è ancora sulle spalle del veterano spagnolo Gustavo César Veloso (W52-FC Porto) che ha 3" sul connazionale Mikel Aristi (Euskadi-Murias). Domani è già il momento della tappa più attesa, quella con l'arrivo simbolo dell'intera corsa: la Pampilhosa da Serra-Covilhã di 145 termina infatti nella nota salita di Torre, ascesa lunga una ventina di km e che sfiora i 2000 metri di altitudine.

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