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Volta a Portugal, fuga vincente per Gomes. Brandão attacca e strappa a Veloso la maglia gialla

08.08.2019 18:54

Come già accaduto ieri alla Volta a Portugal è tempo di fughe: la settima frazione della prova lusitana, la Bragança-Montalegre di 156.2 km, è stata caratterizzata da un corposo attacco, con una parte degli attaccanti riusciti a sfidarsi per il successo con il beneplacito della W52-FC Porto, totalmente disinteressata a tenere cucita la corsa e decisa a concentrarsi sulle prossime giornate.

Attorno al km 20 si è formata la fuga che caratterizza la tappa: presenti Omer Goldstein (Israel Cycling Academy), Brice Feillu (Team Arkéa-Samsic), Álvaro Cuadros (Caja Rural-Seguros RGA), Robigzón Oyola (Medellín), Marco Tizza (Amore & Vita-Prodir), David Livramento (Sporting-Tavira), Mathias Reutimann (Swiss Racing Academy), Luís Gomes (Radio Popular-Boavista), Hugo Nunes (Radio Popular-Boavista), Filipe Cardoso (Vito-Feirense-PNB), Juan Felipe Osorio (UD Oliveirense-InOutBuild) e Hugo Sancho (Miranda-Mortágua).

Il gruppo, come detto, lascia fare, in una giornata caratterizzata dalla pioggia e con diversi big ancora alle prese dalle scorie per la caduta di ieri: a terra era finito anche il capoclassifica Gustavo César Veloso, che sul secondo gpm, ad una quarantina di km dal finale, viene segnalato in difficoltà, rimanendo comunque attaccato.

Il gap massimo per gli attaccanti supera anche i 10' prima di metà gara, altezza del quale virtualmente leader sarebbe l'esperto francese Brice Feillu. La W52-FC Porto controlla comunque senza problemi, riportandosi in pieno controllo ed entrando negli ultimi 10 km con 7' di distacco: l'arrivo odierno è in salita sull'Alto de Lauroco, asperità di 9.1 km al 6.4% di pendenza media.

Ai piedi dell'ascesa ci provano Hugo Nunes e Hugo Sancho, ma non fanno strada; è decisamente più efficace la mossa di Álvaro Cuadros. Lo spagnolo parte a metà salita e guadagna, ma a 2 km dalla fine viene ripreso e staccato dal trio composto da Gomes, Reutimann e Sancho.

Dietro, intanto, sono sempre i dragoes a fare il ritmo, selezionando il gruppo soprattutto con l'opera del solito Ricardo Mestre, che lavora sino ai meno 4 km dalla fine quando prende in mano la situazione la Aviludo-Louletano facendo lavorare a tutta Óscar Hernández, il cui ritmo fa perdere posizioni a Veloso, capace comunque con l'aiuto di Antonio Carvalho a rimanere nella penultima piazza del drappello di quindici che comprende tutti i big.

A giocarsi il successo sono dunque Gomes, Reutimann e Sancho, in mezzo ad una fittissima nebbia che non permette di vedere al di là di una ventina di metri. A vincere è il più scaltro dei tre, ossia Luís Gomes: per il venticinquenne della Radio Popular-Boavista è la prima affermazione in carriera alla Volta.

Seconda piazza a 2" per uno dei veterani del movimento lusitano, ossia Hugo Sancho, giunto assieme a Matthias Reutimann. Quarto posto a 13" per Brice Feillu, quinto a 17" per Juan Felipe Osorio, sesto a 33" per Álvaro Cuadros, settimo a 39" per il sempre presente Marco Tizza, quindi seguono Omer Goldstein e Hugo Nunes a 43", Filipe Cardoso a 46", David Livramento a 1'04" e Robigzón Oyola a 1'43".

Nel gruppo la bagarre inizia a 2 km dalla vetta quando scatta Joni Brandão: nessuno riesce a rimanere con il capitano della Efapel, sul quale vanamente si lanciano in caccia Frederico Figueiredo (Sporting-Tavira), João Rodrigues (W52-FC Porto) e il gregario di lusso Henrique Casimiro. Quanto a Veloso, lui rimane, sempre con Carvalho accanto, alla ruota del trenino Aviludo per quanto può prima di perdere terreno.

All'arrivo Brandão giunge con 3'34" di ritardo dal vincitore ma guadagna 11" su João Rodrigues, 15" su Frederico Figueiredo, 27" su Henrique Casimiro, 31" su João Benta  e David Rodrigues, 35" su Luís Fernandes, Daniel Silva, Vicente García de Mateos e Cristian Montoya Giraldo e ben 41" sul duo Antonio Carvalho e Gustavo César Veloso.

La camisola amarela cambia quindi padrone e non è più in possesso dell'armata W52-FC Porto che la indossava sin dall'inizio: il nuovo leader è Joni Brandão che ha solo 1" su João Rodrigues, 15" su Gustavo César Veloso e 31" su Vicente García de Mateos. Domani il tentativo di vendetta dei biancoblu potrà avvenire nella Viana do Castelo-Felgueiras di 156.6 km con gli ultimi km all'insù nello strappo di Santa Quitéria.

Notizia di esempio
E allora chiamiamolo Vincegaard