Professionisti

Tour of the Alps, su i veli sul percorso

29.10.2019 17:16

Dopo il Giro d'Italia, presentato anche il suo antipasto: cinque tappe tra Italia e Austria, distanze brevi ma con molte salite interessanti


La scorsa abbiamo abbiamo scoperto e analizzato a fondo il percorso del Giro d'Italia 2020 che scatterà sabato 9 maggio da Budapest in Ungheria e si concluderà domenica 31 maggio in Piazza Duomo a Milano. Gli appassionati hanno anch'essi studiato le tappe e hanno iniziato a farsi un'idea sulle caratteristiche principali di quel tracciato, ma oggi arriva subito il momento di dare uno sguardo anche a ciò che verrà subito prima della corsa rosa: proprio a Milano è stata presentata questa mattina la prossima edizione al Tour of the Alps, la quarantaquattresima se si considera la lunga storia del Giro del Trentino, la quarta se invece si tiene conto solamente della nuova denominazione di stampo più internazionale.

Il Tour of the Alps, ottimamente organizzato dal GS Alto Garda con la collaborazione degli enti locali dell'Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, è una tradizionale tappa di avvicinamento al Giro d'Italia dove alcuni dei favoriti si ritrovano per testare la loro condizione fisica, ma ormai è diventata anche la terza corsa a tappe italiana per importanza proprio alle spalle di Giro e Tirreno-Adriatico, l'unica che per la stagione 2020 si è vista riconoscere la nuova categoria UCI ProSeries. Il percorso svelato oggi segue le linee di tendenza degli ultimi anni: tappe brevi ma tutte potenzialmente interessanti o spettacolari, senza una vero duro arrivo in salita, ma senza neanche una giornata per velocisti.

Nel complesso il Tour of the Alps 2020 (20-24 aprile) sembra essere leggermente meno impegnativo rispetto a quello che ha incoronato vincitore il russo Pavel Sivakov lo scorso mese di aprile, ma di sicuro non abbandona la filosofia del nuovo motto "Vivere in Salita", LiveUphill, lanciato oggi durante la presentazione. Due sono le tappe che si possono definire di montagna con le salite di Piller Sattel e di Boniprati come snodi decisivi: molto stimolanti anche le tre frazioni intermedie, soprattutto in vista di un Giro d'Italia che il prossimo anno ha disseminato possibili trappole in gran quantità.

Lunedì 20 Aprile: Bressanone-Innsbruck, 142.8 km
La prima novità di un certo rilievo è la partenza dall'Alto Adige: sarà infatti la città di Bressanone ad ospitare il via della prima tappa che prenderà poi la direzione dell'Austria, dove si entrerà attraverso le dolci pendenze del Passo del Brennero. Negli ultimi 40 chilometri si affronterà per due volte la salita di Axams, già vista nel percorso della cronometro del Mondiali di Innsbruck del 2018: sono 4.6 chilometri al 5.7% medio (picco massimo del 13%) che elimineranno diversi corridori dalla contesa. L'ultimo passaggio in vetta ad Axams è a poco più di 17 chilometri dall'arrivo ed il finale verso Innsbruck sarà praticamente identico a quello della cronometro iridata, con un ultimo dentello a quattro chilometri dall'arrivo che potrebbe stimolare la fantasia di qualcuno. Alla fine saranno 1950 metri di dislivello complessivo, non poco per quella che sarà comunque la tappa più "facile" sotto questo aspetto.

Martedì 21 Aprile: Innsbruck-Feichten im Kaunertal, 121.5 km
I 121.5 chilometri della seconda tappa saranno interamente su strade tirolesi. Il pezzo forte è la salita di Piller Sattel che verrà affrontata da due versanti diversi, mentre la discesa sarà la stessa: in particolare è la seconda ascesa che sarà decisiva con una pendenza media attorno al 9%. Dal gran premio della montagna mancheranno 21.5 chilometri all'arrivo, una decina in discesa, poi la strada tornerà a salire gradualmente verso il traguardo di Feichten im Kaunertal: non si può considerare un vero arrivo in salita, perché a lungo le pendenze sono poco di più di un leggero falsopiano, ma tra i meno 6 ed i meno 3 chilometri al traguardo la strada salirà con più decisione toccando un massimo del 12%, ed è lì che potrebbero esserci gli ultimi attacchi in una tappa che comunque sarà già sicuramente già esplosa in precedenza.

Mercoledì 22 Aprile: Imst-Naturno, 163.9 km
La terza tappa segna il ritorno in Italia del Tour of the Alps, con i corridori che passeranno il confine in corsa attraverso il Passo Resia, una salita di certo non impossibile per dei professionisti. Più interessante l'ascesa verso Frinig, abbastanza tosta nei primi chilometri, ma decisamente più agevole nella seconda tappa e comunque distanza quasi cinquanta chilometri dal traguardo, un dettaglio che bloccherà la battaglia tra i migliori della classifica generale. A rendere più incerto l'esito finale della tappa ci penserà lo strappo di Tarres a 18 chilometri dall'arrivo di Naturno: in base alla situazione di corsa che si avrà in quel momento, gli scenari potrebbero essere molteplici.

Giovedì 23 Aprile: Naturno-Valle del Chiese Pieve di Bono, 168.6 km
La tappa più lunga ed impegnativa del Tour of the Alps 2020 sarà la quarta che toccherà addirittura i 3880 metri di dislivello nello spazio di 168.6 chilometri. Per circa 110 chilometri si pedalerà in direzione contraria a quella che i corridori terranno nel corso della diciottessima tappa del Giro d'Italia: dopo la partenza da Naturno, infatti, la corsa andrà ad affrontare prima il Passo Castrin, poi il Passo Campo Carlo Magno la cui discesa condurrà la gara all'abitato di Pinzolo, da cui partirà la tappa della corsa rosa che avrà lo Stelvio nel percorso. Dopo il Pinzolo il Tour of the Alps tirerà dritto e si preparerà ad un gran finale sulla salita di Boniprati, un'ascesa di una decina di chilometri, ma con 3000 metri al 10% dopo Castel Condino. Gli ultimi 7 chilometri saranno tutti in discesa e non ci sarà molto margine di recupero per chi è rimasto attardato in salita.

Venerdì 24 Aprile: Valle del Chiese Idroland-Riva del Garda, 120.9 km
La quinta ed ultima tappa, è forse anche quella di più difficile lettura per i corridori, perché è molto breve e perché presenta pochissima pianura, anche se non ci sono salite che sulla carta facciano paura. Come pendenze l'ostacolo più duro di giornata è il Passo Duron (6.4 km al 7.9%) che però è posto dopo appena 40 chilometri di gara e può essere utile solo a chi cercherà di vincere la tappa con una fuga da lontano. A 44 chilometri dalla conclusione si transiterà una prima volta a Riva del Garda dove si imboccherà un circuito da affrontare per due volte: la salita verso il Lago di Tenno è abbastanza lunga e pedalabile, ma serviranno comunque gregari forti ed in forma per tenere chiusa la corsa nel caso in cui la classifica sia ancora molto corta. Dalla fine di questo Tour of the Alps ci saranno due settimane prima dell'inizio del Giro d'Italia: le indicazioni che darà la corsa saranno preziose, ma chi dovesse andare male avrà ancora un po' di tempo per recuperare il gap con i rivali.

Le altimetrie delle cinque tappe del Tour of the Alps sono disponibili cliccando qui.
Notizia di esempio
Gaia Masetti è il primo acquisto della Top Girls-Fassa Bortolo per il 2020