Professionisti

Andrea Bagioli continua a fare splendide promesse: tappa e maglia alla Coppi e Bartali

02.09.2020 16:14

Fino a poche settimane fa lo conoscevano solo gli esperti di ciclismo giovanile; la vittoria al Tour de l'Ain bruciando un certo Primoz Roglic aveva fatto risaltare il suo nome tra gli appassionati; e i risultati nelle gare italiane dell'ultimo mese hanno fatto espandere ulteriormente la sua notorietà, tanto che oggi, a 21 anni e mezzo, è già considerato come uno dei più promettenti ciclisti del movimento italiano prossimo venturo.

Parliamo di Andrea Bagioli, che oggi a Sogliano al Rubicone ha collezionato un'altra perla, andando a vincere la seconda tappa della Settimana Coppi & Bartali (frazione partita da Riccione e lunga 166.5 km, con cinque giri del circuito di Sogliano concludentesi su una rampa). Bagiolino ha aspettato il momento buono per la sua zampata, ha lasciato sfogare le seconde linee, e poi nelle ultime centinaia di metri ha sprintato per andare a prendersi tappa e maglia.

Al secondo posto si è piazzato Jhonatan Narváez (Ineos Grenadiers) seguito da Nicola Conci (Trek-Segafredo) e Diego Ulissi (UAE Emirates), tutti classificati a 1"; a 6" hanno chiuso Mauro Finetto (Nippo Delko One Provence) e João Almeida (Deceuninck-Quick Step), a 9" Jacopo Mosca (Trek), Jan Bakelants (Circus-Wanty Gobert), Gavin Mannion (Rally Cycling) e Luca Wackermann (Vini Zabù-KTM). Bagioli, che come gli altri corridori della Deceuninck era davanti in classifica dopo la cronosquadre vinta dal team belga (cinque con lo stesso tempo, Mauri Vansevenant a 3"), strappa la maglia di leader al compagno Mikkel Frølich Honoré e ora guida con 13" su Narváez, 16" su Almeida, 29" su Conci, 30" su Ulissi e James Knox (Deceuninck), 34" su Iván Ramiro Sosa (Ineos), 41" su Mosca, 42" su Merhawi Kudus (Astana) e 46" su Finetto.

La fuga del mattino era partita intorno al km 15 con Maurice Ballerstedt (Jumbo-Visma), Umberto Marengo (Vini Zabù-KTM), Jon Irisarri (Caja Rural-Seguros RGA), Jesús Ezquerra (Burgos-BH) e Antonio Di Sante (Sangemini Trevigiani Mg.K Vis); i 5 avevano sfiorato i 3' di vantaggio massimo, poi il quintetto aveva perso pezzi (Marengo e Ballerstedt si sono staccati al terzo passaggio da Sogliano), infine a 30 dalla conclusione l'azione veniva annullata. Ai -20 un estemporaneo contropiede in discesa di Jacopo Mosca (Trek-Segafredo) e del leader della corsa Mikkel Frølich Honoré (Deceuninck-Quick Step) era durato un paio di chilometri, dopodiché il gruppo si era nuovamente ricompattato e così si era presentato ai 2 km dal traguardo, laddove uno scatto di Jefferson Alveiro Cepeda (Caja Rural, da non confondere col cugino e praticamente omonimo Jefferson Alexander Cepeda dell'Androni-Sidermec, anch'egli in gara) precedeva la volata all'insù che avrebbe premiato Bagioli.

Domani la terza tappa si svolgerà tutta intorno a Riccione, sede di partenza e arrivo; e saranno 168.9 km particolarmente mossi, con il Monte Carpegna che svetterà al km 80.

Notizia di esempio
Il Giro d'Ungheria è del giovane Attila Valter che trionfa sulla vetta più alta di casa