Professionisti

Tour du Var, Caleb Ewan è il più forte del lotto, della Lotto, della lotta... Andrea Vendrame quarto

18.02.2022 16:14

Dopo aver sorpreso tutti alla Sanremo del 2021, Caleb Ewan in salita ha cambiato marcia. Appena pochi giorni fa, al Saudi Tour, ha retto il ritmo dei migliori su un muro di oltre due chilometri, tutti in doppia cifra, e di certo la salita presente nel finale della tappa odierna del Tour du Var non faceva paura al piccolo e compatto australiano, che infatti l'ha superata senza problemi, giungendo sul lungomare di La Seyne-sur-Mer da grandissimo favorito. Il risultato finale è a dir poco scontato.

Il Tour des Alpes-Maritimes et du Var, corsa a tappe di tre giorni conquistata 12 mesi fa da Gianluca Brambilla (il lecchese non difenderà il titolo), è giunto alla cinquantaquattresima edizione, scattata oggi con la Saint Raphaël - La Seyne-sur-Mer. 177 i chilometri complessivi dal profilo altimetrico ondulato che potesse sorridere a velocisti resistenti e a finisseur. Previsti due sprint intermedi e tre gran premi della montagna, tutti di terza categoria, l'ultimo dei quali, la Côté du Mai, posta a 12.5 km dal traguardo.

Appena 5 km dopo il via parte la canonica fuga di giornata senza corridori di spicco, destinata a esser riassorbita dal gruppo prima delle fasi finali; i quattro protagonisti sono Morne Van Niekerk (St-Michel-Auber 93), il più noto Evaldas Siskevicius (Go Sport-Roubaix Lille Métropole), Maël Guégan (Team U Nantes Atlantique) e Tristan Delacroix (Nice Mètropole Côte d'Azur). Il plotone guidato da Arkéa-Samsic (per il velocista Nacer Bouhanni), Lotto Soudal (al servizio di Caleb Ewan, ma potenzialmente anche del belga Arnaud De Lie e di Tim Wellens) e Cofidis (il capitano è Guillame Martin, decisamente in palla in queste prime giornate di febbraio) non concede spazio, tanto che il vantaggio massimo, raggiunto dai battistrada ai meno 115 km, è di soli 3'15".

Nella fase centrale della tappa la calma regna sovrana, si segnala solamente la caduta di Antoine Berlin (Nice Métropole) poco prima dello sprint intermedio di Circuit du Castellet, proprio quando in testa al gruppo iniziano a formarsi i primi treni: tutti cercano di approcciare in testa la lunga discesa che porta ai piedi della Côté du Mai (4.8 km al 3.9% di pendenza media). Il lungomare che precede la salita è planimetricamente tortuosissimo, oltre che spettacolare dal punto di vista paesaggistico; a farne le spese ai -20 il veloce britannico della Groupama FDJ Lewis Askey. I fuggittivi vengono riassorbiti lungo la Côté du Mai, ai -17, sotto l'impulso dell'attacco di Cyril Gautier (B&B Hotels-KTM). A tampinarlo Tim Wellens (Lotto Soudal), il campione lussemburghese Kevin Geniets e Valentin Madouas (Groupama), Guillame Martin (Cofidis), Daniel Oss (TotalEnergies) e a seguire tutto il resto del plotone.

Chi invece è costretto ad abbandonarne le ruote è Peter Sagan (TotalEnergies), ancora molto indietro di condizione dopo la quarantena vissuta a gennaio. Un chilometro dopo, nel tratto più duro ai -16, parte Geniets in contropiede, facendo immediatamente il vuoto. Il lussemburghese si appesantisce solo nel tratto finale dell'erta, venendo ripreso a inizio discesa, quando mancano 12 chilometri alla linea d'arrivo. Thibau Pinot (Groupama), Madouas, Wellens e Nairo Quintana (Arkéa) tentano fortuna solitaria, ma il drappello non lascia spazio. Nuovo attacco di Mark Donovan (Team DSM) ai -9, con Wellens, Andreas Kron e Florian Vermeersch (Lotto Soudal), che tirano in favore di Caleb Ewan, favoritissimo di giornata.

A 3 km dalla fine un altro vagoncino si aggiunge al trenino di Ewan: Harry Sweeny prende la testa e sfilaccia il gruppo causando la resa di De Lie. Michael Valgren (EF Education-Easypost) prova il colpo da finisseur all'interno degli ultimi duemila metrima Kron ricuce lanciando Wellens, Vermeersch ed Ewan. Poco prima che il piazzato d'onore dell'ultima Roubaix termini il suo lavoro Anthony Turgis (Total) anticipa la volata; Ewan non si fa sorprendere e con una progressione letale si prende il secondo successo stagionale, proprio davanti al francese. Nacer Bouhanni deve accontentarsi del terzo gradino del podio, davanti ad Andrea Vendrame (AG2R Citroën Team), Alex Kirsch (Trek-Segafredo), Kevin Geniets, Anthony Maldonado (St Michel-Auber 93), Alexis Renard (Cofidis), James Show (EF) e Damien Touzé (AG2R).

La classifica ricalca esattamente l'ordine di tappa, senza distacchi tra i primi 10, dato che non sono previsti secondi bonus ai primi tre.

Domani si riparte con la frazione numero due, 150 km nel dipartimento delle Alpi Marittime per giungere a La Turbie dopo esser partiti da Puget-Théniers. Quattro i GPM, due dei quali di seconda categoria, con il noto Col d'Éze, teatro di moltissime sfide finali alla Parigi-Nizza, a far da spartiacque: lo scollinamento è a soli 7 km dalla linea d'arrivo e risulterà probabilmente decisivo ai fini della classifica generale.

Notizia di esempio
Magnus Sheffield, 19 anni e un chilometro da urlo! Covi resta leader della Ruta del Sol