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Omloop Het Nieuwsblad 2022 - Dieci nomi

25.02.2022 23:40


Partenza: Gent ore 11
Arrivo: Ninove ore 16-16.30

Analisi del percorso: Sarà, questa corsa, un precipitare verso il Muur, vero centro di gravità permanente dell'intera regione. Qui, posto in accoppiata col Bosberg come ai bei tempi in cui tale configurazione era la sentenza del Fiandre, vedrà sparare i colpi decisivi di una battaglia che però non mancherà anche nei chilometri precedenti. In particolare, dopo un centinaio di chilometri sostanzialmente tranquilli, punteggiati solo da due tratti in pavé (Haaghoek e Huisepontweg) e un muro (Leberg, primo passaggio al km 46), la seconda metà dei 204 km totali è un susseguirsi di punti nodali: 7 tratti di pavé e 12 muri in 87 km, il Kattenberg, ancora due volte il Leberg, l'Hostellerie, il Valkenberg, il Wolvenberg, il Marlboroughstraat, il Biesestraat, il Berendries, l'Elverenberg-Vossenhol e infine, tra i -18 e i -13, l'accoppiata già citata di Muur e Bosberg. Da quest'ultimo muro all'arrivo saranno solo 13 km; tutto potrà succedere, come sempre nelle classiche fiamminghe, ma il Muur così vicino al traguardo porta a escludere l'epilogo allo sprint.

1.Yves Lampaert


In rappresentanza dell'intera Quick-Step Alpha Vinyl, la compagine di riferimento per le classiche del pavé. Nelle prime gare stagionali corse a supporto di Evenepoel Lampaert ha messo in luce una condizione già ottima e per questo prevale nelle gerarchie rispetto ai pur fortissimi Kasper Asgreen, rallentato dal Covid, Zdenek Stybar e Florian Sénéchal (una carta da tenersi buona per l'eventuale volata finale).

2.Wout Van Aert


All'esordio stagionale dopo un inverno perfetto vissuto tra campi da cross e ritiri in altura. Per la prima volta in carriera sarà spalleggiato da una squadra di tutto rispetto: Mike Teunissen, Tosh Van Der Sande e Tiesj Benoot formano il nucleo della Jumbo che circonderà il leader nelle fasi calde. Sprint, testa a testa sui muri o azioni da lontano per lui è uguale, anche se al debutto potrebbe perdere il confronto con i colleghi già rodati.



3.Florian Vermeersch


Apparso in palla al Tour des Alpes-Maritimes et du Var, arriva all'Omloop sulla spinta dei fantastici risultati centrati dalla Lotto in questo primo mese di gare. La formazione belga avrà tutto l'interesse nel far scoppiare la corsa da lontano e mescolare le carte. Con ai nastri di partenza Vermeersch, Brent Van Moer, Tim Wellens, Victor Campenaerts e Philippe Gilbert cadono in piedi in qualsiasi scenario, tranne lo sprint di gruppo.

4.Alexander Kristoff


L'ambiente rinnovato gli ha dato quell'energia che era mancata nel 2021 e ora che giungono le classiche per il norvegese inizia il bello. In caso di arrivo a ranghi compatti sarà un cliente scomodissimo per tutti, lui che è uno specialista delle volate al termine di corse tiratissime.



5.Sonny Colbrelli


Come sempre, dopo l'exploit, il momento più delicato è la riconferma ad alti livelli. Sonny riparte da Gent per andare a caccia di quei successi che gli sono scappati lo scorso anno, ma soprattutto per ritrovare le magiche sensazioni della stagione passata. L'Omloop arriva forse troppo presto nel calendario, i suoi obiettivi saranno più avanti, ma non lo si può escludere a priori dalla mischia.

6.Ethan Hayter


In Ineos, Hayter è un jolly buono per ogni occasione. Dopo essersi già affermato come uomo di riferimento per brevi corse a tappe e volate, al britannico rimangono da conquistare le classiche. Il profilo dell'Omloop gli strizza l'occhio perché potrà permettersi una condotta passiva, magari coprendo le azioni di altri due Grenadiers pericolosi come Tom Pidcock (ancora nella sua tipica fase di rodaggio) e Magnus Sheffield (alla prima esperienza su un terreno su cui potrebbe esaltarsi), in attesa del possibile sprint finale.



7.Stefan Küng


La Groupama può contare anche sul rapido Lewis Askey, ma il vero capitano sarà lo svizzero. In Portogallo ha palesato una forma solidissima e a differenza di molti rivali sembra già pronto ad affrontare il pavé. Nel suo caso il problema è sempre lo stesso: la vittoria può arrivare solo con azioni solitarie, colpi di mano o al limite in gruppetti ristrettissimi.

8.Matteo Trentin


Dopo il maledetto finale di 2021, il trentino è ripartito con convinzione dalla Spagna, mettendo insieme svariati piazzamenti e tornando a vincere volate di gruppetto, seppur non con il primo posto in palio. Il lavoro di gregariato svolto in funzione di Alessandro Covi, altro nome caldo per domani insieme a Fernando Gaviria, darà i suoi frutti nel prosieguo di stagione, già magari nel weekend di apertura.



9.Anthony Turgis


La TotalEnergies è partita col botto e il francese non fa eccezione. Ormai da due annate tra i migliori classicomani al mondo, per Turgis è giunto il momento di concretizzare le buonissime prestazioni espresse in Belgio. In volata ne teme pochi e sui muri non sono molti quelli che possono toglierselo di ruota. Inoltre, tutti attendono segnali di vita da Peter Sagan, indietro di condizione a causa del Covid.

10.Rasmus Tiller


A chiudere la lista un nome meno affermato e blasonato. Seguendo i ritmi della sua squadra, la straordinaria Uno-X che è arrivata alla ribalta del ciclismo mondiale, Tiller si è affermato prepotentemente nelle corse secondarie fiamminghe, vincendone alcune e andando a podio in altre. Dotato di un discreto spunto veloce, ha tutti i mezzi per salire di un ulteriore livello sino a giocarsi le classiche più affascinanti.


a cura di Pietro Mauriello

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