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La Jumbo-Visma trova Laporte del Paradiso

06.03.2022 17:21

Fantastica tripletta del team giallonero nella prima tappa della Parigi-Nizza. Vince il francese davanti ai compagni Roglic e Van Aert, arrivo in parata a coronamento di una manifesta superiorità


Manifesta superiorità quest'oggi per la Jumbo-Visma. Nella prima tappa della Parigi-Nizza lo squadrone olandese sbaraglia la concorrenza sull'ultimo strappo riuscendo a portare via di forza un gruppetto composto da soli compagni di squadra, senza concedere agli avversari. Fenomenale il forcing di Cristophe Laporte, a cui viene ceduta in premio la vittoria di tappa e la prima maglia gialla dai ben più titolati compagni di squadra. Roglic e Van Aert ringraziano e guardano alle prossime tappe e alla classifica generale.

La cronaca. Prende oggi il via l'ottantesima edizione della Parigi-Nizza, tradizionale corsa a tappe WorldTour francese, nella solita collocazione di inizio marzo. Il via è come di consueto posto nei dintorni della capitale transalpina per poi spingersi con le varie tappe verso sud, nella tiepida Costa Azzurra.

In questa prima tappa sono in programma poco meno di 160 km, che i corridori dovranno percorrere in un anello che vede sia partenza che arrivo nella cittadina di Mantes La Ville, situata nella regione dell'Île de France, a nord-ovest di Parigi. Dal punto di vista altimetrico non ci sono importanti difficoltà, anche se negli ultimi 30 km una successione di brevi salite (le tipiche Côte francesi) potrebbero creare il terreno adatto per qualche azione degli uomini da classiche e metteranno a dura prova la resistenza dei velocisti. Nessuna delle salitelle del finale spicca per lunghezza o pendenze, ma la loro presenza e vicinanza può fare la differenza per evitare un arrivo a ranghi compatti. La più impegnativa sembra essere la Côte de Breuil-Bois-Robert (1,2 km al 6,8%), da affrontare due volte; il secondo passaggio terminerà a solo 5 km dal traguardo.

Subito dopo il via si forma la coppia di attaccanti che caratterizza la prima parte di giornata: evadono con successo dal gruppo l'inglese Matthew Holmes (Lotto-Soudal) e il belga Aimé De Gendt (Intermarché-Wanty-Gobert). In gruppo nel frattempo a gestire la situazione sono Quick-Step ed Alpecin-Fenix, al lavoro rispettivamente per i velocisti Fabio Jakobsen e Jasper Philipsen. Il gap dei due al comando non sale mai oltre ai 3' e l'azione dei fuggitivi si esaurisce ben presto, con Holmes e De Gendt che vengono ripresi a 73 km dal traguardo. A questo punto però subentra una fase di nervosismo che dura in totale una decina di chilometri, in cui diverse squadre provano senza successo a creare qualche ventaglio nell'aperta campagna francese. Quando all'arrivo mancano circa 45 km una caduta costringe al ritiro Felix Großschartner (Bora-Hansgrohe), mentre altri tre uomini provano ad avvantaggiarsi: si tratta di Frederik Frison (Lotto-Soudal), Yevgeniy Fedorov (Astana Qazaqstan) ed Alexis Gougeard (B&B Hotels-KTM). Il terzetto è però controllato da vicino con, in primis, la Quick-Step che mantiene il margine attorno ai 50".

L'inseguimento del gruppo rallenta però nei tratti in salita, per la volontà delle squadre di non stancare eccessivamente i velocisti, e l'occasione è colta al balzo dai battistrada (tutti buoni passisti) che arrivano ad un vantaggio di 1'20". Il gap rimane pressoché invariato anche al primo passaggio sulla Côte de Breuil-Bois-Robert, ma nel successivo tratto in discesa e pianura il plotone recupera notevolmente. I fuggitivi sono così riassorbiti prima dei 10 km dalla conclusione mentre la Jumbo-Visma prende il comando delle operazioni per Wout Van Aert, con Sonny Colbrelli (Bahrain-Victorious) che si stacca sorprendentemente. Si giunge così sul secondo passaggio sulla Côte, con il ritmo della Jumbo-Visma che si fa infernale: Cristophe Laporte, Wout Van Aert e Primoz Roglic se ne vanno di forza dal gruppo con il solo Florian Sénéchal (Quick-Step) che prova a tenere duro ma è costretto ad arrendersi poco dopo.

Prende il largo dunque il terzetto Roglic-Van Aert-Laporte, tutti compagni di squadra, che s'involano verso il traguardo dandosi cambi regolari. Mentre dietro ci si prova ad organizzare il vantaggio dei tre dilaga ed è arrivo in parata: tutti alzano le braccia ma la vittoria è lasciata al padrone di casa Laporte, poi Roglic e Van Aert, ma è solo pura formalità. Dietro a 19" arriva Pierre Latour (TotalEnergies), che anticipa il gruppo a 22" regolato da Mads Pedersen (Trek-Segafredo), che batte Biniam Girmay (Intermarché-Wanty-Gobert). Poi settimo Iván Cortina (Movistar), ottavo è Fred Wright (Bahrain-Victorious), nono Jasper Philipsen (Alpecin-Fenix), infine decimo Florian Sénéchal. Invariata nelle posizioni la classifica generale, con i primi tre che conquistano però rispettivamente 10", 6" e 4" di abbuono.

Domani seconda frazione completamente pianeggiante e quindi adatta agli sprinter puri, dopo la mancata occasione odierna. Saranno 160 i chilometri da Auffargis ad Orléans, con solo un trascurabile GPM in programma nelle primissime battute di gara, occhio però al vento dell'entroterra francese. Comincia così la discesa a sud della "corsa verso il sole".
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