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Look at Carboni: che fisico bestiale!

06.06.2022 20:47

All'Adriatica Ionica Race continua il riscatto degli uomini ex-Gazprom. Nella tappa più impegnativa c'è stato movimento anche tra gli uomini di classifica, ma senza sortire effetti rilevanti, con Zana ancora al comando


Non c'è niente da dire, il blocco azzurro della Gazprom non perde occasione per mettersi in mostra e riscattare la situazione sicuramente poco allegra. Anche in questa Adriatica Ionica Race delle prime tre tappe già due hanno visto il successo di questi ragazzi che continuano, grazie alla nostra nazionale, a correre quanto basta per potersi togliere delle soddisfazioni che sanno di rivincita e riscatto e che soprattutto stanno permettendo loro di mettersi in mostra e strappare un contratto con società bellicamente non coinvolte per la prossima stagione. Intanto prosegue la lotta per la classifica generale, che vede invariate le prime posizioni anche se Tesfatsion, grazie agli abbuoni si è leggermente avvicinato a Zana.

La terza tappa dell'Adriatica Ionica Race 2022 misurava 141.3 km da Ferrara a Brisighella e proponeva un finale pieno di saliscendi. La fuga del giorno ha avuto serie difficoltà a prendere forma, ci sono stati molteplici tentativi nella prima ora (velocissima, a oltre 50 orari), anche molto interessanti; e solo dopo il km 70 (quindi a metà gara), sulle prime salitelle del percorso, sono riusciti a evadere in tre: in particolare ha destato interesse la presenza di Mikel Bizkarra (Euskaltel-Euskadi), ovvero il sesto della generale (con un ritardo di soli 50" dal leader Filippo Zana), mossosi insieme ad Alessandro Fancellu (Eolo-Kometa) e Alessandro Monaco (Giotti-Victoria) sulla salita di Mazzolano.

Il terzetto era troppo pericoloso perché potesse raggiungere grandi margini, è riuscito a mettere insieme 2' abbondanti ma la Bardiani-CSF a un certo punto si è impegnata a fondo per riavvicinare i battistrada, e più avanti ha trovato anche la collaborazione della Drone Hopper-Androni Giocattoli. I tre hanno resistito finché hanno potuto, intanto che il gruppo si selezionava sulle salite di Monte Casale, Via della Costa, e sono stati infine raggiunti all'inizio del Valico la Valletta, salita che ha lasciato al comando nove uomini a 15 km dalla fine: Lorenzo Fortunato (Eolo), Vadim Pronskiy (Astana Qazaqstan), Luca Covili, Henok Mulubrhan e Filippo Zana (Bardiani), Jefferson Cepeda e Natnael Tesfatsion (Drone Hopper), Giovanni Carboni (Nazionale Italiana) e Paul Double (Mg.K Vis-Color for Peace-VPM). In vetta, grazie ad un rallentamento dei primi, sono rientrati anche Fancellu e Marton Dina (Eolo), Edoardo Sandri (Cycling Team Friuli ASD), Davide Rebellin (Work Service Vitalcare Vega) e Joan Bou (Euskaltel), in compagnia dell'irriducibile Bizkarra.

Nel tratto più tecnico della discesa, a 14 km dal traguardo, Carboni ha forzato il ritmo e dopo poche curve è rimasto solo al comando; all'imbocco dell'ultima salita di giornata, il Passo di Colbane, aveva 20" su una coppia formata da Mulubrhan e Bou e 30" sul resto del gruppo. I due contrattaccanti sono stati rapidamente ripresi grazie ad un violento attacco di Pronskiy, che ha ottenuto l'effetto di far staccare nuovamente coloro che erano rientrati per ultimi sulla salita precedente. Un altro attacco di Pronskiy, seguito solo da Zana e Tesfatsion, ha ridotto il margine ad appena una decina di secondi. In vista dello scollinamento ha provato il primo allungo Tesfatsion, ma Zana non si è fatto sorprendere, motivo per cui il ritmo è nuovamente calato, favorendo il rientro di Cepeda, Covili, Fortunato e Double; tutto questo ha permesso a Carboni di guadagnare nuovamente terreno e imboccare la discesa con 25" di vantaggio sugli inseguitori. Dietro, in mezzo a scatti e controscatti, Paul Double è rimasto per alcuni km da solo all'inseguimento, venendo superato da Tesfatsion proprio sullo strappo finale.

Carboni arriva così solitario nel centro storico di Brisighella, mentre alle sue spalle Tesfatsion ha battuto Double e Zana per il secondo posto a 25"; subito dietro Pronskiy e Covili a 28", Mulubrhan a 33" e Cepeda a 38". Arriva poi Fortunato, caduto anche oggi nel finale e per questo accreditato con il tempo di Pronskiy. Infine Fancellu chiude la top10 a 1'26" battendo l'eterno Davide Rebellin, 11°.

Zana conserva dunque la maglia leader, perdendo qualcosa da Tesfatsion che con il secondo posto ha guadagnato 6" di abbuono e si trova adesso a 15". Sale a 30" il ritardo di Pronsky e a 42" quello di Covili. Seguono Cepeda a 56", Bizkarra scivolato a 1'55", Fortunato a 4'06", Sandri a 4'48", Double a 4'59" e Oliver Stockwell (CT Friuli) a 6'17".

Domani la quarta tappa porterà l'Adriatica Ionica Race 2022 da Fano a Sirolo sulla Riviera del Conero, 164.5 km con la doppia scalata a Poggio, salita irregolare e da prendere molto con le pinze; l'ultimo scollinamento è a 6 km dal traguardo, per cui sì: anche domani si farà un po' di classifica.
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Volevo fare lo scalatore ma non mi è riuscito; adesso oscillo tra il volante di un'ammiraglia, la redazione di questa testata, e le aule del Dipartimento di Beni Culturali a Siena, tenendo nel cuore sogni di anarchia.