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Nairo Quintana parla a ruota libera del prossimo Tour de France

22.06.2017 17:00
Nairo Quintana è pronto alla sfida. A 24 giorni di distanza dal secondo posto ottenuto al Giro d’Italia, lo scalatore colombiano sta rifinendo la preparazione in vista dell’imminente Tour de France. «Tutto sommato il bilancio del Giro è stato positivo» dichiara il capitano della Movistar »Siamo andati vicinissimi a centrare l’obiettivo ed abbiamo ottenuto un bel podio, frutto di un grande lavoro di squadra. Alcune cose non sono andate come volevamo, ma questo mi dà ancora più determinazione per raggiungere gli obiettivi prefissati».

Dopo la Corsa Rosa, Quintana ha trascorso una settimana lontano dalla bici per poi intraprendere alcuni giorni di riposo attivo. Soltanto dopo aver ricaricato completamente le batterie, è iniziata la vera e propria preparazione per il Tour: »Le ultime due settimane sono state molto intense» continua il colombiano «Il fatto di aver effettuato alcune ricognizioni sulle tappe alpine del Tour ha reso le cose ancor più difficili ma ciò è stato un bene».

L’approccio alla Grande Boucle, dunque, è praticamente completo: «Mi sento bene, dovrei andare più forte nei prossimi giorni e presentarmi alla partenza in ottima condizione» confessa il vincitore della Vuelta 2016 «Ma solo la strada saprà dire realmente come sto, d'altronde questa è stata una stagione particolare per me, tutto è diverso. È vero che in carriera mi è capitato di correre due grandi giri in una sola stagione, ma preparare Giro e Tour è molto diverso da ciò che ho fatto in passato».

Particolare attenzione è stata riposta sullo studio del percorso del Tour 2017: «L’obiettivo principale della prima settimana è quello di evitare qualsiasi problema ed arrivare alle prime montagne con uno 0-0 sui rivali». Prime insidie la Planche des Belle Filles e Jura, anche se il vero spartiacque della corsa saranno i Pirenei: «Le due tappe pirenaiche sono molto difficili, quella di Peyragudes è la più impegnativa per me».

Da qui potrebbe già delinearsi una classifica generale molto simile a quella finale, che verrà decisa sulle Alpi: «Lì si deciderà il podio, un aspetto importante sarà anche il meteo. Infine c’è la cronometro finale di Marsiglia su un percorso atipico in cui è presente una salita dove gli uomini di classifica dovranno spingere al massimo. Tuttavia, sento che chi arriverà alla crono in giallo avrà la vittoria assicurata».

Sugli avversari diretti per la conquista della maglia gialla, Nairo ha le idee chiare: «Il favorito numero uno rimane Chris Froome. Prepara sempre al meglio il Tour, sono sicuro che a luglio sarà al 100%». Attenzione anche a Richie Porte: «È sempre andato forte negli ultimi anni ed ha dimostrato grandi abilità. Poi ci sono anche Contador e Bardet, gli Orica Yates e Chaves e il duo Astana Aru-Fugslang». Da non sottovalutare nemmeno eventuali sorprese, «così come ho detto prima del Giro e della vittoria di Dumoulin».

Pedina fondamentale per il colombiano sarà il compagno di squadra Alejandro Valverde: «Avere Alejandro al mio fianco negli ultimi anni mi ha fatto diventare più forte. Quando è con me mi sento più sereno. Gli altri miei compagni non sono ancora stati confermati ma sono sicuro che avremo una grande squadra».
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