Ciclismo Giovanile

Il Giro Under23 è sempre più un vero Giro

19.02.2018 18:00

Cresce la corsa rosa per i giovani talenti: 10 giorni di gara con tante salite e una crono finale a inseguimento


Non diciamolo troppo forte perché le sette edizioni non disputate negli ultimi tredici anni devono invitare ad usare prudenza, ma il Giro d'Italia Under23 sembra essere sulla buona strada per conquistarsi un ruolo di corsa a tappe di riferimento della categoria almeno al pari del Tour de l'Avenir: oggi a Roma è stata presentata infatti la prossima edizione della corsa rilanciata l'anno scorso grazie all'interesse di Davide Cassani e dell'organizzazione della Nuova Ciclistica Placci 2013 e le novità sono decisamente interessanti con un percorso assolutamente degno di una gara a tappe di grande prestigio. Certo, ci si è voluti prendere anche qualche rischio (uno in particolare), ma quello può far parte del gioco.

Dieci giorni di gara, si parte con un prologo
Il Giro d'Italia Under23 2018 si disputerà dal 7 al 16 di giugno prossimi per un totale di dieci giorni di gara, ben tre in più rispetto all'anno scorso: in termini di lunghezza si pareggia già il conto con Tour de l'Avenir che si disputa anch'esso nell'arco di dieci giorni sebbene l'anno scorso in mezzo ce ne sia stato anche uno di riposo. Un'altra novità della corsa rosa dedicata ai giovani talenti è che la corsa prenderà il via con un breve prologo a cronometro: la partenza sarà ancora una volta in Emilia Romagna, dopo Imola nel 2017 stavolta sarà il turno di Forlì che già era stata una delle sedi di arrivo l'anno scorso e che poi ospiterà anche l'arrivo della prima tappa dedicata verosimilmente ai velocisti nonostante due gran premi della montagna di terza categoria, l'ultimo a 20 chilometri dall'arrivo.

Non mancano le salite vere nel percorso
Il percorso sarà ricco di frazioni capaci di esaltare le caratteristiche degli uomini più in forma e che potranno offrire quindi un bello spettacolo per i pubblico. La seconda tappa presenterà già un arrivo a Sestola, non durissimo ma che potrebbe portare subito a delle piccole differenze tra gli uomini che puntano alla classifica: il traguardo è posto a quota 1020 metri sul livello del mare dopo aver affrontare anche le salite di Sant'Antonio e Lama Mocogno. Una tappa di trasferimento verso Orio al Serio, ideale per assistere ad un arrivo in volata a ranghi compatti, condurrà il gruppo alla prima doppietta veramente impegnativa.

Lunedì 11 giugno la quarta tappa arriverà in cima al Passo Maniva, traguardo classico del defundo Brixia Tour e salita lunga circa 10 chilometri con una pendenza media del 7%; la lunga ascesa finale può fare una bella selezione e va segnalato che in precedenza i corridori scaleranno anche il più facile Passo Tre Termini che alla fine si farà sentire nelle gambe. Il giorno successivo invece ci sarà un vero e proprio tappone di alta montagna: il gruppo affronterà subito la salita di Corteno Golgi, ma anziché arrivare fino in cima tornerà indietro per la strada principale e affronterà prima il Passo del Tonale, poi la discesa verso Dimaro e quindi la salita finale verso Malghet Aut di Folgarida con gli ultimi 12 chilometri tutti all'insù tra cui gli ultimi tre su strada sterrata con pendenze anche al 15%.

Ad Asiago tappone in fotocopia al Giro prof
La sesta tappa con arrivo a Pergine Valsugana dovrebbe essere una frazione sulla carta interlocutoria visto dove si trova posizionata: se stessimo parlando del Giro d'Italia dei professionisti il pronostico sarebbe per una fuga da lontano di uomini non pericolosi per la generale, ma gli Under23 sono sempre pronti a dare battaglia ed un gran premio della montagna di terza categoria a 16 chilometri dall'arrivo dovrà invitare ancora a tenere gli occhi aperti. Attenzione, però, a non voler strafare perché subito il giorno dopo ci sarà un altro arrivo in salita Passo Xon e Passo Zovo precedono l'arrivo a Pian delle Fugazze dal versante vicentino che negli ultimi cinque chilometri presenta una pendenza media superiore all'8.5%.

Per gli scalatori puri ci sarà ancora un'occasione per scavare distacchi importanti: l'ottava tappa da Levico Terme ad Asiago sarà praticamente una fotocopia, almeno nelle fasi chiave, di quella del Giro d'Italia professionisti del 2017. Dopo 60 chilometri si transiterà del Caupo dove si imboccherà la lunghissima (quasi 25 km) ed irregolare salita del Monte Grappa, poi discesa, un breve tratto di pianura e quindi la strada tornerà a farsi impegnativa verso il gran premio della montagna di prima categoria di Foza. Come abbiamo avuto modo di vedere l'anno scorso, negli ultimi 15 chilometri di falsopiano avere buone gambe conterà tanto quanto essere nel gruppetto giusto per provare a guadagnare o limitare i danni a seconda delle situazioni.

Gran finale con la cronometro ad inseguimento
La giornata conclusiva di questo Giro d'Italia Under23 sarà in provincia di Treviso e si dividerà in due semitappe: in sé questa non sarà una novità perché anche l'anno scorso era prevista una giornata con il doppio impegno, anche se cadeva a metà percorso. La prima sfida del mattino sarà una breve tappa in linea di poco più di 75 chilometri con partenza da Conegliano Veneto ed arrivo a Valdobbiadene: percorso ondulato con le salite di San Daniele e Combai che darà un'occasione a chi, fuori dall'obiettivo classifica, vorrà provare a togliersi un'ultima soddisfazione in questo Giro.

Atto finale è invece quello che propone la novità maggiore, quella che senza dubbio attirerà su di sé la maggior parte delle discussioni. La corsa terminerà infatti con una cronometro di 21.2 chilometri con partenza e arrivo in cima al Muro di Ca' del Poggio: la particolarità di questa prova sarà dettata dal fatto che i migliori 20 della classifica generale gareggeranno ad inseguimento in base ai distacchi maturati in tutte le tappe precedenti, quindi la maglia rosa sarà la prima a partita seguita dal secondo, poi dal terzo e così via. In questo modo, il primo corridore a tagliare di quest'ultima tappa sarà anche il vincitore finale di questo Giro d'Italia Under23 senza bisogno di fare calcoli.

Questo formato arriva dagli sport invernali ed in particolare dallo sci di fondo, ma solo di recente si è iniziato a studiare la possibilità di applicarlo anche al ciclismo: l'anno scorso c'erano stati gli esempi della gara a squadre delle Hammer Series dove il finale fù molto avvincente, molto meno invece fù la prova ad inseguimento de La Course by Le Tour de France; in entrambi i casi, però, si trattava di corse non propriamente tipiche dei vari regolamenti UCI ed in cui era quindi più facile fare esperimenti, qui invece lo si proverà in una gara a tappe vera e propria e infatti gli organizzatori hanno già richiesto una deroga ad Aigle visto che bisognerà preparare un regolamento ad hoc per la prova. Per giudicare quest'innovazione dal punto di vista tecnico bisogna probabilmente aspettare qualche dettaglio in più, dal punto di vista spettacolare al momento possiamo solo dire che le potenziale affiché si assista ad un finale estremamente appassionante ci sono tutte, ma ovviamente tutto dipenderà anche dalla situazione di classifica perché potrebbe anche non succede nulla di rilevante.

L'elenco delle tappe
7/6, Prologo: Forlì (Cronometro, 4.7 km)
8/6, 1a tappa: Riccione-Forlì (137.7 km)
9/6, 2a tappa: Nonantola-Sestola (128.3 km)
10/6, 3a tappa: Rio Saliceto-Orio al Serio (160.8 km)
11/6, 4a tappa: Mornico al Serio-Passo Maniva (127.9 km)
12/6, 5a tappa: Darfo Boario Terme-Folgarida (125.6 km)
13/6, 6a tappa: Dimaro-Pergine Valsugana (121.7 km)
14/6, 7a tappa: Schio-Pian delle Fugazze (135.4 km)
15/6, 8a tappa: Levico Terme-Asiago (152 km)
16/6, 9a tappa (1a semitappa): Conegliano Veneto-Valdobbiadene (75.6 km)
16/6, 9a tappa (2a semitappa): Ca' del Poggio (Cronometro, 21.2 km)
Notizia di esempio
Strage di cani, l'ENPA chiede a Mauro Vegni di annullare il passaggio del Giro d'Italia da Sciacca