Ciclismo Giovanile

Presentato il percorso del Giro della Valle d'Aosta 2019: si torna a 6 tappe

05.02.2019 09:47

A distanza di quattro anni dall'ultima volta, il Giro della Valle d'Aosta 2019 tornerà ad essere disputato sulla distanza di sei giornate. La corsa più dura del panorama under 23, che si svolgerà dal 16 al 21 luglio prossimi, ha presentato ieri il percorso di gara, annunciando anche un ulteriore gradito di ritorno.

La partenza di martedì 16 sarà con il classico cronoprologo, stavolta però tutto tra le vie di Aosta. Mercoledì 17 spazio allo sconfinamento in Francia con la Sainte Foy Tarentaise-Saint Gervais Mont Blanc mentre giovedì 18 sarà il turno della Aymavilles-Valsavarenche, con il Giro che farà ritorno per la terza volta della sua storia nel Parco del Gran Paradiso.

Venerdì 19 verrà riproposta come nel 2018 la Antagnod-Champoluc con le grandi salite della Val d’Ayas a farla da padrone. Sabato 20 la frazione sarà interamente disputata in Svizzera, location che mancava dal 2014: la Orsières-Champex ricalcherà in parte il circuito del Mondiale 2020 di Martigny. Domenica la conclusione sarà con la tradizionale Valtourneche-Breuil Cervinia.

Queste le parole del presidente della Società Ciclistica Valdostana Riccardo Moret: «Nonostante le contingenze non facili, siamo felici di aver riportato a sei il numero delle tappe. Questo era uno degli obbiettivi che ci eravamo prefissati in sede di insediamento del direttivo e per il 2019 ci siamo finalmente riusciti. Tutto ciò è stato possibile grazie ad un notevole sforzo organizzativo che ci ha portato anche a stringere delle importanti sinergie con i “cugini” francesi e svizzeri. Il Giro della Valle d’Aosta diventa, anche nel suo tracciato, sempre più internazionale e la tappa in Svizzera, che percorrerà in parte il circuito iridato del 2020, rappresenta un fiore all’occhiello. Fondamentale, ovviamente, è anche il supporto dei comuni valdostani sedi di tappa, nuovi e riconfermati, che grazie al loro impegno fanno tornare a quattro le tappe sul nostro territorio. Un ringraziamento, infine, va alla Regione Valle d’Aosta e ai nostri partners privati che ci sostengono economicamente»

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