Professionisti

UAE Tour, la cronosquadre va alla Jumbo-Visma. Bene la Bahrain

24.02.2019 13:40

La prima edizione dell'UAE Tour, nato dalla fusione di Abu Dhabi Tour e Dubai Tour, si apre con una interessante cronometro a squadre di 16 km nell'isola di Al Hudayriat, lembo di terra collegato dal 2018 con un ponte (che presenta una pista ciclabile, elemento che lì rappresenta la normalità ma che in Italia continua ad essere trascurato) alla terraferma. Lunghi rettilinei caratterizzano la prova, con pochissime curve non secche che permetteranno ai venti team in gara di andare a tutta birra. Venti le squadre al via, con partenze intervallate di ben 5' fra una e l'altra.

La gara inizia con la Gazprom, la UAE non brilla
Ad aprire le danze alle 11.50 ora italiana (le 14.50 ora locale) è la Gazprom-RusVelo: i russi, guidati da Ildar Arslanov per la generale e con Alexander Porsev come sprinter, si esprimono in 17'46". L'altra formazione Professional invitata è il Team Novo Nordisk, i quali possono contare sul padovano Andrea Peron come ruota veloce: il team, composto da atleti affetti dal diabete, va in coda con 18'35".

Dopo i due sodalizi Professional invitati, è tempo di vedere all'opera le diciotto compagini del massimo circuito a cominciare da uno dei club più attesi, vale a dire i padroni di casa dell'UAE Team Emirates: con Gaviria e Kristoff per le volate, Costa, Martin e Ulissi per la generale, gli emiratini abbassano quanto visto, ma il loro 17'25" non essere facilmente battibile. E già subito la seguente formazione, la Mitchelton-Scott, va a posizionarsi provvisoriamente in testa: pur in una formazione rimaneggiata, Michael Albasini e soci salgono di colpi nella seconda parte e con 17'21" vanno al comando.

La EF va in testa, delude la Katusha. Sorprende la Dimension Data
Anche in questo caso, però, la leadership è quanto di più provvisoria: sulla scia di un inizio di stagione sopra le aspettative, la EF Education First conferma il bel momento e si issa al primo posto con 17'15". Un bel modo per Tejay van Garderen di approcciare questa nuova avventura. Ben sopra la sufficienza il giudizio per il Team Dimension Data: la squadra sudafricana di Mark Cavendish non dispiace affatto in 17'18". Un segnale che, forse, con le nuove bici BMC anche un roster non certo adatto per la prova (oltre al mannese, oggi impegnati Eisel, Gebreigzabhier, Janse van Rensburg, Kreuziger, Meintjes e Thomson, non certo specialisti) può disimpegnarsi al meglio. Il tutto considerando una foratura che ha coinvolto Kreuziger; chapeau, dunque.

Il tempo fatto segnare dall'ex MTN viene pareggiato dalla Bora Hansgrohe: per la verità, Davide Formolo e compagni vanno davanti per questioni di centesimi, ma poco cambia. Buona, dunque, anche la loro esibizione. Non altrettanto si può dire per il Team Katusha Alpecin: Marcel Kittel, Ilnur Zakarin e soci disputano una prova sotto le loro potenzialità e con 17'34" vanno nelle retrovie. Fa ancor peggio l'AG2R La Mondiale che, senza l'infortunato della vigilia Latour, poggia le speranze di ben figurare su Tony Gallopin: i savoiardi con 17'43", però, non fanno onore alle proprie ambizioni.

Super Bahrain, la Jumbo-Visma svetta
Grande prestazione, invece, per la Bahrain Merida: partiti e arrivati a tutta, i rossi abbattono il muro dei 17' con un eccellente 16'58". Non poteva esserci modo migliore per Vincenzo Nibali per approcciare il 2019; l'aiuto di specialisti come Dennis, Sieberg e Tratnik è stato fondamentale per far stampare un tal tempo. Nonostante questa super gara, per gli uomini di Copeland la leadership svanisce già con la formazione seguente; ma non si tratta di un club qualunque quanto, forse, la grande favorita della vigilia. Il Team Jumbo-Visma, con passistoni quali Martin e Van Emden, rifila 7" all'intermedio alla Bahrain e prosegue nel suo incedere: con Primoz Roglic a transitare per primo, i gialloneri si esprimono in 16'49", alla strepitosa media di 57 km/h.

È la squadra plurivittoriosa del 2019, ma l'Astana Pro Team è qui con un roster forte ma non irresistibile. Soprattutto nell'esercizio complessivo i kazaki sono in difficoltà e la chiusura con qualche patema in 17'33" è emblematico. Parte forte il Movistar Team, cercando anche la doppia fila, ma gli spagnoli non riescono a replicate il tempo della Jumbo: intendiamoci, per Alejandro Valverde e compagni il 17'07" è validissimo in chiave classifica generale. Più che discreta la Groupama-FDJ di David Gaudu in 17'18" mentre la maggior delusione di giornata è la Trek-Segafredo: gli statunitensi di Richie Porte vanno al rallentatore ed esibendosi in 17'32" chiudono la giornata con l'amaro in bocca.

Sky bene ma non benissimo, Sunweb sugli scudi. Ma la vittoria è giallonera, Roglic primo leader
Pur piena di passistoni, la Lotto Soudal di Caleb Ewan fatica e con 17'34" conclude la sua prova. Ottima, invece, la crono del CCC Team: sfruttando la tradizione di squadra in questo tipo di gare, i polacchi di Alessandro De Marchi si posizionano al quarto posto provvisorio in 17'13". Vengono, gli arancioni, subito superati dal Team Sky che, però, non impressiona affatto: con 6" all'intermedio di ritardo, i britannici di Michal Kwiatkowski e Gianni Moscon sono terzi con 17'03". Data la qualità della rosa, però, ci si aspettava di più.

La Jumbo-Visma trema quando parte il Team Sunweb: sfruttando le solite, impressionanti trenate di Tom Dumoulin, i tedeschi fanno segnare il miglior intermedio per 2". Ma nel prosieguo dell'esercizio non riescono a tenere la medesima andatura, fermando il cronometro in un comunque ottimo 16'56" che vale la seconda piazza. La ventesima e ultima squadra a partire è la Deceuninck-Quick Step: pur senza i grossi specialisti, i belgi di Elia Viviani e dell'attesissimo Remco Evenepoel si posizionano in maniera più che discreta con 17'15".

Vince dunque il Team Jumbo Visma con 16'49", rifilando 7" al Team Sunweb e 9" alla Bahrain Merida. Seguono Team Sky a 14", Movistar Team a 18", CCC Team a 24", Deceuninck-Quick Step e EF Education First a 26", Bora Hansgrohe, Team Dimension Data e Groupama-FDJ a 29", Mitchelton-Scott a 32", UAE Team Emirates a 36", Trek-Segafredo a 43", Astana Pro Team a 44", Lotto Soudal e Team Katusha Alpecin a 45", AG2R La Mondiale a 54", Gazprom-RusVelo a 57" e Team Novo Nordisk a 1'46".

e la maglia rossa di leader va sulle spalle di Primoz Roglic. Domani spazio a una frazione totalmente pianeggiante di 184 km ad Abu Dhabi, nella quale i velocisti avranno modo di darsi battaglia.

Notizia di esempio
Fedeli blesses the rain down in Africa