Professionisti

Tour de Slovénie, prima tappa a Bennett. 2° Colbrelli, 4° Ferrari, 5° Canola

15.06.2017 15:27

Con la Capodistria-Kocevje di 159.4 km si è aperta l'edizione 2017 del Tour de Slovénie. La frazione inaugurale, dedicata ai velocisti, è stata caratterizzata da una fuga di nove elementi. Presenti il ceco Tomas Buchacek (Elkov-Author), l'austriaco Matthias Krizek (Tirol Cycling Team), gli sloveni Andi Bajc (Amplatz-BMC), Jan Bozic (Adria Mobil), Ziga Jerman (Rog-Ljubljana), Primož Obal (Nazionale slovena) e gli italiani Nicola Bagioli (Nippo-Vini Fantini), Luca Pacioni (Androni Giocattoli) e Niccolò Salvietti (Sangemini-MG.KVis).

Il plotone ha lasciato subito spazio, permettendo loro di transitare al km 20 con 4' di vantaggio; nell'unico gpm di giornata, a Crni Kal (km 18), Pacioni ha avuto la meglio grazie al colpo di reni su Jerman. Il romagnolo si garantisce così di indossare la speciale maglia blu al termine della tappa.

Al traguardo volante di Lipica (km 45.3) è il giovanissimo Jerman (classe '98) che passa per primo su Buchacek e Bagioli. Dopo aver concesso fino a 5' di margine, il gruppo inizia il lento ma inesorabile recupero. Tra le formazioni più attive vi è la Wilier Triestina-Selle Italia, tutta concentrata su Jakub Mareczko.

Ai meno 50 km il gap è di 2'30", che scende a 1'10" ai meno 25 km, lì dove è posto il traguardo volante di Ribnica (km 134.7); anche in questo caso è Jerman che riesce a passare per primo. In questa località si registra una caduta senza conseguenze per Krizek; l'ex Liquigas si rialza senza problemi. Ed è proprio lui che, ai meno 13 km, continua l'azione, mentre i compagni di fugasi lasciano riprendere.

L'austriaco rimane in avanscoperta fino ai meno 8 km, quando il gruppo inizia a lavorare alacremente per lo sprint. Dopo un primo passaggio sotto il traguardo ai meno 5 km, le squadre si danno battaglia; all'ultimo km sono Bahrain Merida e Bora-Hansgrohe che entrano in testa.

Attorno ai meno 500 metri c'è una brutta caduta attorno alla venticinquesima posizione, probabilmente causata da un atleta andato ad incocciare con i cartelloni pubblicitari, non posizionati al meglio. A terra vanno una dozzina di elementi; i più sofferenti paiono il sudafricano Jacques Janse van Rensburg (Team Dimension Data), che si teneva la clavicola, e il comasco Davide Orrico (Sangemini-MG.Vis), portato in ospedale per accertamenti.

Lo sprint viene lanciato da Sonny Colbrelli attorno ai 200 metri; il bresciano viene però superato da Sam Bennett (Bora-Hansgrohe), che coglie la seconda affermazione stagionale. Secondo posto per Colbrelli (Bahrain Merida), che per pochi millimetri ha la meglio sul padrone di casa Luka Mezgec (Orica-Scott).

Quarta posizione per Roberto Ferrari (UAE Team Emirates) mentre quinto è Marco Canola (Nippo-Vini Fantini). A seguire lo sloveno Marko Pavlic (Nazionale slovena), il serbo Dusan Rajovic (Adria Mobil), Andrea Palini (Androni Giocattoli) ottavo, il polacco Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) e il britannico Mark Cavendish (Team Dimension Data), al rientro dopo i problemi di salute.

Domani probabilissima nuova volata a Lubiana, al termine dei 169.9 km previsti.

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