Professionisti

Venti le squadre al via del Tour of the Alps: ben 9 sono World Tour

25.01.2018 18:14

Gli organizzatori del Tour of the Alps hanno svelato stamani, nel corso di una conferenza stampa organizzata a Seefeld, sede nel fine settimana della tappa tirolese della Coppa del Mondo di combinata nordica, l'identità delle formazioni che prenderanno parte all'appuntamento in programma dal 16 al 20 aprile.

Sono 20 i team in gara e ben 9 di categoria World Tour, record assoluto per la manifestazione. Spazio a AG2R La Mondiale, Astana Pro TeamBahrain MeridaBora Hansgrohe, Groupama-FDJ, Team Dimension Data, Team LottoNL-Jumbo, Team Sky e UAE Team Emirates.

8 invece le Professional, vale a dire Androni Giocattoli-Sidermec, Bardiani CSF, CCC Sprandi Polkowice, Euskadi Basque Country-Murias, Gazprom-RusVelo, Israel Cycling Academy, Nippo-Vini Fantini-Europa Ovini e Wilier Triestina-Selle Italia. Completano il quadro le Continental austriache Team Felbermayr-Simplon Wels e Tirol Cycling Team nonché la nazionale italiana.

Tra i nomi già annunciati al via dagli organizzatori vi sono Fabio Aru, George Bennett, Miguel Ángel López, Louis Meintjes, Thibaut Pinot e Domenico Pozzovivo.

Queste le parole di Giacomo Santini, presidente del GS Alto Garda: «Siamo orgogliosi di presentare un elenco di squadre così prestigioso, e non vediamo l’ora di assistere al grande spettacolo che sapranno portare sulle nostre strade. Le grandi squadre hanno espresso il loro interessamento per la nostra corsa con anticipo ancora maggiore che in passato, e siamo particolarmente soddisfatti di poter accogliere numerosi team alla loro prima esperienza al Tour of the Alps. Crediamo di aver compiuto un ulteriore salto in avanti».

Santini prosegue: «Anche l’anno passato, il Tour of the Alps ha dimostrato di essere l’occasione perfetta per i pretendenti al Giro d’Italia per mettersi alla prova, e dare l’ultima rifinitura alla loro condizione: non è un caso che tutti i grandi protagonisti del TotA abbiano poi recitato ruoli importanti anche al Giro. Se non fosse stato per l’incidente del Blockhaus, chissà se Dumoulin sarebbe riuscito a tenersi alle spalle Geraint Thomas. E naturalmente, a tutti noi sarebbe piaciuto scoprire cosa avrebbe saputo fare Michele Scarponi, chiamato ad indossare ancora una volta i gradi di capitano. Ecco perché sono convinto che anche stavolta vedremo un gran numero di campioni schierati al via di Arco».

 

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