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Quintana: «Mi son dovuto fermare, ho rotto entrambe le ruote»

07.07.2018 18:15

Tour de France, le dichiarazioni dopo la tappa di Fontenay le Comte. Gaviria: «È un sogno diventato realtà, lo dedico a Keisse»


FERNANDO GAVIRIA (Quick Step Floors)
«In questo giorno così speciale per me non posso ovviamente che rivolgere un pensiero a Iljo Keisse (costretto a rinunciare al Tour per un infortunio, ndr), amico di tanti allenamenti. Questo successo è anche per lui, so che per essere qui con noi avrebbe fatto di tutto. Ringrazio la squadra e tutti i miei compagni per avermi aiutato a tramutare un sogno in realtà»

PETER SAGAN (Bora Hansgrohe)
«Il Tour è partito con una tappa pianeggiante e veloce. I ragazzi hanno fatto un lavoro eccellente sin dall'inizio e nei nervosi km finali hanno protetto me e Rafal Majka da ogni tipo di problema, riuscendo ad evitare ogni caduta. Mi sento bene e ho preso un secondo posto, risultato che ci sta. Questo è solamente l'inizio di una corsa lunga qual è il Tour de France»

RICHIE PORTE (BMC Racing Team)
«Tutti erano nervosi e in tanti favoriti hanno perso terreno, fra cui Quintana che è arrivato dopo il mio gruppo. Questo è il Tour. Pedalavo vicino a Damiano Caruso: io non sono caduto per un pelo, lui invece sì. Non sono riuscito a capire cosa sia accaduto davanti a noi anche se con tutte queste rotonde e deviazioni è facile avere questi problemi. Non è il modo in cui volevo iniziare ma bisogna guardare avanti e alle prossime giornate»

CHRIS FROOME (Team Sky)
«Ci sono state diverse cadute quest'oggi, fatto normale all'inizio di un grande giro. Purtroppo anche questo fa parte del gioco. Eravamo nel lato destro nell'avanguardia del gruppo quando è avvenuta la caduta. Fortunatamente non ho avuto alcun problema e sto bene, i ragazzi hanno dato il massimo per farmi perdere meno tempo: davanti, ovviamente, erano a tutta per preparare la volata agli sprinter. Per arrivare a Parigi rimane, ovviamente, tanta strada da percorrere»

NAIRO QUINTANA (Movistar Team)
«Ho preso il cordolo di uno spartitraffico a circa 3.7 km dal traguardo ed entrambe le ruote si sono rotte. Era impossibile poter continuare in quella situazione, mi sono dovuto forzatamente fermare. Purtroppo le corse sono anche queste: non ci resta che continuare a lavorare»

VINCENZO NIBALI (Bahrain Merida)
«È stata la classica tappa di apertura del Tour de France con una lunga fuga partita sin da subito e ripresa attorno ai 10 km dall'arrivo. Da quel momento in poi è nata una frazione diversa con gli sprinter e gli uomini di classifica lottare per le posizioni migliori. Ho fatto fatica a rimanere davanti per evitare rischi maggiori ma ne è valsa la pena»
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