Il gruppo del Giro d'Italia 2023 © Giro d'Italia
Giro d'Italia

Giro d'Italia 2024, il punto della situazione sulla startlist

A meno di un mese dal via il campo partenti della Corsa Rosa è già ben delineato. Pogacar sarà la stella e gli sfidanti scarseggiano; presenti invece numerosi velocisti di spicco

11.04.2024 18:50

Manca ormai meno di un mese all’inizio della 107esima edizione del Giro d’Italia, e l’attesa per la Corsa Rosa cresce di giorno in giorno. E mentre gli appassionati si godono le ultime classiche primaverili, squadre e corridori hanno già da tempo pensato ai programmi per i grandi giri stagionali, definendo i roster di ciascun grand tour. Andiamo quindi a passare in rassegna il resoconto completo delle notizie riguardo alle partecipazioni al prossimo Giro d’Italia, suddividendole squadra per squadra. 

Come appariva chiaro già dall’inverno, l’edizione 2024 avrà in Tadej Pogacar il faro della corsa, e purtroppo la netta superiorità (sulla carta) dello sloveno ha fatto disperdere i possibili sfidanti, che si presenteranno al via di Torino in numero ridotto rispetto alle ultime annate. Saranno presenti in abbondanza, invece, velocisti di primo piano, che renderanno gli sprint di questa edizione di altissimo livello. Infine, c'è grande delusione per la rinuncia forzata di colui che doveva essere il secondo faro della gara, vale a dire Wout Van Aert. Il fuoriclasse belga avrebbe esordito e animato la corsa com'è solito fare, ma le conseguenze della caduta di fine marzo non gli consentono di schierarsi al via.

Il punto squadra per squadra

ALPECIN-DECEUNINCK
Kaden Groves guiderà nuovamente la squadra belga nelle volate, probabilmente attorniato dai fedelissimi componenti del treno come Edward Planckaert e Robbe Ghys. Fatta eccezione per gli sprint e le classiche, la Alpecin continua a dimostrarsi formazione piuttosto debole e poco variegata, e nei classici 2/3 elementi più votati alle fughe in montagna troveremo ancora il trentino Nicola Conci.

BAHRAIN-VICTORIOUS
La grande varietà di soluzioni per i grandi giri della formazione bahreinita consente anche quest’anno di schierare al via una buona selezione. A guidarla ci saranno il veterano Damiano Caruso ed il giovane Antonio Tiberi. Il duo italiano può ambire verosimilmente ad una top5 finale, mentre non è ancora chiaro se ci sarà la presenza di un terzo leader com’è stato nelle ultime edizioni, ed in questo caso si tratterebbe di uno tra Jack Haig e Santiago Buitrago, che non hanno ancora reso pubblici i propri programmi. Sarà invece sicuramente al via a caccia di una tappa Wout Poels, così come altri scalatori puri come Tørstein Traeen e Rainer Kepplinger.  

 

BORA-HANSGROHE
La formazione tedesca è come sempre molto chiara ad annunciare le scelte dei propri capitani, e così è stato anche quest’anno, anche se alcune decisioni possono far storcere il naso agli appassionati. Si è scelto infatti di ammassare tutti i capitani del team in Francia a supporto di Primoz Roglic, mentre al Giro sono previsti Daniel Martínez, Emanuel Buchmann e Lennard Kämna. Quest’ultimo però vede la propria partecipazione del tutto improbabile, visto il grave incidente di cui è stato vittima. Il buonsenso potrebbe far pensare che uno dei pesi massimi schierati al Tour si potrebbe riconvertire sul Giro come serio candidato per il podio, ma anche questa soluzione è altamente improbabile. Per le volate invece confermato il forte duo composto da Sam Welsford e Danny Van Poppel.

 

DECATHLON-AG2R
A differenza delle scorse annate, la formazione francese si prepara a schierare una formazione ambiziosa e strutturata. Capitano sarà Ben O’Connor, che sembra aver ritrovato la pedalata giusta dopo due anni sottotono e si candida come serio contendente al podio finale. Con il ruolo di luogotenente e capitano in seconda ci sarà il solito Aurélien Paret-Peintre, e sulle salite troveremo in azione anche il fratello Valentin Paret-Peintre e Larry Warbasse. Sul fronte dei battitori liberi è invece possibile la presenza di buoni elementi come Dorian Godon e Bastien Tronchon, mentre facilmente le volate, specialmente quelle ristrette, saranno nuovamente terreno per Andrea Vendrame.

 

EF EDUCATION-EASYPOST
La formazione statunitense affiderà nuovamente la leadership della corsa rosa al britannico Hugh Carthy, che nelle ultime edizioni si è assestato su prestazioni da top10. Ci saranno poi validi elementi per le fughe, come Simon Carr, Andrea Piccolo e Michael Valgren, quest’ultimo corridore di spessore che sembra tornato su buoni livelli dopo un grave infortunio. Visto il percorso di avvicinamento si può ipotizzare poi una partecipazione di Esteban Chaves, che ha ormai abbandonato da tempo ogni velleità di classifica generale.

 

GROUPAMA-FDJ
Ad inizio anno le scelte della formazione francese avevano fatto discutere, e per il Giro era prevista la presenza con i gradi del capitano del semi-sconosciuto Laurence Pithie. A distanza di qualche mese la situazione interna alla squadra non è cambiata, è invece mutata molto la conoscenza di questo grande talento neozelandese, recentemente in bella mostra nelle corse del nord. Se Pithie guiderà il team nelle volate e nelle tappe vallonate, ben poco si sa sul resto della selezione, che potrebbe comprendere diversi giovani promettenti in cerca di gloria nelle fughe.

 

INEOS GRENADIERS
La formazione britannica punterà forte sul Giro com’è sempre accaduto in anni recenti, e negli scorsi mesi è stata pubblicata una long-list di 10 corridori candidati a prendere il via da Torino. È sicura la presenza dei capitani Geraint Thomas e Thymen Arensman, così come del padrone di casa Filippo Ganna, mentre più incertezza resta sui rimanenti 5 nomi. Dovrebbe esserci il norvegese Tobias Foss, con il ruolo di importante supporto in montagna per i leader, così come non dovrebbe mancare l’espertissimo duo di gregari composto da Ben Swift e Salvatore Puccio. I restanti 2 posti saranno poi combattuti tra Ethan Hayter, Jonathan Narvaez e Magnus Sheffield, tutti corridori di assoluto spessore. Nelle scorse settimane, infine, sembrava presentarsi la possibilità di una presenza di Egan Bernal, tornato di recente su buoni livelli dopo il terribile incidente del 2022, ma nulla ha più dato seguito ai primi rumors e la pista sembra essersi raffreddata.

 

LIDL-TREK
I piani svelati ad inizio stagione sono stati stravolti anche per questa formazione in continua crescita. L’uomo di punta annunciato al via, ovvero Giulio Ciccone, deve rinunciare per il secondo anno di fila alla corsa di casa, e non pare che ci sia la volontà di sostituirlo con un altro capitano per la classifica generale. Chi ci sarà sicuramente è invece Jonathan Milan, che stupì tutti lo scorso anno e sarà scortato da un ultimo uomo d’eccezione come Simone Consonni. Spera di essere della partita anche Jasper Stuyven, che deve ancora riprendersi da un infortunio, mentre i ruoli di gregariato saranno affidati ai soliti Jacopo Mosca e Dario Cataldo. Tornerà a due anni di distanza Juan Pedro López, che potrebbe centrare una top10 finale, mentre Andrea Bagioli esordirà al Giro a caccia di una vittoria di tappa. 

 

MOVISTAR
Saranno volti ben noti a guidare la selezione nelle 3 settimane di corsa. Se per le volate ci sarà il solito Fernando Gaviria, che spera in un colpaccio per risollevare una carriera in fase calante, sulle salite c’è curiosità per il ritorno di Nairo Quintana, che spera di entrare nella top10 finale dopo un anno di stop. Ad accompagnare Gaviria negli sprint ci sarà l’espertissimo Davide Cimolai, mentre dovrebbero essere presenti anche Lorenzo Milesi e lo statunitense Will Barta.

 

SOUDAL-QUICK-STEP
Non ci sono ambizioni di classifica, ma la voglia di riscatto è comunque alta per la formazione belga, che avrà in Julian Alaphilippe e Tim Merlier i fari della selezione. Il francese esordirà alla corsa rosa dopo una primavera in rialzo alla ricerca di un successo di tappa, il velocista invece è tornato a macinare vittorie con un treno consolidato, e lo scorso anno non ha preso parte ad alcun grande giro. Sarà lui una delle stelle della grande battaglia tra le ruote veloci. Dovrebbe esserci inoltre Mauri Vansevenant, talento belga per le salite che nell’ultimo biennio ha faticato a trovare risultati di spicco. 

 

DSM
Salvo correzioni e cambiamenti dell’ultimo minute, gli 8 uomini della formazione olandese si conoscono già da tempo. Le grandi ambizioni permettono di separare la selezione tra un blocco che curerà la classifica generale ed un altro rivolto agli sprint. Capitano della formazione sarà Romain Bardet, che avrà a proprio supporto validi scalatori come Chris Hamilton, Max Poole e Matt Dinham. La presenza di questi ultimi due è però in dubbio per via di infortuni, e un possibile sostituto sarebbe Kevin Vermaerke. Il gruppo degli sprint lavorerà attorno a Fabio Jakobsen ed è composto dai passisti Timo Roosen e Julius Van den Berg e dal giovane sprinter Tobias Lund Andresen, che per l’occasione vestirà i panni dell’ultimo uomo.

 

JAYCO-ALULA
La formazione Australiana conferma nel ruolo di capitano la sorpresa della scorsa edizione, vale a dire l’irlandese Eddie Dunbar, giunto settimo nel 2023 ma per lunghi tratti ancorato al quarto posto. Al suo fianco sarà co-capitano Luke Plapp, anch’egli libero di giocarsi le proprie carte dopo l’esperienza alla Ineos. Ci saranno poi gli italiani Filippo Zana ed Alessandro De Marchi, e soprattutto per il primo le ambizioni sono alte. Infine, torna a giocarsi le volate Caleb Ewan, che avrà in Max Walscheid la guida per gli affollati sprint di questa edizione.

 

VISMA-LEASE A BIKE
La formazione olandese ha comunicato già a fine gennaio gli 8 membri della propria formazione, ma la recente situazione infortuni ha complicato non poco le scelte. La situazione più scottante riguarda ovviamente Wout Van Aert, costretto al forfait, al suo posto esordirà il campione europeo Christophe Laporte. Altri fari della formazione saranno poi il giovane leader per la generale Cian Uijtdebroeks e lo sprinter Olav Kooij. Nel ruolo di gregari e battitori liberi ci saranno poi i vari Edoardo Affini, Robert Gesink, Jan Tratnik e Attila Valter, mentre deve dare forfait il luogotenente e co-capitano Wilco Kelderman, sostituito dal solito Koen Bouwman.

 

UAE TEAM EMIRATES
Tadej Pogacar è la stella di questa edizione del Giro, e nonostante sulla carta i seri rivali per la vittoria finale scarseggino, lo sloveno avrà a disposizione 5 uomini della selezione, ma la perdita di Jay Vine per un grave infortunio dovrà essere rimpiazzata al meglio dal team. Gli uomini di Tadej saranno il passista Mikkel Bjerg, lo sloveno Domen Novak e i fidati e solidi scalatori Rafal Majka e Felix Großschartner. Ci sarà poi spazio anche per un velocista, ovvero il colombiano Juan Sebastián Molano, che avrà in Rui Oliveira il proprio ultimo uomo. L’ottavo ed ultimo elemento non è ancora stato reso noto, ma è facile pensare che per sostituire Vine si possa portare un corridore dalle caratteristiche simili, ovvero votato alle grandi montagne.

 

Altre selezioni e Wild-Card

Raggruppiamo in questa categoria le squadre di cui ci sono ancora poche notizie, oppure che sembrano intenzionate a presentarsi al via senza nomi altisonanti e particolari ambizioni. L’Astana dovrebbe schierare una formazione simile al recente passato, con gli italiani Simone Velasco, Christian Scaroni e Lorenzo Fortunato, quest’ultimo con ambizioni di top10. Le e francesi Cofidis ed Arkéa-B&B Hotels non avranno invece grossi nomi da schierare, puntando sulle fughe e su ruote veloci. Alcuni nomi papabili sono Benjamin Thomas, Milan Fretin e Simon Geschke per la Cofidis ed Ewen Costiou con Amaury Capiot tra i bretoni. Uno sprinter ambizioso accentrerà poi la Intermarché-Wanty, ovvero il belga Gerben Thijssen, che ha già espresso il desiderio di arrivare sino a Roma.

Oltre alle italiane VF Group-Bardiani-CSF-Faizanè e Polti-Kometa, la Israel-PremierTech sarà capitanata da Mike Woods, mentre la Tudor avrà negli italiani Matteo Trentin ed Alberto Dainese i propri fari, con Michael Storer in grado di mettersi in bella mostra sulle montagne.

© Giro d'Italia
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