Grace Brown vince la Liegi-Bastogne-Liegi 2024 su Elisa Longo Borghini ©ASO
Donne Élite

Grace Brown chiude il conto con la Liegi, per Elisa Longo Borghini resta aperto

La campionessa italiana è l'anima della corsa, ma nel finale viene beffata dall'australiana, che trova finalmente la vittoria dopo due secondi posti. Terza Demi Vollering

21.04.2024 18:21

Aveva il classico conto in sospeso con la Doyenne Grace Brown. Dopo i due secondi posti del 2020 e 2022, l'edizione 2024 della Liegi-Bastogne-Liegi femminile ha finalmente premiato l'australiana della FDJ-SUEZ: per lei è arrivata oggi la vittoria più importante tra le venti ottenute finora, in una carriera già non priva di soddisfazioni quali il Santos Tour Down Under dello scorso anno e la Brugge-De Panne del 2020. La trentunenne ha coronato una fuga di 68 chilometri che sembrava sfumata quando, dopo la Roche-aux-Faucons, sul gruppo in testa alla corsa, composto da lei, Elise Chabbey e Kim Cadzow, è rientrato un altro terzetto con  le stesse corritrici che domenica si sono giocate la Freccia Vallone, ovvero Elisa Longo Borghini, Katarzyna Niewiadoma e la campionessa dei Paesi Bassi Demi Vollering. Brown non si è però data per vinta e pur con una condotta di gara sparagnina è riuscita ad aver ragione del sestetto che si è giocato la vittoria.

A farne le spese è stata Elisa Longo Borghini: la campionessa italiana veniva da una campagna delle classiche dove aveva mostrato una condizione smagliante, rivincendo addirittura il Giro delle Fiandre, e ottenendo il successo alla Brugge De Panne, oltre che un buon terzo posto alla Freccia Vallone di mercoledì: per poter essere oggi al 100% la verbanese aveva rinunciato anche alla Parigi-Roubaix. ELB ha corso da favorita, prendendo in mano la corsa appena Lucinda Brand, che era nella fuga insieme a Brown, non è stata in grado di dare la garanzia di poter stare con le prime, e si è mossa in prima persona prima con un'accelerazione sulla Côte de Forges (la classica passata per saggiare le gambe delle rivali) e poi dando il la all'azione decisiva sulla Roche-aux-Faucons, che ha permesso al trio di cui sopra di riportarsi sulle prime. Non paga, ha cercato di lasciare sul posto Demi Vollering appena la vincitrice del Tour ha commesso un passo falso, e infine è andata a chiudere su Chabbey quando l'elvetica ha cercato di sorprendere il gruppo che si giocava la volata. La verbanese aveva vinto la battaglia di gambe e nervi contro tutte le avversarie, eccetto una, Grace Brown, che sull'ultima salita sembrava veramente al limite, eppure ha saputo estrarre dal cilindro la volata della vita. Per Longo Borghini si tratta del terzo podio dopo il secondo posto dell'anno scorso e il terzo del 2021.

Liegi-Bastogne-Liegi femminile 2024, la cronaca della corsa

La Liegi-Bastogne-Liegi femminile 2024 è stata in realtà, come nelle precedenti edizioni, una Bastogne-Liegi, vista la partenza da Bastogne e arrivo a Liège dopo 153 km. Negli ultimi cinquanta chilometri la sequenza delle côtes prevedeva la Côte de Desnie, la Côte de la Redoute, la Côte de Forges e la Côte de la Roche-aux-Faucons, prima dello strappo di Boncelles, posto ai -10 dall'arrivo.

Dopo un primo tentativo di due corritrici, Sarah Gigante (AG Insurance-Soudal) ha preso vantaggio dopo venti chilometri. Nessuno ha provato a inseguire l'australiana, tanto che dopo una decina di chilometri il suo vantaggio era già di due minuti e mezzo, finché prima  Anne Knijnenburg (VolkerWessels ) e poi Stina Kagevi (Coop-Repsol) hanno cercato di riportarsi su di lei. Sono partite poi in contrattacco Kim Cadzow (EF Education-Cannondale) e Sara Martín (Movistar), riportandosi su Kagevi, che si è poi staccata per essere ripresa ai -83, mentre Cadzow e Martín hanno avuto la sua stessa sorte pochi chilometri dopo.

Sarah Gigante in fuga solitaria ©Sarah Gigante Fanclub via IG
Sarah Gigante in fuga solitaria ©Sarah Gigante Fanclub via IG

Una volta riprese, Elise Chabbey (Canyon//SRAM Racing) ha dato il via a un nuovo contrattacco, poi seguita da Lucinda Brand (Lidl-Trek), Eva van Agt (Visma | Lease a Bike), Mischa Bredewold (SD Worx-Protime), Grace Brown (FDJ-SUEZ), Mikayla Harvey (UAE ADQ),  Flora Perkins (Fenix-Deceuninck), e poi nuovamente da Kim Cadzow: le otto hanno recuperato in 15 km i 3' che aveva Gigante quando sono partite, riportando poi il vantaggio ai 3' di prima all'attacco della Redoute, ai -35 circa. Qui Brand ha dato i primi segnali di cedimento, tanto nel gruppo inseguitore la sua compagna Ellen van Dijk, triplice campionessa del mondo contro il tempo, ha preso l'iniziativa aumentando l'andatura.

Anche Julie Bego (Cofidis) nel frattempo aveva cercato a lungo di rientrare sulle nove in fuga, raccogliendo Mikayla Harvey, la prima del gruppo di testa a cedere sulla Redoute. Anche Van Agt, Bredewold, Brand, Perkins e Gigante hanno perso le ruote di Chabbey, Brown e Cadzow. Dietro il gruppo si era nuovamente rialzato: solo sulla Côte de Forges Silvia Persico (UAE ADQ) ed Elisa Longo Borghini (Lidl-Trek), hanno tentato una nuova accelerazione, ma senza dare continuità all'azione. Nel primo gruppo inseguitore Perkins e Gigante hanno invece colto di sorpresa le tre neerlandesi (Van Agt, Bredewold e Brand), che si sono fatte riassorbire dal gruppo, che era già rientrato su Bego e Harvey.

Prima della Roche-aux-Faucons anche Perkins e Gigante hanno ceduto all'inseguimento della Lidl-Trek, dove era molto attiva Shirin van Anrooij: ai piedi della salita il vantaggio del terzetto di testa era appena sotto il minuto. Sulle prime rampe della RAF Chabbey e Brown hanno staccato Cadzow, ma la neozelandese è poi rientrata in cima.

ELB è una leonessa, ma in volata trova Brown

A metà salita Elisa Longo Borghini ha sferrato un affondo deciso: hanno risposto all'attacco Katarzyna Niewiadoma (Canyon//SRAM Racing), Riejanne Markus (Visma | Lease a Bike) e Demi Vollering (SD Worx-Protime). Markus ha presto dovuto cedere, mettendosi a disposizione di Marianne Vos (Visma | Lease a Bike) che non era stata in grado di seguire le tre migliori. Allo scollinamento Longo Borghini, Vollering e Niewiadoma avevano circa tenta secondi di ritardo, ma sono pian piano rientrate sul gruppo di testa. Il ricongiungimento non è però stato indolore: prima dei -6 Vollering, infastidita dalla poca collaborazione di Niewiadoma (che del resto nel gruppo di testa aveva la compagna Elise Chabbey), le ha lasciato un buco appena ELB si è riportata sulle ruote del terzetto di testa. La polacca però non ha voluto chiudere subito, così sia lei che l'olandese hanno dovuto fare uno sforzo ulteriore. Accortasene, Longo Borghini ha aperto il gas cercando di rendere più difficile possibile il rientro delle due inseguitrici: in una rotonda successiva anche Cadzow e Brown hanno sbagliato una curva, finendo lunghe. Il sestetto si è così ricompattato negli ultimi chilometri. 

A cercare di anticipare la volata è stata Kasia Niewiadoma, che ai cinquecento metri aveva preso ormai una ventina di metri: la prima a chiudere su di lei è stata, ça va sans dire, Elisa Longo Borghini: la campionessa italiana ha poi aspettato gli ultimi 150 metri per lanciare la volata, ma negli ultimi dieci è stata passata dalla ruota di Grace Brown: l'australiana ha così colto la sua prima vittoria dopo i secondi posti del 2021 e 2023.

Dietro a lei e Longo Borghini si sono piazzate, nell'ordine, Vollering, Chabbey, Niewiadoma e Cadzow. A 52" Vos ha regolato la volata delle battute su Juliette Labous (dsm-firmenich PostNL), mentre Silvia Persico quella del gruppo più numeroso, arrivando 13esima a 2'01".

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