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Aurélien batte Tiberi, si chiude senza soprese il TotA di López

Paret-Peintre si aggiudica l'ultima tappa del Tour of the Alps davanti all'italiano, terzo in generale, e al fratello. L'andaluso risponde a tutti gli attacchi e vince la prima corsa a tappe in carriera

19.04.2024 15:42

Juan Pedro López ha vinto il 47th Tour of the Alps: dopo che già ieri il capitano della Lidl-Trek si era difeso coi denti nella tappa regina, oggi ha nuovamente resistito agli attacchi che i rivali nella generale hanno cercato di portargli, soprattutto la coppia della Barhain-Victorious costituita da Antonio Tiberi e da Wout Poels. I tentativi dei due compagni però non si sono mai rivelati efficaci, anzi, nessuno dei due ha pensato di aiutare in qualche modo l'altro nella volata finale (se Tiberi avesse vinto sarebbe salito in seconda posizione nella generale in virtù degli abbuoni), cosa già accaduta sia nella tappa di ieri che in quella precedente. Anche tra i fratelli Paret-Peintre non è andata nel migliore dei modi possibili: Aurélien ha vinto la volata dopo aver aiutato sia il fratello che O'Connor a difendersi dai Barhain, ma se il fratello avesse raccolto 10" anziché i quattro del terzo posto, avrebbe potuto anche lui ambire al secondo gradino del podio della generale.

Tout of the Alps 2024, la cronaca della corsa

La quinta e ultima tappa del Tour of the Alps 2024 partiva e arrivava a Levico Terme dopo 118.6 km. L'ultima possibilità per muovere la classifica era il doppio passaggio sul Gpm di prima categoria di Palù del Fersina (12.5 km al 6.2%): sulla prima ascensione, ai -57 dall'arrivo hanno portato un primo attacco Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), Geraint Thomas (INEOS Grenadiers), Gijs Leemreize (dsm-firmenich PostNL) e Will Barta (Movistar), che ha presto perso contatto. Su di loro dopo pochi chilometri si è riportato Hugh Carthy (EF Education-EasyPost). Anche Simon Carr è uscito dal gruppo inseguitore al termine della prima salita, ma solo per raccogliere i punti del Gpm che gli hanno garantito la maglia di miglior scalatore. I tre attaccanti hanno toccato un vantaggio massimo di circa 30", e sono stati ripresi al termine della discesa.  Ai piedi della seconda ascensione ha provato ad avvantaggiarsi Luis Ángel Maté (Euskaltel-Euskadi). Anche Romain Bardet (dsm-firmenich PostNL) ha provato un'azione, ma i corridori della Lidl-Trek, in particolare Amanuel Ghebreigzabhier erano molto attivi nel tenere chiusa la corsa per difendere la maglia verde di Juan Pedro López  

La Lidl-Trek protegge la maglia di leader con Amanuel Ghebreigzabhier e Carlos Verona ©cycling.photography
La Lidl-Trek protegge la maglia di leader con Amanuel Ghebreigzabhier e Carlos Verona ©cycling.photography

Tiberi e Poels attaccano a oltranza, ma López non molla

Antonio Tiberi (Barhain-Victorious) ha attaccato a meno di sei metri dallo scollinamento, quando mancavano circa 33 km al traguardo. Carlos Verona, sempre per la Lidl-Trek, ha però chiuso dopo circa tre chilometri. Wout Poels, appena ripreso Tiberi, è subito partito in contrattacco il neerlandese ha guadagnato una decina di secondi che sono diventati 24 al termine della discesa. A inseguirlo sono stati i corridori della Decathlon AG2R La Mondiale, aiutati ancora da Carlos Verona: l'inseguimento è terminato a 15 km dall'arrivo.

L'ultima asperità affrontata dai corridori è stata il Valico di Tenna, strappo di un paio di chilometri che terminava a circa 5 km dall'arrivo. Qui hanno provato un ultimo attacco, nell'ordine, sia Bardet, O'Connor, e Wout Poels. Ha provato un ultimo attacco, subito rintuzzato dagli avversari. Sulla discesa hanno tentato di attaccare sia Michael Storer (Tudor) che Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè), ma senza guadagnare margine.

Aurélien si regala una gioia

All'ultimo chilometro ha attaccato Torstein Træen (Bahrain Victorious) che poi ha desistito tirando la volata a Wout Poels: il 37enne è partito molto lungo, facendosi sorpassare da Aurélien Paret-Peintre (Decathlon AG2R La Mondiale). Dietro di lui si è piazzato Antonio Tiberi, davanti a Valentin Paret-Peintre. Sesta posizione per Filippo Zana (Jayco AlUla), ottava per Matteo Fabbro (Polti Kometa).

La maglia verde è dunque rimasta a López con 38" su O'Connor e 42" su Tiberi (ancora miglior giovane), 44" su Valentin Paret-Peintre, su 48" su Poels e Bardet. Pellizzari ottavo a 1'54", Davide Piganzoli (Polti Kometa) decimo a 2'58". Carr ha confermato il primato nella classifica di miglior scalatore mentre Tobias Foss INEOS Grenadiers è ancora in testa la classifica a punti

Aurélien 

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