Jasper Philipsen vince la sua seconda Brugge-De Panne di fila
Professionisti

Philipsen vince il mondiale dei velocisti alla Brugge-De Panne

Il belga replica il successo dello scorso anno, stavolta in una volta a gruppo compatto. Merlier secondo e infastidito dalla manovra del rivale, Van Poppel completa il podio

20.03.2024 18:30

L'anno scorso il vento e la pioggia l'avevano resa una gara durissima, mentre quest'anno la Classic Brugge-De Panne è tornata ad essere una corsa da velocisti puri, che vista la folta partecipazione può essere considerato una sorta di campionato del mondo per gli sprinter, titolo non ufficiale conteso con lo Scheldeprijs. De Moeren quest'anno non ha fatto paura, non c'era abbastanza vento per fare la differenza, ma il vincitore rispetto alla scorsa edizione non è cambiato.

Jasper Philipsen non si è accontentato della Milano-Sanremo vinta sabato e ha immediatamente raddoppiato sull'arrivo di oggi, dove nel 2023 aveva vinto in una volata a tre, mentre quest'anno ha messo in fila tutti i velocisti puri presenti, a cominciare dal suo grande rivale Tim Merlier. Il belga della Alpecin-Deceuninck è stato ancora non solo il più veloce, ma anche il più abile e il più deciso in un finale molto nervoso e difficile, in cui Merlier ha avuto anche qualcosa da dire sulla sua manovra un po' troppo aggressiva. Per Philipsen è la quarantacinquesima vittoria della carriera, la terza stagionale.

Brugge-De Panne 2024, la cronaca della gara

In fuga solo in tre, con Luca De Meester (Bingoal WB), Victor Vercouille (Flanders Baloise) e Thomas Gachignard (TotalEnergies), che vengono immediatamente lasciati andare, e arrivano a guadagnare oltre otto minuti. In gruppo c'è grande attenzione per i punti cruciali dove il vento può farsi maggiormente sentire, ma l'intensità non è tale da invitare all'azione. A controllare il gruppo nella fase centrale è sopratutto la Bora-Hansgrohe, che ha in Jordi Meeus e Sam Welsford due ottime opzioni per la volata, con Danny van Poppel come leadout, oltre alla Soudal Quick-Step di Merlier, uno dei grandi favoriti.

Nel ridurre il distacco dalla fuga non c'è una squadra che emerge chiaramente sulle altre, e i vari treni iniziano a cercare spazio nell'ultimo giro in vista della vera bagarre nel finale. Gli sprinter designati ci arrivano senza grandi intoppi, ed eccezione di Simone Consonni (Lidl-Trek), che ci mette qualche chilometro a rientrare in gruppo dopo una caduta ai -35. Nel frattempo davanti Gachignard stacca De Meester e Vercouille e rimane da solo, riuscendo anche ad aumentare il suo vantaggio fino a quaranta secondi con poco più di dieci chilometri al traguardo. Classe 2000 alla prima stagione in una Professional, il francese della TotalEnergies si mette quindi in evidenza alla prima corsa World Tour della sua carriera, dopo i buoni risultati ottenuti nel calendario francese lo scorso anno.

La sua avventura finisce ai -10, mentre Van Poppel risale tutto il gruppo dopo rischiato di cadere per una ruotata con un corridore dell'Arkéa B&B Hotels, finendo sull'erba. Negli ultimi chilometri si affacciano nelle prime posizioni anche squadre di qualche outsider, come l'Astana Qazaqstan o la Groupama-FDJ, ma come spesso accade si rivelano un po' troppo lunghe e non riusciranno a raccogliere un piazzamento. I favoriti escono al momento giusto in mezzo al mare di curve e di strade strette che porta all'arrivo di De Panne, con Ramon Sinkeldam a pilotare Philipsen e il solito Bert van Lerberghe a lanciare Merlier. Il leadout di tutti diventa Edward Theuns, l'ultimo uomo di Consonni, che si sposta ai -250 quando alla sua ruota c'è Van Poppel, che dopo essere rientrato nelle prime posizioni si trova a fare la volata per se stesso.

Philipsen la spunta, Merlier non ci sta

La ruota di Van Poppel diventa quindi la più ambita, e a contendersela ci sono proprio Merlier e Philipsen. Inizialmente è l'ex campione belga a trovarsi nella posizione migliore, ma Philipsen riesce a sfruttare il varco vicino alle transenne per entrare con decisione nell'unico spazio possibile. Tra i due c'è un po' di contatto di spalle e Merlier perde un po' di abbrivio per non stringere il rivale e non rischiare di innescare una caduta. Il campione della Milano-Sanremo prende invece la scia giusta per raggiungere la sua punta di velocità, saltare Van Poppel negli ultimi 100 metri e vincere con una bicicletta di vantaggio su Merlier, che aveva dovuto smettere di pedalare dopo il contatto.

Van Poppel riesce a mantenere il terzo posto davanti a Jason Tesson (TotalEnergies). Ci sono anche due italiani tra i primi dieci, con Consonni che chiude al quinto posto e Luca Mozzato (Arkéa B&B Hotels) al decimo. 

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