Marc Madiot © Groupama-FDJ
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Caso Gaudu-Démare, Madiot minimizza: "Cazzate da ragazzini"

Il general manager della Groupama-FDJ getta acqua sul fuoco dopo le rivelazioni sulla rivalità interna tra i suoi corridori: "Non devono essere amici, l'importante è che lavorino bene insieme. Ve ne accorgerete già alla Parigi-Nizza"

27.01.2023 20:47

Il caso che negli ultimi giorni ha scosso il ciclismo francese, la querelle che vede contrapposti David Gaudu e Arnaud Démare, compagni di squadra che in realtà si detestano (trovate tutto a questo link) è potenzialmente distruttivo per la Groupama-FDJ, formazione di cui entrambi dovrebbero difendere i colori al prossimo Tour de France. Chiaramente ci vorrà grande capacità di gestire le risorse umane da parte del general manager Marc Madiot, dirigente rotto a tutte le esperienze e che ha sempre dimostrato di avere polso e di saper alternare l'uso del bastone e della carota tra i suoi ragazzi.

In passato Madiot risolse gordianamente alcune situazioni esplosive, per esempio quando a fine 2014 diede il benservito al rampante Nacer Bouhanni per il quale stava nascendo una rivalità interna pericolosa proprio con Arnaud Démare. Come si comporterà stavolta il padre padrone della Groupama? Per il momento l'uomo che da corridore vinse due Roubaix nicchia. Sentito dal giornale Ouest-France, tende a minimizzare l'accaduto, precisando comunque di aver già parlato coi due corridori: “Le parole di Gaudu sono cazzate da ragazzino, poi sta a me gestire i due all'interno della squadra ma mi fido di loro”.

Madiot ha precisato quello che si aspetta dai suoi corridori: “Non chiedo a tutti di essere amici tra loro ma di saper lavorare insieme. Loro due non sono amici, va bene, ma la mia esperienza mi dice che non è necessariamente il compagno di squadra con cui vai più d'accordo quello con cui poi lavori meglio in corsa”. Per il general manager la vicenda non produrrà modifiche nei programmi di Gaudu e Démare: “Il caso è chiuso, per noi non cambia niente e la riprova è che vedrete i due insieme tra un mese e mezzo alla Parigi-Nizza”.

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